mercoledì 16 aprile 2014

Dei delitti e delle pene

Ho cassato dal mio patrimonio di frasi fatte e luoghi comuni il proverbio che fa l'apologia della capraggine, quello che recita: "Beata ignoranza!" Beata ignoranza un cazzo! Alzi la mano chi sapeva esattamente cosa comportasse l'assegnazione ai servizi sociali come pena alternativa. Io immaginavo che un condannato cui veniva comminata questa "pena" dovesse svolgere un lavoro socialmente utile: spazzare le strade, servire alla mensa dei poveri, e magari pure fare compagnia ai vecchietti nelle case di riposo.

Ma credevo fosse un lavoro da svolgere, con tutto quello che un lavoro comporta, orario compreso: ergo, dal lunedì al venerdì (concedo anche il bonus della settimana corta...) dalle 9 alle 13 e dalle 16 alle 20, lo stesso impegno di tanti comuni mortali. Otto ore lavorative per 5 giorni a settimana - 40 ore settimanali - così Camusso non si incazza.

È inutile che rammenti la reale "pena" che espierà il Berlusca: Repubblica l'ha calcolata in complessivi 7-giorni-7. Ma sembra che la legge preveda proprio questo, nel senso che non è una pena ad personam, così lieve perché la deve scontare iddu: ergo, la legge va riscritta, porca zozza! Ma uno dei punti fondamentali e più innovativi della concezione giuridica di Cesare Beccaria - insieme a Voltaire, Montesquieu, Pagano, Feuerbach - con il suo "Dei delitti e delle pene" da cui discendono i moderni codici penali - non era quello della commisurazione della pena alla gravità del reato?

A voi sembra che scontare una pena di 7-giorni-7 a fronte di 1 anno di condanna da scontare (erano 4, ma 3 sono stati indultati) sia proporzionata? A me no!
Ora vado su change.org e provo a lanciare una petizione... Non so se ne sarò capace, ma poi vi aggiorno qui e se non la firmate... so' cazzi vostri!

L'ho fatta!!!! Il link è questo!

domenica 13 aprile 2014

Cortesia 'n par de' ciufoli!

Per il terzo anno consecutivo mi è arrivata per posta la "nota di cortesia" della Regione Lazio che mi ricorda la prossima scadenza del bollo auto. Si tratta di 2 fogli A4, stampati in bianca e volta (davanti e dietro, per le capre ignoranti) a 4 colori, nel senso che a colori è il logo della Regione, e a colori sono alcuni link e alcuni "avvisi importanti": manco a un colore li hanno stampati! In "bianco e nero", per le solite capre. E poi c'è la busta.

Leggo che le auto immatricolate nel Lazio (dato 2011) sono circa 5 milioni. Il che fa 10 milioni di fogli A4, pari a 20.000 risme di carta (ogni risma consta di 500 fogli), pari ancora a 4.000 scatole, poiché ogni scatola contiene 5 pacchi di carta. Oltre a 5 milioni di buste, ovviamente e alle spese di spedizione (credo) perché non penso che il servizio sia gratuito. E poi le spese di tipografia, che presumo siano riconducibili ad una gara...

'Sta cosa è, per me, una grande cazzata: ma quando mai s'è visto un creditore ti avvisa "cortesemente" che tra un po' scade il tuo debito nei sui confronti? Alzi la mano chi riceve dal proprietario di casa l'avviso della scadenza dell'affitto; o chi è avvisato per posta della prossima scadenza di una qualsiasi bolletta. Lo devi sapere tu che devi pagare, merda secca!, senza che nessuno te lo rammenti!

Le scuole comunali nel Lazio sono poco meno di 6.000, e allora faccio una proposta: perché non inviare a ciascuna scuola comunale 4 risme di carta per fotocopie, di cui lamentano perennemente la mancanza, anziché stampare questa fesseria? Le casse della Regione Lazio ne ricaverebbero un doppio utile (niente oneri di stampa e costo vivo delle buste) e le scuole pure, visto che spesso sono le famiglie a dover supplire alla carenza di materiale!

