Amo Ostia da sempre: da prima che ci venissi ad abitare, solo 15 anni fa. È stato amore a prima vista. La mia famiglia, seguendo gli innumerevoli spostamenti di papà - pilota militare assegnato all'aeroporto di Ciampino - lo ha seguito a Roma. Nella Capitale. Nella Città Eterna. Che non ho mai amato né sentito mia. Non so cosa esattamente mi mancasse: sicuramente il mare. E quando, in una delle prime gite fuori porta, papà ci ha portato a Ostia, è stato un colpo di fulmine: decisi allora che ci avrei vissuto. E il destino volle che così fosse. Ostia è un'isola felice, con un polmone verde alle spalle, la Pineta di Castel Fusano, e - di fronte - il mare. Ostia non è un comune del circondario romano, ma solo un quartiere di Roma. Ma è lontana - come mentalità, come modus vivendi - mille anni luce dal centro città. Qui, si ha l'impressione che la gente sia sempre in ferie: per strada ci si sorride anche se non ci si conosce; qui non si cammina frettolosamente, ma si passeggia, anche se si deve andare a fare la spesa.
Come tutta l'Italia - o, forse, dovrei dire come tutto il mondo - anche Ostia è cambiata in questi ultimi anni. Una volta - è vero - c'era una miscellanea di dialetti, che potevi sentire mentre passeggiavi sul lungomare: molti del nord dell'Italia. Chissà, forse figli e nipoti di quegli eroici abitanti di Romagna che - unici - sapevano come trattare le paludi e che bonificarono tutta questa zona acquitrinosa per far nascere la mia città. Ora senti molte lingue diverse e il melting pot linguistico e razziale è eccezonalmente diversificato: all'inizio furono soprattutto gli europei dell'est ad approdare qui. Poi fu la volta dei nordafricani, che colorarono le strade con il loro abbigliamento dalle tinte sgargianti e i volti dei bimbi dell'asilo e delle elementari: ora è facile - ed emozionante - vedere una bella mamma ucraina e un bel papà senegalese che portano a scuola il frutto del loro amore senza alcun confine, un frugolo dagli ispidi capelli neri con gli occhi azzurro cielo.
Poi vennero i rumeni. Ne ho conosciuti moltissimi: l'ultima badante di papà era rumena e lo ha accudito con lo stesso amore e con la stessa dedizione che avrebbe riservato al proprio padre.
Non voglio nascondermi dietro un buonismo che non è mio: insieme a tantissime splendide persone - di qualunque etnìa siano - arrivano anche delinquenti. Tanti quanti ne potrebbero arrivare dal Piemonte, dal Veneto o dalla Sicilia. Ma ne arrivano. E costoro - qualunque ne sia la provenienza - debbono sbarcare il lunario, che non è fatto di lavori onesti, ma di proventi da reati. I non comunitari appartenenti a quest'ultima categoria, oltre tutto, hanno un problema in più: sono clandestini e debbono nascondersi. Niente di più comodo, per la bisogna, della pineta di Castelfusano. Da sempre, chi vive a Ostia, sa che le pineta è abitata: non da folletti o fate, ma da persone che vivono in baracche di plastica e cartone; o che le utilizzano per gli scopi più diversi. Ci sono le baracche delle prostitute che rimorchiano i clienti magari sulla Cristoforo Colombo e offrono il servizio nella baracca-casino. Poi ci sono i dispensatori di morte, che - nella propria baracca-spaccio - provvedono a offrire polveri magiche o pastiglie della felicità ai drogati che ne fanno richiesta. Ci sono anche i ladri che nelle baracche-magazzino stipano il frutto dei furti commessi in attesa di poterlo smerciare quando sia meno scottante.
E poi c'è la povera gente, quella povera davvero: come la mamma e il bimbo rumeni morti nel rogo della loro baracca il giorno di Santo Stefano. Non erano clandestini, perché dal 1° gennaio di quest'anno erano diventati - a pieno titolo - cittadini d'Europa. Erano solo povera gente, spinta dal freddo ad accendere un pericoloso fuoco di legna e sterpi, e ad alimentarlo con dell'alcool. E tragedia fu. Questa è la cronaca nera dell'evento.
