È vero: non sono furbissima, ma preferisco essere un po' cojona - come si dice a Roma - piuttosto che disonesta ed egoista. Per questo dico che ci dovete tassare!
La mia beneamata metà ha, insieme a due amici, una barchetta da pesca di 6 metri che hanno pagato 4.500 euro (1.500 e cranio). Ogni mese pagano il rimessaggio (120 euro, 40 a testa) e ogni anno l'assicurazione sul motore (90 euro, 30 per ciascuno). Se ci sono spese di manutenzione, le dividono tra di loro. Idem il carburante.
Il Vater (rectius Valter, con la "V", ma Vater è più figo!) non ha vizi, tranne qualche tirata di pipa e un toscanello al caffè ogni tanto, ma ama pescare e cucinare il pesce (quando lo becca) per gli amici, dato che a noi non piace. E allora, perché privarlo del suo hobby? Ma, d'altra parte, perché non fargli pagare un quid per qualcosa che non è certamente un bene primario? Ebbene, tranne che per le voci suelencate, non paga un cazzo.
Una volta esisteva una "tassa di stazionamento", abolita nel 1999 (finanziaria del 2000). Per i natanti (che sono le barche da diporto sino a 10 metri, e qui c'è il valore di alcune di esse) si pagava annualmente la stratosferica somma di £ire 400 a centimetro: un 6 metri pagava dunque 240.000 lire. Diciamo, ad oggi, 120 euriki? Tanto quanto un mese di rimessaggio. Nel 2003 è stata abolita anche quella sulle imbarcazioni, che sono le barche da diporto da 10 metri sino a 24 (dallo stesso sito riporto qualche valutazione delle "barchette" tra i 14 e i 16 metri): dopo si passa alla categoria delle navi...
Leggo qui un articolo (già vecchio di due anni) in cui si pensava di porre mano alla faccenda: ma nisba, ancora non si paga una sega. Dato che stiamo raschiando il fondo del barile, non sarebbe il caso di imporre una gabella (magari progressiva, perché una barca da 5.000 euro non può pagare lo stesso di una da 350.000!!!) sull'hobby dei pescatori della domenica? Checché se ne dica, nessuno rinuncerà all'uscita in mare.
La mia beneamata metà ha, insieme a due amici, una barchetta da pesca di 6 metri che hanno pagato 4.500 euro (1.500 e cranio). Ogni mese pagano il rimessaggio (120 euro, 40 a testa) e ogni anno l'assicurazione sul motore (90 euro, 30 per ciascuno). Se ci sono spese di manutenzione, le dividono tra di loro. Idem il carburante.
Il Vater (rectius Valter, con la "V", ma Vater è più figo!) non ha vizi, tranne qualche tirata di pipa e un toscanello al caffè ogni tanto, ma ama pescare e cucinare il pesce (quando lo becca) per gli amici, dato che a noi non piace. E allora, perché privarlo del suo hobby? Ma, d'altra parte, perché non fargli pagare un quid per qualcosa che non è certamente un bene primario? Ebbene, tranne che per le voci suelencate, non paga un cazzo.
Una volta esisteva una "tassa di stazionamento", abolita nel 1999 (finanziaria del 2000). Per i natanti (che sono le barche da diporto sino a 10 metri, e qui c'è il valore di alcune di esse) si pagava annualmente la stratosferica somma di £ire 400 a centimetro: un 6 metri pagava dunque 240.000 lire. Diciamo, ad oggi, 120 euriki? Tanto quanto un mese di rimessaggio. Nel 2003 è stata abolita anche quella sulle imbarcazioni, che sono le barche da diporto da 10 metri sino a 24 (dallo stesso sito riporto qualche valutazione delle "barchette" tra i 14 e i 16 metri): dopo si passa alla categoria delle navi...
Leggo qui un articolo (già vecchio di due anni) in cui si pensava di porre mano alla faccenda: ma nisba, ancora non si paga una sega. Dato che stiamo raschiando il fondo del barile, non sarebbe il caso di imporre una gabella (magari progressiva, perché una barca da 5.000 euro non può pagare lo stesso di una da 350.000!!!) sull'hobby dei pescatori della domenica? Checché se ne dica, nessuno rinuncerà all'uscita in mare.
10 commenti:
Si te legge tremonti te dà subbito retta.
@Monty...
...ma magara!!!
Un bacione, amico mio.
Ma anche il Vater è d'accordo?
Mi sa tanto che sei troppo onesta....
@Alberto, assolutamente sììì!!
Anche perché sarebbe per l'erario un introito "fisso", e non la solita una tantum messa insieme per l'emergenza e che il prossimo anno non c'è più. E poi - andiamo! - è una tassa su un "vizio", tal quale l'aumento sulle sigarette...
Un abbraccio.
@Luz, no, mia cara: ma ho i piedi per terra e pragmaticamente cerco semplicemente soluzioni facili.
Besos
si si si tassate le barche!!! non la mettete l'Iva sulle prestazioni veterinarie!! tassate le barche!!
Cara Bastian,mentre sto ancora ridendo di gusto per il tuo commento trovato or ora,leggo di questa tua proposta a dir poco commovente per la sua onestà.E' vero quello che dici,ad essere tassata sarebbe comunque una categoria privilegiata ma quanti privilegi andrebbero colpiti ed eliminati prima di questo?
Amica cara,se tutti fossero come te non avremmo nessun bisogno di prelievi straordinari.Basterebbero le entrate ordinarie.Ti abbraccio.Robi
@Punzy, non ci avevo pensato!!! Adesso saliranno pure quelle...
Speriamo che Camilla la gatta continui con il suo strepitoso stato di salute! E sotto la scrivania, tocco ferro...
Un bacione.
@Lanzaaaa! Almeno ti ho messo di buonumore... Ma al paese tuo, quello dove sei biondo e fichissimo, c'è un Berlusconi? E si pagano le tasse???
Magari potrei farci un pensierino...
Comunque, ho cliccato sul pupazzo giallo e - come al solito - ho riso: sì, sono cretina.
Ti abbraccio forte.
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