E mo', dopo 'sta pippa che vi ho propinato, ho deciso che comincio a scrivere a chi di dovere: Nicola Zingaretti, preparati! Bastian Cuntrari sta tornando più bella (?) e più forte (??) che pria!
Forse... ma anche no...

mercoledì 5 febbraio 2014

Tafazzisti all'arrembaggio

Lunedì scorso la Commissione Lavoro della Camera ha bocciato il ddl presentato da Giorgia Meloni (Fratelli d'Italia) relativo al taglio delle cosiddette pensoni d'oro.
Per onestà intellettuale bisogna rilevare che il testo della Meloni (migliorabile già in sede di Commissione) era un po' "pasticciato".

Formato da un unico articolo, prevedeva il ricalcolo delle pensioni da 5.000 euro in su: sino a 5.000 euro la pensione non si tocca. Sopra i 5.000 euro - e solo per la somma eccedente - la prendi se hai versato i contributi, altrimenti no. Per esempio, su una pensione da 7.000 euro, hai versato i contributi che ti fanno aggiungere altri 2.000 euro alla soglia dei 5.000? Sì? Allora la becchi tutta. No? Cazzi tuoi: non ne hai diritto.

Qui c'è il primo errore della Meloni: il non aver inserito nel testo la parolina magica "netti" (5 mila euro netti). Ma è pur vero che nella proposta si parlava di pensioni pari a "10 volte la pensione minima", che pure una capra come me sa che sono pari a 495 euro netti: ergo, si parlava di 4.950 euro netti! Ma non era specificato. OK.

Altra omissione (più che di errore) nel testo della Meloni è il non aver indicato l'esclusione dal conteggio delle altre eventuali pensioni: pensioni integrative, complementari o altri vitalizi. OK anche per questa eccezione. Ma - e qui la faccenda è davvero scandalosa - lei aveva dato piena disponibilità ad entrambe le modifiche! Qui anche il video da "Il Fatto Quotidiano".

Invece no: la Commissione ha posto ai voti un emendamento soppressivo del Nuovo Centro Destra che è passato alla grande. Con i voti di NCD, ovviamente, FI, PD e SEL (!!). Ha votato contro - oltre alla Meloni - indovina chi? Lega e Movimento 5 Stelle! Che ora è pronto a ripresentare un altro testo in cui, nei 5.000 euro, rientrerà tutto, altre pensioni comprese!

Si intesteranno dunque un'altra battaglia (equa e sacrosanta, con i correttivi accettati dalla Meloni) alla faccia dei tafazzisti uniti. Una proposta è seria e ragionevole? Sì. Viene dall'oppozione? E no! Non si può!
E allora ho deciso di coniare un altro acronimo, tipo NIMBY, NWMV: Not With My Vote!
Andate a cagare...

venerdì 31 gennaio 2014

CRIMINAL MINDS


«Il Soggetto Ignoto (S. I.) è un uomo tra i 55 e i 65 anni. Culturalmente nella media, è invece molto esperto in nuove tecnologie: si muove con disinvoltura sul web ed usa con abilità le risorse messe a disposizione dalla rete. È un paranoico narcisista, una persona con disturbi della personalità, incapace di relazionarsi con i propri simili "dal vivo", ma riesce invece a manipolarli "a distanza": è alla ricerca di grandi riconoscimenti e vuole diventare popolare, ma allo stesso tempo non è bravo nel rapporto diretto con gli altri.

È un egocentrico che non ammette errori (che attribuisce sempre ad altri) e che vuole dimostrare la propria superiorità ad un mondo che - a suo giudizio - l'ha sottovalutato. Sempre alla ricerca di consenso, trova le sue vittime soprattutto tra giovani tra i 25 e i 35 anni, anche loro come l'S.I. alla ricerca di plauso e visibilità e che in lui vedono la proiezione in divenire di se stessi.