La cronaca politica è altro. Il mio amico Gap, in un post pubblicato oggi, riporta anche lui questa notizia. Aggiunge anche un commento del sindaco Alemanno, che definisce l'evento "una tragedia terribile che nasce dalla piaga degli accampamenti abusivi...". E il link l'ho trovato e l'ho dato sopra. Ma aggiunge, il mio amico Gap, che Alemanno avrebbe anche affermato che il rogo è stato determinato anche "dal rozzo modo che usano queste persone per riscaldarsi". Be', ho cercato sul web fonti su questa (presunta) affermazione del primo cittadino, e ho trovato solo questo, sul blog di Gennaro Carotenuto: ma nessun link. Ho anche ascoltato il video che vi ripropongo qui sotto, e non ho sentito alcuna affermazione al riguardo.
Lungi da me l'intento di assumere la difesa d'ufficio di Alemanno, che - per molti versi - non mi piace. E che - se avesse pronunciato una frase tanto becera quale quella riportata da Gap - meriterebbe la palma, lui sì, del più rozzo tra i sindaci che abbiamo avuto la sventura di avere. Ma - precisazioni, correzioni e smentite a parte - vale la pena di ricordare che Roma (e quindi la mia Ostia) ha subìto - non mi viene un'altra parola - otto anni del verde Rutelli sindaco (verde!!), e altri otto anni di Uòlter sindaco che, a un anno di distanza dal rogo che devastò 330 ettari di splendida pineta (quasi un terzo!), affermò con orgoglio: "La pineta rinascerà". E a chi gli contestava il fatto che nella pineta ci fossero ancora baraccopoli, l'ardimentoso replicava "...di avere allertato questura e prefettura: ci saranno più controlli...": l'articolo è qui, e correva l'anno 2001.
Come tutta l'Italia - o, forse, dovrei dire come tutto il mondo - anche Ostia è cambiata in questi ultimi anni. Una volta - è vero - c'era una miscellanea di dialetti, che potevi sentire mentre passeggiavi sul lungomare: molti del nord dell'Italia. Chissà, forse figli e nipoti di quegli eroici abitanti di Romagna che - unici - sapevano come trattare le paludi e che bonificarono tutta questa zona acquitrinosa per far nascere la mia città. Ora senti molte lingue diverse e il melting pot linguistico e razziale è eccezonalmente diversificato: all'inizio furono soprattutto gli europei dell'est ad approdare qui. Poi fu la volta dei nordafricani, che colorarono le strade con il loro abbigliamento dalle tinte sgargianti e i volti dei bimbi dell'asilo e delle elementari: ora è facile - ed emozionante - vedere una bella mamma ucraina e un bel papà senegalese che portano a scuola il frutto del loro amore senza alcun confine, un frugolo dagli ispidi capelli neri con gli occhi azzurro cielo.
Poi vennero i rumeni. Ne ho conosciuti moltissimi: l'ultima badante di papà era rumena e lo ha accudito con lo stesso amore e con la stessa dedizione che avrebbe riservato al proprio padre.
Non voglio nascondermi dietro un buonismo che non è mio: insieme a tantissime splendide persone - di qualunque etnìa siano - arrivano anche delinquenti. Tanti quanti ne potrebbero arrivare dal Piemonte, dal Veneto o dalla Sicilia. Ma ne arrivano. E costoro - qualunque ne sia la provenienza - debbono sbarcare il lunario, che non è fatto di lavori onesti, ma di proventi da reati. I non comunitari appartenenti a quest'ultima categoria, oltre tutto, hanno un problema in più: sono clandestini e debbono nascondersi. Niente di più comodo, per la bisogna, della pineta di Castelfusano. Da sempre, chi vive a Ostia, sa che le pineta è abitata: non da folletti o fate, ma da persone che vivono in baracche di plastica e cartone; o che le utilizzano per gli scopi più diversi. Ci sono le baracche delle prostitute che rimorchiano i clienti magari sulla Cristoforo Colombo e offrono il servizio nella baracca-casino. Poi ci sono i dispensatori di morte, che - nella propria baracca-spaccio - provvedono a offrire polveri magiche o pastiglie della felicità ai drogati che ne fanno richiesta. Ci sono anche i ladri che nelle baracche-magazzino stipano il frutto dei furti commessi in attesa di poterlo smerciare quando sia meno scottante.
E poi c'è la povera gente, quella povera davvero: come la mamma e il bimbo rumeni morti nel rogo della loro baracca il giorno di Santo Stefano. Non erano clandestini, perché dal 1° gennaio di quest'anno erano diventati - a pieno titolo - cittadini d'Europa. Erano solo povera gente, spinta dal freddo ad accendere un pericoloso fuoco di legna e sterpi, e ad alimentarlo con dell'alcool. E tragedia fu. Questa è la cronaca nera dell'evento.
