Ogni anno, ormai da vent'anni a questa parte, quando sono in vacanza sulla mia isoletta di fronte alla costa croata, mi ritaglio una giornata intera per visitare la Città Vecchia (Stari Grad) a Dubrovnik: traghetto alle 6 di mattina, arrivo al porto intorno alle 8, autobus e via...
Il giro che faccio è - molto probabilmente - sempre lo stesso, ma sembra nuovo ogni volta, perché - ogni volta - mi si svelano scorci inaspettati di una splendida Signora dell'Adriatico, frizzante e piena di vita; pullulante di giovani (turisti e non) che le infondono un fascino irresistibile.
Qualche anno fa sono tornata - dopo molto tempo - in un'altra città (questa in Italia) che ho nel cuore e sono andata in "Città Vecchia", ricercando i luoghi che conoscevo e che avevo vissuto: il caffé degli studenti, il Viale dello struscio e gli altri mille angoli che rammentavo pieni di vita, di giovani e di risate. Non c'era più nulla: nonostante sia sede universitaria, quella mia amatissima città sta morendo. Conta circa 200 mila abitanti, la vecchia signora, ed ha una popolazione universitaria di 23 mila unità.
La mia splendida Città Vecchia si è ridotta al rango di una triste Vecchia Città.
L'Aquila ha una popolazione residente di circa 73 mila abitanti e gli studenti universitari dell'anno accademico 2008-2009 sono oltre 27.000, dei quali solo il 40% aquilani o - comunque - abruzzesi. Il restante 60% proviene dal resto d'Italia e dall'Estero (qui, al link "Ateneo in cifre" è possibile scaricare il .pdf del documento con i dati riportati). Nei giorni successivi al terremoto, navigando sul web, ho trovato anche un'informazione (che non riesco a rintracciare...) sulla fidelizzazione che l'Università de L'Aquila riesce ad ottenere dai propri studenti fuori sede: una percentuale altissima, forse la più alta di tutti gli altri atenei in Italia! Chi studia a L'Aquila, a L'Aquila si laurea: non è solo un passaggio casuale, è osmosi con la città, è vivere - in full immersion - la città.
Riporto un post di Enrico, un blogger aquilano, di qualche tempo fa: leggetelo e saprete quanto ai ragazzi manchi la città. E quanto mancherebbero - alla città - i ragazzi. E rinnovo qui il mio invito a destinare il 5‰ all'Università de L'Aquila, perché non si trasformi, anche lei, in una vecchia città fantasma. È sufficiente, nell’apposito riquadro “Scelta del dichiarante per la destinazione del cinque per mille” dell’IRPEF, presente nel modello della dichiarazione dei redditi 2009, indicare per "Finanziamento della ricerca scientifica e della Università", inserendo il Codice Fiscale dell’Università degli Studi dell’Aquila che è questo:
01021630668.
Le info le ho ricavate dal sito dell'Ateneo. Ringrazio i bloggers che, passando di qua e condividendo la mia iniziativa, vorranno invitare i propri lettori a fare altrettanto.
Il giro che faccio è - molto probabilmente - sempre lo stesso, ma sembra nuovo ogni volta, perché - ogni volta - mi si svelano scorci inaspettati di una splendida Signora dell'Adriatico, frizzante e piena di vita; pullulante di giovani (turisti e non) che le infondono un fascino irresistibile.
Qualche anno fa sono tornata - dopo molto tempo - in un'altra città (questa in Italia) che ho nel cuore e sono andata in "Città Vecchia", ricercando i luoghi che conoscevo e che avevo vissuto: il caffé degli studenti, il Viale dello struscio e gli altri mille angoli che rammentavo pieni di vita, di giovani e di risate. Non c'era più nulla: nonostante sia sede universitaria, quella mia amatissima città sta morendo. Conta circa 200 mila abitanti, la vecchia signora, ed ha una popolazione universitaria di 23 mila unità.
La mia splendida Città Vecchia si è ridotta al rango di una triste Vecchia Città.
L'Aquila ha una popolazione residente di circa 73 mila abitanti e gli studenti universitari dell'anno accademico 2008-2009 sono oltre 27.000, dei quali solo il 40% aquilani o - comunque - abruzzesi. Il restante 60% proviene dal resto d'Italia e dall'Estero (qui, al link "Ateneo in cifre" è possibile scaricare il .pdf del documento con i dati riportati). Nei giorni successivi al terremoto, navigando sul web, ho trovato anche un'informazione (che non riesco a rintracciare...) sulla fidelizzazione che l'Università de L'Aquila riesce ad ottenere dai propri studenti fuori sede: una percentuale altissima, forse la più alta di tutti gli altri atenei in Italia! Chi studia a L'Aquila, a L'Aquila si laurea: non è solo un passaggio casuale, è osmosi con la città, è vivere - in full immersion - la città.
Riporto un post di Enrico, un blogger aquilano, di qualche tempo fa: leggetelo e saprete quanto ai ragazzi manchi la città. E quanto mancherebbero - alla città - i ragazzi. E rinnovo qui il mio invito a destinare il 5‰ all'Università de L'Aquila, perché non si trasformi, anche lei, in una vecchia città fantasma. È sufficiente, nell’apposito riquadro “Scelta del dichiarante per la destinazione del cinque per mille” dell’IRPEF, presente nel modello della dichiarazione dei redditi 2009, indicare per "Finanziamento della ricerca scientifica e della Università", inserendo il Codice Fiscale dell’Università degli Studi dell’Aquila che è questo:
01021630668.