Le vittime si trasformano così in discepoli: il Soggetto Ignoto è il prototipo del Maschio Alpha. Gli appartenenti al gruppo esibiscono nei suoi confronti compiacenza e atteggiamenti di sottomissione e rispetto poiché è sempre il Maschio Alpha a decidere sul destino di tutti. Mostra sicurezza, imperturbabilità e carisma, salvo a ritornare bruscamente sulle proprie decisioni con rapidi dietro-front che, passivamente, il branco accetta e spesso subisce, senza spirito critico. 

Sicuramente è un manipolatore, ma spesso - proprio perché la sua paranoia nasconde un profondo senso di inadeguatezza - è a sua volta manipolato da un altro Maschio Alpha (il vero capobranco), più subdolo ma più furbo che, da dietro le quinte, lo manovra e lo condiziona».

Cazzo! Ma volevo fare un post sulla nuova stagione di Criminal Minds (la 9^, che va in onda martedì 4 febbraio) e non parlare di politica!! Politica? Mah...

mercoledì 29 gennaio 2014

Ma un Tribunale Speciale no?

Dal "Corriere della Sera" del 21 gennaio 2014.

Per trovare la notizia ho digitato solo "mancano i fondi" tra le news di Google: provate a farlo anche voi e vedrete che spunteranno anche università, musei, scuole, siti archeologici in difficoltà per mancanza di sghei. Ovviamente la cassa integrazione è quella che fa più paura.

Poi ho trovato queste altre notizie relative ad operazioni di sequestro effettuate nel solo mese di gennaio, e che sono ovviamente solo le più rilevanti.

Adoro fare i conti della serva! Escludendo la prima notizia - relativa ai 2 mld di euro - la somma dei sequestri è di 1 miliardo e 458 milioni di euro. E ancora: i 2 miliardi "occultati" dalla Armellini andranno pure tassati, no? Offerta speciale! Tassati al 10%! E fanno altri 200 milioni. E siamo arrivati a quasi 1.700 milioni di euro, ben più di quanti ne servirebbero per la cassa integrazione.

Ma qui casca l'asino: quando li recupereremo? Forse, per tutti i gradi dei processi (che in alcuni casi sono prima penali e poi civili) direi una ventina di anni.
Allora, che si istituiscano Tribunali Speciali dedicati esclusivamente alla trattazione di questi casi: magistrati e cancellieri al lavoro 6 giorni su 7, e udienze mattina e pomeriggio con doveroso bonus di straordinari. Tempo massimo concesso per arrivare a sentenza, 3 mesi, senza deroghe: in totale 9 mesi per la sentenza definitiva: una gravidanza. Se ci dice pedalino e dobbiamo spipparci anche il penale prima, 18 mesi.

Poi, lo Stato incamera i quattrini e vende gli immobili ai migliori offerenti: italiani, arabi, russi... E famo cassa senza perdere tempo. Nella prossima vita mi butto in politica: che ggenioo che sono!!

lunedì 27 gennaio 2014

Della supremazia della razza

Sabato scorso il Sindaco di Roma, Ignazio Marino, ha duramente stigmatizzato su FB l'affronto vergognoso alla Sinagoga, che è "un’offesa per la comunità ebraica e per Roma": sacrosanto. Seguono i commenti. Uno di quelli che ha ottenuto più "mi piace" è questo:


Non sono romana ma di Genova (come Marino), però vivo a Roma da quando avevo 10 anni. Vero che qualche segno di non-romanità ce l'ho ancora, soprattutto nel parlare: le "e" strette in primis, per cui per me "la pesca" (quella che si fa per catturare i pesci) la pronuncio allo stesso modo anche quando cito il frutto. Ma insomma, non mi sembra un peccato mortale!

Ma tant'è... C'è in molti romani questo anacronistico orgoglio di "supremazia razziale", di orgoglio del "cives romanus sum" che è veramente irritante. E lo trovo anche in persone di cultura! Qualche anno fa ad Ostia (che contrariamente a quanto molti pensano non è un Comune di Roma, ma un quartiere di Roma) venne proposto un referendum per fare di Ostia comune a sè. Parecchio ragionevole, visto che Ostia (che è sul litorale) ha una "vocazione marinara", completamente diversa dalla "vocazione continentale" di tutto il resto della città. Il referendum non è passato perché molti votanti dei quartieri periferici, ma non sul mare, non potevano neppure lontanamente immaginare di non essere più "romani" ma (horribile dictu!) "ostiensi".