La cronaca politica è altro. Il mio amico Gap, in un post pubblicato oggi, riporta anche lui questa notizia. Aggiunge anche un commento del sindaco Alemanno, che definisce l'evento "una tragedia terribile che nasce dalla piaga degli accampamenti abusivi...". E il link l'ho trovato e l'ho dato sopra. Ma aggiunge, il mio amico Gap, che Alemanno avrebbe anche affermato che il rogo è stato determinato anche "dal rozzo modo che usano queste persone per riscaldarsi". Be', ho cercato sul web fonti su questa (presunta) affermazione del primo cittadino, e ho trovato solo questo, sul blog di Gennaro Carotenuto: ma nessun link. Ho anche ascoltato il video che vi ripropongo qui sotto, e non ho sentito alcuna affermazione al riguardo.
Lungi da me l'intento di assumere la difesa d'ufficio di Alemanno, che - per molti versi - non mi piace. E che - se avesse pronunciato una frase tanto becera quale quella riportata da Gap - meriterebbe la palma, lui sì, del più rozzo tra i sindaci che abbiamo avuto la sventura di avere. Ma - precisazioni, correzioni e smentite a parte - vale la pena di ricordare che Roma (e quindi la mia Ostia) ha subìto - non mi viene un'altra parola - otto anni del verde Rutelli sindaco (verde!!), e altri otto anni di Uòlter sindaco che, a un anno di distanza dal rogo che devastò 330 ettari di splendida pineta (quasi un terzo!), affermò con orgoglio: "La pineta rinascerà". E a chi gli contestava il fatto che nella pineta ci fossero ancora baraccopoli, l'ardimentoso replicava "...di avere allertato questura e prefettura: ci saranno più controlli...": l'articolo è qui, e correva l'anno 2001.
Piango con il mio amico Gap la sorte della mamma e del piccolo: ma se - e sottolineo se - il sindaco quella frase non l'avesse pronunciata, sarebbe forse il caso di domandarsi come e perché si sia arrivati a tanto, nell'abulico totale disinteresse di 16 anni di amministrazioni verdi, impegnate, progressite, tutte-per-il-sociale, e via discorrendo. Ma, per onestà intellettuale - almeno una volta - non scarichiamo la croce addosso all'ultimo venuto, assolvendo i suoi predecessori solo perché ci sono un po' (poco...) più simpatici.
58 commenti:
"Ma, per onestà intellettuale - almeno una volta - non scarichiamo la croce addosso all'ultimo venuto, assolvendo i suoi predecessori solo perché ci sono un po' (poco...) più simpatici."
La mia risposta ti arriverà a pezzetti.
Iniziamo da questa tua ultima frase: dove ho mai detto che la colpa è di Alemanno? Ho solo stigmatizzato la sua dichiarazione. Ti cercherò l'originale di ciò che ho riportato, ti dirò di più, nel caso la fonte sia errata mi scuserò.
Di certo, conoscendomi, non puoi dire che assolvo qualcuno solo perchè mi sono più o meno simpatici. La prendo come una frase non completa, uscita male.
A domani
Non so cosa aggiungere al tuo post
molto esplicativo ed ho il timore di dire frasi di banale circostanza. Sono sbigottito e incavolato nero. Non riesco a dire altro.
@Gap, hai ragione: non hai mai dato la colpa ad Alemanno e la frase in chiusura m'è uscita male.
Nel senso che, messami alla ricerca della fatidica dichiarazione, ho letto in rete di tutto e di più, e l'ultimo commento era in realtà destinato ai tanti che si sono strappati le vesti e hanno indicato l'attuale sindaco - "traditore" delle promesse elettorali - quale responsabile in pectore della tragedia. Tra questi, Alessandro Onorato, consigliere PD.
Pronta anch'io a scusarmi se tu dovessi recuperare la frase incriminata, ti abbraccio con la stima di sempre.
XXX
@Monticiano, grazie per il commento "muto". È vero, certe tragedie lasciano sbigottiti e senza parole. E un silenzio addolorato è spesso la partecipazione migliore.
Un abbraccio.
Ecco la risposta che ti dovevo e che ho pubblicato nel post come precisazione.
Precisazione. Giustamente mi viene chiesto da dove ho preso la dichiarazione del sindaco di Roma Alemanno, fornisco quindi, ai pignoli e dubbiosi, la ricostruzione del fatto.
