domenica 12 maggio 2013

Son tutte belle
le mamme del mondo

In questi giorni, soprattutto a causa - anzi, per merito - di uno splendido post di un amico blogger, ho pensato più spesso a mia madre di quanto non faccia di solito. E oggi che è la Festa della Mamma (quella "istituzionale" perché ogni giorno dovrebbe essere la festa della mamma...), ripubblico un mio vecchio post della memoria (con qualche "correzione"), e lo dedico a Rosalba, mia madre: la nonna l'aveva chiamata così - mi raccontavano - perché "folgorata" dal nome della pittrice Rosalba Carriera. "Tua madre sarà per te come una rosa all'alba di ogni giorno: bella e profumata". Così è stato, ma - putroppo - per poco tempo. Auguri, Mamme! Ovunque voi siate.

Mia madre era bellissima: in questa foto poteva avere 20 o 25 anni. Certo, non la ricordo così. Dopo due figli e quasi il doppio dell'età, si era "arrotondata", era cicciottella, come diceva lei. Ma il suo sorriso era rimasto lo stesso. Entrambi i suoi genitori erano operai all'Ansaldo di Genova. L'hanno fatta studiare con sacrificio, e lei ha conseguito un diploma di segretaria. Non conosco bene lo svolgersi degli eventi tra il suo diploma e l'incontro con mio padre. È un grande cruccio, questo: il non avere più "radici" cui far riferimento per ricostruire il proprio passato. Forse per un po' ha lavorato. Si è sposata a 28 anni: dopo un anno sono arrivata io, e l'anno successivo mio fratello. Il nostro nucleo familiare ha seguito i trasferimenti del papà, militare, per mezza Italia: da La Spezia a Catania, da Milano a Roma.

La mamma, da allora, ha fatto la casalinga. Cucinava due volte al giorno, faceva il bucato a mano, puliva la casa, ci seguiva nei compiti: non aveva la "colf", come si dice oggi, non aveva vicino sua madre o sua suocera, cognate o sorelle presso cui parcheggiare noi figli. Non aveva la lavatrice o la lavastoviglie.
Noi eravamo il suo mondo.

Non si parlava di emancipazione della donna, a quei tempi. La mamma non ha mai partecipato a occupazioni di edifici scolastici, a manifestazioni di protesta, a comizi politici, come ho fatto io. Faceva "la mamma". E basta. L'unica deroga, una sorta di permesso non retribuito, alle sue "mansioni" era la domenica: il papà comprava la pasta al forno e il pollo arrosto con le patate in rosticceria. Così la mamma non doveva cucinare. E poi il suo tran-tran, il lunedì, ricominciava.

È stata felice, la mamma? Le è mancata l'autoaffermazione? (che razza di parola! lei non l'avrebbe usata...). Le siamo bastati noi, marito e figli, per riempire le sue giornate? per coricarsi la sera e dirsi: "Sì, sono felice: la mia vita mi soddisfa"? Non lo so e, purtroppo, non ho più modo di saperlo. Ma oggi, Festa della Mamma, voglio pensare che sia stata felice.

E anche se - purtroppo, per ragioni anagrafiche - non ne saranno rimaste molte di mamme come la mia, voglio dedicare a loro questa Festa della Mamma. A loro che sono state "soltanto" mamme e mogli. A loro, per le quali "impegno politico", cioè fare qualcosa per la polis, significava allevare bene i figli, amare e rispettare il proprio marito, e accudire la casa. Dedico alle "mamme" che sono ancora tra noi questo post di nostalgia, e a quelle che ci hanno lasciato, ovunque siano, dedico il profumo delle rose del mio giardino, sperando possano sentirlo.

13 commenti:

il monticiano ha detto...

Sicuramente cara.
La tua Mamma l'ha già assaporato il profumo delle rose del tuo giardino.
La tua Mamma sa benissimo di avere una figlia d'oro.
Un caro saluto ed un abbraccio,
aldo.

Bastian Cuntrari ha detto...

@Monty... grazie amico mio!
Leggendo il tuo commento l'ho sentita sai? quella tenera carezza che mi hai fatto! E te ne sono grata.
Ti voglio bene, Aldo.

Unknown ha detto...

Credo che le Donne come la tua Mamma vivano per il marito e i figli e, da quel poco che conosco di te, penso che fosse assai fiera di Sua figlia.
Viva le MAMME, quelle presenti e quella che portiamo in noi.
Cristiana

PS. Te l'ho mai detto che anch'io sono nata a Genova?

Bastian Cuntrari ha detto...

@Cri, la mamma "fiera" di me?
Lo spero tanto... perché nell'ultimo periodo della sua vita, l'ho fatta tanto arrabbiare: avevo 17 anni e pensavo che il mondo aspettasse solo me, sregolata ed anarchica. Il giorno che è morta - incidente stradale - non l'ho neanche salutata, perché le tenevo il broncio.

No, non me lo hai mai detto! Le due "zenesi" del blog! Mi manca tanto la focaccia, Cri!!!

Buona (residua) domenica, cara.

Unknown ha detto...

Amica mia, mai farsi dei crucci del genere, i bronci per le madri sono la prova di essere prese in considerazione e un' ottima occasione per parlare.Purtroppo a volte il destino ti mette l bastone....
La focaccia e la farinata!
Cristiana

Bastian Cuntrari ha detto...

@Cri... archivio la prima parte, ma...
LE PANISSETTE!!!

Ernest ha detto...

a tutte le mamme...

Bastian Cuntrari ha detto...

@Ernest, grazie.

Unknown ha detto...

Delizia del mio cuore, arrivo via Aldo. Sei la mia ideale compagna di 'pancia'.
Ma tu li ricevi gli avvisi dei miei post?
Cristiana

Bastian Cuntrari ha detto...

@Cri, certo che sì! Ho Google Reader e ti ho "rinominato" nella ricerca come CRI-2.
Finora hai pubblicato solo 2 post: "Con tutto il rispetto" e "Subito questo". Giusto??

Ciao, golosaccia!

Unknown ha detto...

Altri due, mannaggia, ma nessuno se ne accorge.
Che devo fa' Bastia'.
Cristiana

Unknown ha detto...

Bast, per favore, prova
http://pincocri.blogspot.com

Mi sembra che tu abbia usato
.......blogspot.it

Grazie
Cri

Bastian Cuntrari ha detto...

@Cri, funzica!
Ma (vedi mail che ti ho inviato), prima era blogspot.it!!