Tornando a bomba, il fine commentatore di cui sopra non si accorge della contraddizione del suo asserto: Roma è "città aperta", ma chi non è romano che se ne torni al paesello! E poi, 'sta palla delle "sette generazioni"! Che io sappia, nessuna altra città italiana ha un senso così miope e ottuso dell'origine della specie...

Amo Roma (q.b.), ma certi "romani de Roma da sette generazzioni" (lo dicono con la doppia "z") mi stanno proprio sul cazzo: tanto per parlare chiaro.

giovedì 23 gennaio 2014

La ragione dell'ultimo

Quando tra le materie del liceo scientifico - 1° o 2° anno, non ricordo - ho visto che avrei studiato anche filosofia (in realtà era "storia della filosofia") mi sono sentita finalmente adulta! Cos'avevo? 14-15 anni? Ma avrei finalmente imparato a riflettere "sul mondo e sull'uomo", a indagare "sul senso dell'essere e dell'esistenza umana", tentato "di definire la natura" e analizzato "le possibilità e i limiti della conoscenza": il virgolettato è da Wikipedia. Grande!

Credo che il primo filosofo studiato fosse Talete: per lui tutto scaturiva dall'acqua. Cavolo, è vero! Senza l'acqua non esiste nulla! Dopo è arrivato Anassimandro con il suo apeiron, l'infinito e l'indefinito, e poi ancora Anassimene, con la supremazia dell'aria. Ha ragione lui: senz'aria non esiste nulla!  Ma poi ecco l'aristocratico Eraclito col suo logos comune cosmico... la ragione/il pensiero. Ovvio, è lui che ha capito tutto! Sia chiaro: non mi ricordo un cazzo delle teorie di questi filosofi, e i riferimenti li ho ritrovati qui. Ma è solo per dire che l'ultimo che si studiava (il discorso valeva anche per i miei compagni di classe) era quello che aveva trovato la quadratura del cerchio.

Be', a distanza di saecula et saeculorum mi sta succedendo la stessa cosa con questa cazzo di legge elettorale. Più cerco di farmi una mia idea, più sono confusa: leggo un dotto parere "pro" e mi convince. Se passo ad un "contro", mi convince di più. E ricomincia l'altalena.

Sino all'avvento della seconda Repubblica io ho votato per uno di quei micropartiti - attualmente da prefisso telefonico - che spesso hanno contribuito alla formazione dei vari governi pentapartito, tetrapartito e roba del genere: e anche nel 1976 l'ho votato, "disobbedendo" anche al famoso "turiamoci il naso" di Montanelli, che era ed è uno dei miei punti di riferimento.

Poi, praticamente spariti quei partiti, ho provato a votare "ideologicamente" per quello che più si avvicinava al mio sentire, ma alla fine della fiera c'erano sempre punti in cui divergevo anni luce: troppo poco laico, troppo populista, troppo massimalista...

Da un po' di anni a questa parte credo (sic!) di auspicare un chiarimento nel panorama politico: pochi (ma pochi quanti?) partiti che riescano - da soli o in coalizione - quello che da un ventennio non si riesce a fare. E non si dica che grazie ai partitini (tra i quali salverei solo il Partito Radicale) siamo riusciti a fare grandi riforme: la sanità pubblica (dicembre '78) fu promulgata dal IV governo Andreotti, monocolore DC. Idem la Legge Basaglia, dello stesso anno. E le preferenze? Meglio le preferenze o i listini corti? Le preferenze lo so come si "creano" e non voglio annoiarvi: se volete, potete leggere il mio commento al post di Silvano in cui ricostruisco la mia esperienza personale in fatto di preferenze.

Morale della favola, mi ritrovo in un limbo, ancora combattuta tra Talete, Anassimandro ed Eraclito. Forse dovrei smettere di "studiare"...