Quando il sindaco è giunto sul posto del rogo, a precisa domanda di un commento sulla dinamica dei fatti, ha risposto come riportato dal quotidiano l'Unità a pagina 5 di sabato 27 dicembre 2008, nell'articolo a firma Maristella Iervasi, da cui ho ripreso la frase. Ho contattato la Iervasi e mi ha confermato che la dichiarazione è stata resa alla presenza dei giornalisti dell'Ansa, Corriere della Sera, Giornale e una giornalista rumena. Se gli altri organi di stampa non hanno ritenuto opportuno pubblicarla ciò non toglie valore alla gravità della dichiarazione stessa. Peraltro mai smentita dal Sindaco o dall'ufficio stampa del medesimo.
Salutami Sora Lucia.
Ciao
@Gap caro, grazie della precisazione della quale - doverosamente, ma temporaneamente - prendo atto: ribadisco che trovo inusuale che nessun altro quotidiano non filo-governativo (Il Manifesto, Liberazione) abbia ripreso la succulenta notizia; e che neppure un esponente dell'opposizione ci abbia chiosato. Come sai, sono abbastanza santommaso per vederci chiaro e approfondire: ho dunque scritto all'Ufficio Stampa del Gabinetto del Sindaco per ricevere chiarimenti.
E adotterò la loro politica: il "silenzio/assenso" varrà come ammissione di colpa.
Grazie per il lavoro "straordinario" (che non ti pagherò, ovviamente) cui ti ho costretto e...
stay tuned! Un abbraccio.
"ribadisco che trovo inusuale che nessun altro quotidiano non filo-governativo (Il Manifesto, Liberazione) abbia ripreso la succulenta notizia"
Come sai il mondo dell'editoria si muove alquanto stranamente. Probabilmente in quel momento erano presenti i giornalisti delle testate che ti ho citato e non tutti amano riprendere le notizie date da altri organi di stampa. Sul fatto che non abbiano inzuppato il biscotto in sì tanto ben di Dio, francamente non so dirti cose certe, posso fare solo una ipotesi per quel che riguarda i politici, ovvero, dato per scontato che la frase è molto forte e non essendo stati testimoni del fatto hanno preferito non parlarne.
Alemanno quella frase sarebbe capace di dirla eccome, che è rozzo si sa. Ma che le amministrazioni che lo hanno preceduto non abbiano avuto a cuore le sorti della città ma solo dei palazzinari come Caltagirone è sotto gli occhi di tutti
Aspettando il 2009 ti lascio un caro saluto di buone feste.
Buon Fine Anno Sisifo
Mah, non so.
Una volta avrei avuto da dire qualcosa, con qualche colpa precisa da attribuire, ma ormai mi son rimaste poche parole.
Comunque, apprendo che sei di Ostia, quindi siamo a due passi l'uno dall'altra. :)
Avevo un caro amico a Castelgandolfo, anche lui figlio di pilota militare di stanza a Villafranca di Verona, dove purtroppo è tornato a vivere.
Quando era lì sono andata a trovarlo spesso, e spesso si faceva un giro ad Ostia, dove abitavano amici suoi, lui pugliese, lei greca, che magari hai conosciuto anche tu.
Lui ha sempre tuonato ferocemente contro le amministrazioni Rutelli e Veltroni.
Venendo al tristissimo episodio della mamma rumena e del suo bimbo, io non credo che Alemanno abbia mai potuto pronunciare una frase del genere. Capisco che un "postfascista" sia un bersaglio facile, per certa gente, ma certa gente non ha il dono dell'obiettività.
Grazie per essere sempre lucida e obiettiva, Bastian.
Un abbraccio.
Ho pensato se fosse il caso di rispondere a "la bislacca", ovvero impiantare una polemica. Replico e non tornerò più sull'argomento.
Trovo singolare che invece di stigmatizzare una dichiarazione, fino a prova contraria vera e valida e nemmeno con la rituale smentita (almeno per ora), di una certa gravità si accusi chi, facendo il suo dovere (anche in base alla deontologia professionale che spesso viene invocata a sproposito) ha reso noto ciò che il sindaco ha detto.
Invece di chiedersi perchè gli altri organi di stampa presenti non hanno riportato la frase si attacca con la generica e ripetitiva accusa "ma certa gente non ha il dono dell'obiettività".