16 commenti:
sai? a breve se ne dimenticheranno tutti..
@Punzy, che doccia fredda di pessimismo!
Spero di no, cara...
Buona serata.
Mannaggia ... ho già presentato la dichiarazione dei redditi. E destinato il 5xmille sempre all'ente dove ho fatto servizio civile.
@Pape Satan, mannaggia davvero!
Però, potresti sempre fare un passaparola sul tuo blog...
Buon fine settimana (lungo?).
Devi sapere che il 5xmille noi lo diamo all'organizzazione per cui lavora (cocococococococococococococo da sei anni) mia figlia. In pratica le pago lo stipendio ahahahahahahahahahahaha.
Oggi mi sento un po' stupido, un po' più degli altri giorni.
@Gap, ahahaha!!!!
O sei talmente ricco da pagare tasse così alte da consentirti di "foraggiare" lo stipendio per 1 anno a tua figlia, o tua figlia prende un cicero e un baiocco...Scommetto che è la seconda che ho detto!
Un bacio.
Pure io sono un po' (più)scema, in questi giorni... virus?
Quella del 5x1000 l'avevi già suggerita, e ho colto volentieri il suggerimento. Per le città che cambiano purtroppo, in gran parte secondo me è causa dei politici che le amministrano, non sempre però, altre volte sono i cittadini o i passanti che non sanno valorizzare una parte di città. Spessissimo la maleducazione fa da padrona su molti turisti che lasciano in giro i loro scarti, facendo perdere valore ad angoli meravigliosi che vengono dimenticati dinchè qualcuno un giorno non si decide a recuperarli...
La forza della Croazia è vuole crescere, e tutti stanno lavorando in qul senso, di conseguenza tutto viene valorizzato come giustamente deve essere. Tu che la giri pensa in pochi anni quanti km di strade hanno costruito, ecco, a 200 km di distanza tr a Pordenone e Treviso per fare 4 km di A28 hanno preventivato 4 anni. Che sia che ci manca lo stimolo?
Buona domenica
@Ormoled, grazie amico!
È vero, l'avevo già suggerito, ma è passato parecchio tempo e ho pensato che magari qualcuno (anche se convinto) non avesse più voglia di andare a cercare i riferimenti. Ma vista la scarsità dei commenti credo dovrei allinearmi al primo commento pessimistico di Punzy.
Quello che dici della Croazia è verissimo: nel giro di due anni, sull'isola in cui vado, hanno costruito una strada di raccordo tra il porto d'attracco dei traghetti ed il porto turistico nella parte "ricca". Credo 20/30 chilometri scavati nella roccia per evitare che i mezzi pesanti e le autovetture imbarcate su traghetto fossero costretti a passatre per il centro di diversi paesini. 2 anni per venti chilometri: per la tua A28 perché non date l'appalto ai croati??
Buona settimana, amico.
1°) Non posseggo redditi di qualsiasi tipo, all'infuori della pensione, quindi niente Mod.7.. Che posso fare?
2°) Ho letto in alcuni tuoi post compreso l'attuale, la descrizione che fai della "tua isoletta di fronte alla costa croata". Mi sono incuriosito già precedentemente (non mi dire:ma fatti i cavoli tuoi) e allora mi sono messo alla ricerca di quest'isola che non può essere quella di Montecristo. Dunque vediamo un po': di fronte alla Signora dell'Adriatico Dubrovnik...ecco io dico che
potrebbe essere l'Isola di Lacroma.
Se ho preso una cantonata ti prego di non infierire e di non spargere la voce.
@Monticiano, no, non è Lacroma (Lokrum), la mia isoletta, anche perché quella che citi è disabitata ed è solo sede di un parco naturalistico.
Ma - giuro! - è forse più bella perché arricchita da quelle splendide persone che sono i croati.
Un bacio, caro.
Mitica Bastian :D l'appalto ai croati sarebbe una buona idea, mi sa che la "mafia" dell'edilizia non ne sarebbe contenta, ma questo è un altro problema.
Grazie a te per aver dato l'indicazione del codice fiscale dell'università, mi da sempre un certo piacere sapere di aver destinato bene dei soldi :)
Ciao amica :)
@Ormoled, ti ri-abbraccio!
Mi dispiace ma ho già dato per la Lega del Filo d'oro. Sono tutte buone iniziative.
Ti lascio Un regalo
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Ciao Sisifo
Ho sempre destinato il mio 5 x mille all'ANT. Vedrò quello che posso fare, Bastian. All'epoca del terremoto divisi la cifra che avevo destinato alle vittime, fra l'amica di Daniele e, proprio su tua segnalazione (e per fortuna), all'Università de L'Aquila.
Vedi se potessimo decidere liberamente anche per l'8 x mille?
@Sisifo, va bene così... e grazie per il ragalo!
Ti abbraccio.
@Bisla, OK: vedi quello che puoi fare.
Per quanto riguarda l'8‰, io lo destinerò - come da molti anni - ai Valdesi, che in nessun modo utilizzeranno il danaro per la loro chiesa, ma esclusivamente per progetti laici. Ti lascio un link (autoreferenziale...) dello scorso anno con la motivazione della mia scelta.
Un bacio, serellina.
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