venerdì 27 febbraio 2009

Buon lavoro, signor Giudice!

Credo che per valutare appieno la portata dell'ultimo, vergognoso e disumano provvedimento adottato non nei confronti, ma contro Beppino Englaro (indagato per omicidio volontario aggravato insieme ad altre 14 persone) una ricostruzione della vicenda processuale possa essere d'ausilio.

Nel 1999 Il Signor Englaro chiede al tribunale di Lecco di poter rifiutare l'alimentazione artificiale della figlia, ma i giudici respingono la richiesta.

Nel 2003 l'istanza di lasciar andare Eluana viene reiterata, ma Tribunale e Corte d'appello la respingono ancora. E così accadrà nuovamente nel 2006.

Il 20 aprile 2005 la Cassazione conferma la decisione presa nel 2003 dai giudici di Milano, ma specifica che non poteva essere accolta perché, tra l'altro, mancavano "specifiche risultanze" sulle reali volontà della ragazza: si apre uno spiraglio.

Il 16 ottobre2007 la Cassazione rinvia di nuovo la decisione alla Corte d'appello di Milano, sostenendo che il giudice può autorizzare l'interruzione in presenza di due circostanze concorrenti: a) lo stato vegetativo irreversibile del paziente e, b) l'accertamento che questi, se cosciente, non avrebbe prestato il suo consenso alla continuazione del trattamento.

Il 9 luglio 2008 la Corte d'appello di Milano riesamina la vicenda: viene documentato lo stato vegetativo irreversibile ed accertato (attraverso numerosissime testimonianze) che Eluana non avrebbe acconsentito alla prosecuzione del trattamento.
E finalmente si autorizza la sospensione dell'alimentazione.


Se l'italiano è ancora quello che ho imparato a scuola, l'ultima sentenza della Corte d'Appello di Milano ha dato il permesso al Signor Englaro di adottare quei provvedimenti atti - diciamolo fuori dai denti - a far morire Eluana. C'è un articolo del Codice Penale, il 40, che testualmente, al 2° capoverso, recita: "Non impedire un evento, che si ha l'obbligo giuridico di impedire, equivale a cagionarlo". Se dunque il Signor Englaro è oggi indagato per l'omicidio della figlia, significa che "l'evento" (la morte di Eluana) è stato un reato. E se lui ha commesso reato, alla stessa stregua lo hanno commesso i magistrati della Corte d'Appello di Milano che - anziché impedirglielo - glielo hanno permesso.

Esiste un'altra fattispecie punita dal nostro Codice Penale, ed è l'apologia di reato. L'art. 414 (sull'istigazione a delinquere, punita con la reclusione da 1 a 5 anni) recita - al 5° capoverso - che alla stessa pena soggiace anche chi "pubblicamente fa l'apologia di uno o più delitti". Fare apologia
(απολογία) significa esporre ragioni in favore di una persona o di un'idea. Ebbene, cosa facevano migliaia di persone a Piazza Farnese giorni orsono, se non affermare che bene aveva fatto il signor Englaro lasciar andare Eluana, senza cedere ai vari diktat di governo e d'oltretevere? E i vari oratori succedutisi sul palco, non hanno forse appoggiato la sua decisione? Ma se la sua decisione è reato, hanno fatto tutti apologia dell'omicidio commesso.

Non conosco i nomi dei giudici della Corte d'Appello di Milano, ma sarà facile per un altro magistrato trovarli e chiedere a qualche suo collega di perseguirli ai sensi dell'art. 40 del codice penale. Per facilitare il compito - visto che
dovrebbe esser richiesto ad un altro magistrato di Roma, compiacente e competente per territorio di indagare per il reato di apologia commesso a Piazza Farnese - posso trascrivere qualche nome: Stefano Rodotà, Andrea Camilleri, Furio Colombo, Dacia Maraini, Pancho Pardi, Lidia Ravera, Mina Welbi, Daniele Garrone, Paolo Flores D'Arcais, Gabriele Polo, Emma Bonino, Giovanni Franzoni... E sarebbe il caso di preparare anche richieste di autorizzazione a procedere per deputati e senatori sulla stessa lunghezza d'onda: Umberto Veronesi in testa. E già che c'è, cominci a rivedere anche la posizione di chi ha assistito papa Wojtyla nei suoi ultimi giorni, visto che è stato "assassinato" come Eluana.
Buon lavoro, signor giudice. E si diverta. Se può.

12 commenti:

Bruno ha detto...

non ci voglio credere e quindi non leggo....
ciao carissiminissima e un bacio enorme

Bastian Cuntrari ha detto...

@Brunicchio, per oggi ti perdono...
Un bacio grande anche a te.

ღღ Š î $↕ Ŧ ۞ ღღ ha detto...

Ciao ho disertato un pò, comunque appena l'ho sentita ho provato un vuoto allo stomaco.E' vero l'unico peccato possibile è la stupidità umana.
i giudici hanno dovuto procedere per le numerose richieste che hanno ricevuto da vari timorati di Dio che non hanno altro a cui pensare.
Tu lo sai ho delle radici cattoliche ma non per questo pretendo di imporre il mio modello per forza come non voglio neanche condannare altri pensieri, vivere in un paese Democratico penso significhi anche questo.Se no è come stare con i Talebani.
Ma piano piano ci stiamo arrivando Ciao un abbraccio forte.
Sisifo

Bastian Cuntrari ha detto...

@Sisifo, vorrei che tutti i cattolici fossero come te e parlassero, come te, sottovoce, con il rispetto che tu mostri per chi non la pensa come te: vivremmo meglio,
più in armonia e più liberi.
Ti abbraccio forte, amico mio.

Joe ha detto...

E poi c'e' chi mi rimprovera quando dico che l'Italia e' un manicomio!

XXX

Bastian Cuntrari ha detto...

@Joe, questo giro hai ragione da vendere! E ne hai talmente tanta che puoi diventare miliardario! Credo sia davvero follia allo stato puro.

XXX

Ormoled ha detto...

Brava Bastian, a me piacciono un sacco le cose chiare come le hai scritte, nessuno può replicare c'è un evidenza schiacciante.
Per dirla tutta : che manica di Idioti sti 4 personaggi che hanno aperto sto fascicolo.

Anonimo ha detto...

E' uno schifo...rompere le scatole così all'infinito. e basta. Si attaccano a una cosa del genere, e ai processi di Berlusconi non gliene frega. Vergognosi e senza rispetto.

Bastian Cuntrari ha detto...

@Ormoled, grazie!
Spesso queste cose le scrivo per chiarire anche a me stessa le contraddzioni e le assurdità di certe iniziative: ma sono felicissima che siano utili anche ad altri.
Buon fine settimana, caro.

Bastian Cuntrari ha detto...

@Le Favà, hai ragione: hai notato quanto i media in questi giorni stiano abbassando il tiro sul premier? Probabilmente per una sorta di rispetto (doveroso, aggiungo) per il suo recentissimo lutto. Ma su di un uomo che ha perso l'unica figlia 20 giorni orsono e vive accanto ad una donna malata di cancro al seno (2° paragrafo), i riflettori tardano a spegnersi: anche per la pietà ci sono due pesi e due misure.
Un bacio molto triste.

Anonimo ha detto...

Per il lutto e anche per l'ennesima figuraccia che ci ha fatto fare purtroppo.

Bastian Cuntrari ha detto...

@Le Favà, vedi il mio post sopra, allora!
Un beso.