Gap, se apri una polemica poi sul fatto ci devi tornare
comunque. concordo con te ma non mi chiedo come mai gli altri organi di stampa non l'abbiano riportata: lo so benissimo il perche'
questo non toglie che le precedenti amministrazioni comunali abbiano trascurato il piccolo dettaglio di essere, appunto, amministratori della cosa pubblica e non delle loro tasche private
Mai fatta difesa di nessuno, in nessun posto e per nessun motivo, di chi non meritasse il mio, inutile, sostegno. Purtroppo non mi conoscete a fondo e vi dovete fidare solo delle mie affermazioni.
p.s. se volete divento co-amministratore di questo blog e faccio tutte le polemiche che volete, la vis non mi manca.
@Gap, avevo iniziato a risponderti prima che commentasse anche la Bislacca. Poi sono andata dal parrucchiere per farmi bella (ahahaha!), e avrei dovuto modificare almeno l'incipit del commento: ma non lo faccio, e copio/incollo partendo da dove l'avevo lasciato.
@Gap, non voglio innescare - proprio con te, poi! - una polemica di batti e ribatti: ma mi tiri per i capelli, cavolo! Tra le testate che hai citato c'è l'ANSA che non è un giornale, ma un'agenzia di stampa, dalla quale tutti riprendono le notizie che ritengono interessanti, salvo commentarle in seguito. Poiché riferisci che un giornalista dell'ANSA fosse presente, mi sembra "strano" che l'agenzia non abbia riferito il commento nella sua interezza. Allo stesso modo mi sembra "strano" che - sparo un nome assolutamente a casaccio (ma non troppo) - ad esempio il consigliere comunale della Sinistra Arcobaleno, Andrea Alzetta, il quale ritengo sia un fedele lettore de "L'Unità" non si sia indignato della vergognosa dichiarazione del sindaco (se conforme a quanto riportato dal giornale), non gliene abbia ancora chiesto ragione o, quantomeno, una smentita: ma come?
Mi incazzo io, per una frase del genere, e non un consigliere dell'opposizione che potrebbe ben montarci un caso politico? Gap, sei troppo "scafato" - politicamente parlando - per ritenere che esponenti dell'opposizione "non essendo stati testimoni del fatto hanno preferito non parlarne". Comunque, mi hai dato un'idea: ora cerco l'indirizzo mail dei consiglieri comunali dell'opposizione e scriverò loro perché accertino i fatti (e le parole). Quanto a La Bislacca, anche lei ha usato la formula dubitativa: "Non credo che Alemanno abbia mai potuto pronunciare una frase del genere". Ma, "conoscendola" come si può conoscere qualcuno attraverso i suoi post, ci scommetto che anche lei sia pronta a mangiarsi il cappello se la frase incriminata dovesse essere così come riportata dalla Iervasi, che - né lei né, mi sembra, io - abbiamo accusato di alcunché.
Ti abbraccio.
@Punzy 1 e Punzy 2: Alemanno non è Cicerone, quanto a eloquio. Ma - come ben sai - alle ultime consultazioni potevamo scegliere tra lui e Saccottino del Mulino Bianco Rutelli, per la terza volta!!! Non so se i romani abbiano scelto "il male minore" o, semplicemente, abbiano deciso che volevano solo una faccia nuova. Fatto sta che lui ora è il nostro primo referente. Come continuo a sostenere, da pervicace pragmatica qual sono, le persone - e non le sigle - si misurano con i fatti. E a mio parere, sino ad ora, sulla giunta Alemanno non ho eccessive lamentele da avanzare. Per ora. E hai ragione (Punzy 2): se Gap innesca la miccia, deve seguirne la scia che brucia sino in fondo!
E, ultimo, secondo te gli altri organi di stampa non hanno riportato la notizia perché sono filo-giunta?
Anche il Manifesto e Liberazione?
O forse ho frainteso?
Un bacione.
@Sisifo, grazie a auguri anche a te!
@Laicista, mica puoi lasciare commenti così criptici e oscuri, sai? Spiegazione, please!
E poi, quanto siamo vicini? Allora, toccherà incontrarci, qualche volta...
Besos.
@Bisla, rispondendo a Gap sai come la penso al riguardo, sia delle precedenti giunte capitoline, sia del "dubbio" legittimo che ho - come te - che Alemanno abbia pronunciato una frase tanto rozza e volgare.
Ma - se dovremo mangiarci un cappello - per favore, che non sia un colbacco! Detesto i peli in bocca... oddio, che cavolo ho scritto???
Un caro abbraccio.
Mi appello ad una frase fatta (cosa che di solito odio).
Invece di guardare la luna guardiamo il dito.
@bastian. per favore non venirmi a fare i distinguo su agenzie, quotidiani, settimanali, ecc. almeno questo risparmiamelo e risparmiatelo. Il fatto che l'Ansa sia una agenzia di stampa non cambia la questione: la giornalista c'era, ha sentito ma non ha scritto. problemi della sua coscienza e della sua interpretazione della deontologia professionale.
I fatti, lo ripeto sono questi:
Domanda al sindaco
Risposta del sindaco
Giornalisti presenti
Giornali (o agenzie) che pubblicano
Questi sono fatti accertati per via diretta. Il resto sono solo supposizioni. Se ti va continua a chiedere a chi vuoi, ma finchè non arriverà una smentita o una denuncia per diffamazione verso la giornalista che ha riportato la frase, come si dice ( altra frase fatta) le chiacchiere stanno a zero.
Tanto per rinfocolare le polemiche, andate a rileggere le dichiarzioni nel corso degli anni di Alemanno (anche prima di diventare sindaco) e poi vedrete che non vi sembrerà tanto impossibile che abbia detto una frase così rozza e volgare.
Ciao cara, in questi giorni non vorrei polemizzare oltre per miei motivi anche.
Alemanno è plausibile che abbia detto frasi del genere. Purtroppo io ho avuto modo di appurare personalmente il tipo di persone di cui si circonda... Beh... che dire... Io sono uno di quelli che pur non avendolo votato sono stato contento che abbia vinto Alemanno, però ora a vedere certo ciarpame e certo residuato degli anni '70... Be' non sono in grado di descrivere efficacemente... mi taccio forse è meglio.
Riguardo la vicenda della pineta, (ostiense anche io come sai, dal 1977) anche a me piange il cuore. Ed è assolutamente vero che il degrado non può essere imputato ad un sindaco che sta qui da 6 mesi. Rutelli, ed ancora di più Veltroni hanno evidenti responsabilità.
Ah... dimenticavo ... Auguri di buon anno nuovo!
Roma: una trentina di chilometri, non di più. ;-)
Dimenticavo: buon anno! ;-))
Buon Anno e un mega abbraccio, Bastian.
Scusate: ma che importanza può avere quel che ha detto Alemanno e se l'ha detto o non l'ha detto?
Quei due poveracci, madre e figlio, son morti e la responsabilità è di tutti! Anche nostra che continuiamo come ebeti a tollerare questo mondo e chi lo govena!
La morte, come l'imbecillità, non è di destra o di sinistra! Non guarda in faccia nessuno...e colpisce indistintamente!
Auguri mia cara Dea, non arrabiarti con Gap, e buon 2009!!!!
Un bacio!
Cara Bastian, quando guardi al passato (ma non solo, anche se non commento sempre) arrivo attirato da un sesto senso.
Brava.
Sei di Ostia, e voglio consigliarti un film: inadattissimo al Natale, ma forte e raro da trovare.
"Amore Tossico". Un film che ha i suoi anni, e potrai rivedere in video una Ostia soleggiata e malinconica. Ma bella. Il film è duro, quindi preparati.
A presto, un bacione. Fai gli auguri anche a tutta la tua famiglia.
Wil
ciao Bastian
un abbraccio ENORME e tantissimi auguri per un bellissimo 2009...
baci
tanti auguri di buon anno..
arieccome
innanzi tutto cara, auguri e salutami zia titina
poi volevo dire: non hanno pubblicato perche' non sono filogiunta ma filoconservatori: del proprio posto di lavoro
l'editoria, anche quella di opposizione non puo' resistere agli attacchi di chi dell'editoria tiene le redini in mano
o forse, il commento c'e' stato, magari il contesto era scherzoso, si trattava di una battuta, hanno prefrito non scriverla per evitare polemiche..ma io propendo per la prima ipotesi
buon 2009
io continuo a mangiare
@Calmar, come già detto, ritengo sia plausibile che Alemanno abbia pronunciato una frase simile, ma - nella fattispecie - non lo credo probabile. Può darsi sia la mia mente che - irrazionalmente - oppone un rifiuto, magari contro ogni evidenza (anche se di "evidenza" ce n'è una sola...); oppure perché - razionalmente - sostengo che, se l'avesse pronunciata, la eco sulla stampa sarebbe stata di gran lunga amplificata, e non già limitata ad un colonnino a pagina 5 di un solo quotidiano.
Sono d'accordo con te che il ciarpame anni '70 la fa ancora da padrone, ma lo trovo al potere e all'opposizione, quasi le nuove generazioni non fossero pronte a ricevere il testimone.
Speriamo che le cose evolvano per il meglio e che magari - facendo a meno di qualche "Estate Romana" che nel solo anno 2006 (con Veltroni sindaco) è costata all'amministrazione capitolina quasi 115 milioni di euro - si possa fare di più per le migliaia di infelici che vivono(?) ai margini della città, sulle panchine o in pineta, a Castelfusano.
Ti abbraccio e auguro anche a te un felice 2009.
@Laicista, va be'... ma dammi un po' di coordinate, no? Roma Nord? Roma Est?
Un indizio... un aiutino...
Auguroni anche a te, caro.
@Bisla, auguri anche a te!
E se dovesse capitare, comportati male che è più divertente!
Un bacio grosso grosso.
@Mauro caro, nessuno sottovaluta l'enormità della tragedia che si è consumata a Castelfusano! Figurati!
Umanamente, nulla cambia, che Alemanno abbia o meno pronunciato quella frase.
Ma, politicamente, il discorso è diverso: un primo cittadino (così come un primo ministro), non possono esprimersi come se fossero al baretto sotto casa, o alla bocciofila di quartiere, perché parlano per noi tutti.
E dunque credo, personalmente, che sia importante accertare la verità.
Ed è vero che le responsabilità ci siano, eccome! Mentre cercavo in rete riscontri alla frase di Alemanno, mi sono imbattuta nella lettera di un comune cittadino che "fa delle proposte" per la sorveglianza della pineta: sono la scoperta dell'acqua calda, ma sono quelle poche cose che si dovrebbero fare! Polizia a cavallo, elicotteri per il monitoraggio dall'alto: la trovi qui.
Arrabbiarmi con Gap!?!?
Non potrei neanche se volessi: lo adoro!
Un bacio grosso grosso, a te e a chi sai tu, per una buona fine ed un inizio migliore, caro.
@Wil, grazie della dritta: cercherò il film e me lo guarderò pensando a te.
Grazie per gli auguri che ricambio mettendoci su, a far buon peso, un abbraccio.
@Bruno, tu e il tuo ENORME!!!
Guarda che se intuisco che - sotto sotto - ci sia qualche riferimento, vengo a trovarti e ti spacco la chitarra! Ma tu, suoni la chitarra?
Un bacio grande e buon 2009!
@Punzy, esaustivo il chiarimento: hai ragione. Se si è venduta una primogenitura per un piatto di lenticchie, figurati per un posto fisso!
A proposito di lenticchie...
Fanne una scorpacciata, che sono "sghei"!
Un bacione e tanti auguri.
P.S.: tu continui a mangiare... perché, io fischio, invece???
@Ale, auguroni anche a te, caro!
E sono d'accordo: il 2009 mi ispira fiducia (non mi piaccioni gli anni "pari" e tantomeno i bisestili...).
E impegnati: anche se la "maturità" che dovrai affrontare l'anno prossimo come "parola" ti fa sorridere, è azzeccata.
È un salto epocale nella vita di noi tutti: ti lasci dietro "la scuola" - dalle elementari alle superiori l'abbiamo sempre chiamata così - e ti affacci sul mondo dell'università (senti l'assonanza di questa "parola" con "universo"?), o sul mondo del lavoro. Chiudi la vita da ragazzo e inizi quella da uomo. In bocca al lupo per tutto, caro, think positive e impegnati: il resto verrà da solo.
Un bacio grosso da una web-zia...
Sono andato a rileggermi post, commenti et similia ma, se non sono ancora rimbambito del tutto credo di non avere fatto fino ad ora, a te e ai tuoi cari, gli auguri per il 2009. Io le lenticchie, poche, le ho mangiate a pranzo perchè stasera, verso le 22, l'altra metà del cielo e chi l'assiste se ne andranno a nanna. Io festeggerò con "Pasquale", il mio pc. Aspettando mezzanotte tanti auguri.
@Monticiano, ti stavo proprio aspettando al varco! Dopo tutto quello che c'è stato tra noi... (capisci a mme!!) manco gli auguri!
Un grosso bacio a te e alla tua Signora, e che possiate essere sereni e felici ancora tanto a lungo insieme! Smack!
Roma Sud :))
Grazie. Mi sono detto: tutto arriva a chi sa aspettare...brbrbr
(ma da quale profondo recesso mi è arrivata 'sta frase?). Ve saluto a tutti.
Cerca di darmi notizie migliori nel 2009..... Questa Italietta sfasciata mi ricorda Humpty Dumpty:
Humpty Dumpty sat on a wall.
Humpty Dumpty had a great fall.
All the king's horses and all the king's men couldn't put Humpty together again.
Buon anno bastian.
XXX
Erano buone le lenticchie, Bastian?
;-)
Buon Anno!!
E un abbraccio.
salve, arrivo molto tardi per dire la mia che è banalissima: le responsabilità non sono (solo)di questo Sindaco e chi tace ha la coda di paglia.
Ma le proposte di Alemanno sono ipocrite: spostare un problema non significa risolverlo. Solo se i campi rom verranno resi vivibili (come in Francia) la gente non si accamperà nelle pinete per poi morirci arsa viva.
marina
@Joe, bentornato!
Magari gli uomini del re non ce la faranno a rimmetere insieme i suoi pezzi; ma confido che i sudditi del re, invece, riusciranno nell'impresa.
Che vuoi farci, amico: sono un'inguaribile ottimista!
Baci e torna a trovarci più spesso!
XXX
@Bisla, abbastanza...
Ma stendiamo un velo pietoso sugli odiosi effetti collaterali: sappi che mio marito mi ha ancorato alla ringhiera del terrazzo, altrimenti mi saseri librata in cielo come una mongolfiera!
Buon anno anche a te, piccoletta!
A proposito, trippa per la gattina ce n'è stata?
Ti sei comportata un po' male??
Baci, Bisla!
@Marina, la tua osservazione è tutt'altro che banale! Ma la gente che vive (??) in pineta non è rom, o - comunque - non solo rom. Come già rilevato, la pineta è piena di prostitute e di spacciatori.
Ricorderai che, per l'incendio dello scorso luglio in cui sono bruciati oltre 30 ettari di splendida macchia mediterranea (ma alcune fonti parlano addirittura di 80 ettari), è stata accertata l'origine dolosa, nata da una guerra tra bande per il controllo della prostituzione.
Ti abbraccio e ti auguro un buon 2009, cara.
Ciao Bastian, non entro nel merito del tuo post, ti lascio solo un augurio per uno splendido 2009.
Auguri auguri tanta serenità e tanto C.
Ce ne è sempre bisogno.
Un anno pieno di buon umore
Ciao Sisifo
@Rouge, caro, anche a te!
Di cuore...
@Sisifo, buon anno!
Chiudo e apro con te: sarà un anno fortunato!
XXX
Ciao, carissima Bastian. Probabilmente vado a comprarmi un cappottino nuovo. ;-)
e comunque, manodopera in nero e a basso costo fa comodo un po' a tutti. badanti, muratori, imbianchini, venditori di dvd.
la piaga quindi sarebbe quella degli accampamenti abusivi, giusto. per questo meglio sgomberare subito questi appezzamenti di terra, quelle roulotte, quelle baracche. così possono tranquillamente morire sotto un ponte, senza dar fastidio a nessuno.
@Bisla, e vai!!!
Ci sono pure i saldi! Rosso, ma rosso, che pizzica gli occhi!!!
Un bacione.
@IceKent, assolutamente no!
Quello che si è creato nella pineta di Castelfusano non è un accampamento abusivo: è una bomba ad orologeria a poche decine di metri dalle abitazioni e - quel che è più grave - in una zona ad altissimo rischio d'incendi.
Ti faccio una domanda: se - anziché la mamma ed il suo bambino - nella pineta di Castelfusano fosse esploso un magazzino abusivo di fuochi articiali, distruggendo magari altri 300 ettari di macchia mediterranea, cosa avremmo detto? Sammo insorti perché, da oltre 10 anni, non si provvede a tutelare un patrimonio che è di tutti. A Ostia esiste ancora una enorme costruzione, in parte abbandonata, in parte occupata da un non meglio identificato "centro sociale" (Vittorio Occupato) e in parte ripristinata per la biblioteca della Circoscrizione: è la vecchia "Colonia Marina Vittorio Emanuele III". Che ne diresti di dare ricovero a chi vive (???) nella pineta nelle stanze di quell'enorme caseggiato, perché abbiano acqua corrente, servizi igienici e un tetto sopra la testa?
Non farmi sentire "cattiva", perché non lo sono...
XXX
Posta un commento