mercoledì 11 giugno 2008

Criminali: in principio fu il metro

Veramente, in principio fu la sola memoria: quella formidabile di Vidoq, già delinquente, e ricordato oggi, con un certo imbarazzo, quale padre della Sûreté (dal 1810 al 1833), la polizia francese. Girava per i vicoli più malfamati di Parigi, confondendosi tra la gente di quelle enclave con i travestimenti più impensati, per imprimersi nella mente le fattezze dei criminali comuni e poterli successivamente "riconoscere". Dopo di lui, Alphonse Bertillon (1853 - 1914) lui sì armato di metro e calibro, che inventò le schede di riconoscimento biometrico. Riportavano 14 misure: statura, lunghezza e circonferenza del cranio, lunghezza delle braccia, delle dita, delle mani, dei piedi... Considerò che, secondo il calcolo delle probabilità, in presenza degli stessi valori, esisteva 1 probabilità su 286.435.456 che appartenessero a due individui diversi.

Poi venne la svolta epocale delle impronte digitali, la "scoperta" delle quali - nel loro impiego d'indagine criminale, viene usualmente attribuita a Sir Francis Galton (che ne codificò l'utilizzo nel suo libro Classification and Uses of Fingerprints) anche se, più correttamente, dovrebbe essere condivisa con Sir Edward Henry, con Sir William Herschel, e anche con uno sconosciuto poliziotto argentino, di origine croata, Juan Vucetich che, nel 1892, risolse un caso d'omicidio (probabilmente il primo della storia) avvalendosi proprio dell'impronta insanguinata lasciata dall'assassino sul luogo del delitto.

Nel corso dei XIX e XX secolo le scienze forensi e la criminalistica hanno fatto passi da gigante: si pensi alla balistica, alla medicina legale, alla chimica e all'antropologia forense. E ancora alla psichiatria e psicologia forense, che ha raggiunto vertici di eccellenza in quest'ultimo ventennio, grazie alla costituzione dell'Unità di Analisi Comportamentale (
BAU, Behavioral Analysis Unit) a Quantico, in Virginia, ad opera dell'FBI, che permette di costruire un "profilo psicologico" del criminale partendo dall'esame della scena del crimine. Per arrivare alla scoperta del DNA, traccia genetica univoca.

Gli investigatori hanno molte armi scientifiche per arrivare ad individuare i criminali: quando si tratta di criminali cruenti.
E se il delitto è incruento? Se non c'è violenza, se non c'è sangue, se non si trova l'impronta digitale in bella vista sull'arma del delitto? Se non c'è il morto? Se il delitto è una truffa, un'estorsione, una corruzione, una concussione, un inside trading? O se è sfruttamento della prostituzione, sfruttamento di minori, pedofilìa?
Che armi hanno, gli investigatori?

Si fa un gran parlare, oggi, di "ritorno ai metodi classici di investigazione": quali?
Il pedinamento? E chi si sposta più, oggi? L'interrogatorio dei testimoni? E chi compie un'estorsione in presenza di testimoni? Qual è, oggi, il metodo più usato ed abusato della comunicazione? Il telefono e Internet. La rete (non lo so, forse dico una castroneria) non è ancora facilmente controllabile dall'esterno: non credo che un magistrato possa, anche disponendo un mandato ad hoc, far controllare le mie mail a distanza.
Ma se il crimine cambia e tecnologicamente si adegua, facendo del telefono l'arma del delitto, perché gli investigatori non dovrebbero aver il modo di incastrare un delinquente con l'impronta vocale della conversazione incriminante?

Ucciso con 4 coltellate.

Truffato con 4 telefonate.

Cosa cambia?

30 commenti:

Joe ha detto...

Per chi vive all’estero la situazione italiana si potrebbe solo capire come una tragicommedia che, finito lo spettacolo, uno pone nei ricordi delle cose strane e in parte inverosimili che si vedono nel mondo dell’arte. Pensare che questa sia poi la realta’ di tutti i giorni e’ un incubo che io non riesco neppure ad immaginare.
Leggi ad personam, una dopo l’altra. Quest’ultima sulle intercettazioni come se fossero un reato. Ma scherziamo? E tutti a pensare alle ferie e dove andare a dimenticare?

Maxc ha detto...

A me piace pensare che la scoperta delle impronte digitali sia da accreditare a Marcello Malpighi, professore di anatomia a Bologna, anche se non pensò effettivamente di applicarle all'identificazione.
Per quanto riguarda le intercettazioni sono felice di leggere le tue considerazioni in cui mi ritrovo completamente. Anzi io sostengo la tesi "Intercettateci tutti" ... ma forse ormai è roba vecchia

Ho trovato solo oggi il tuo blog, ma mi vedrai tornare spesso :-)
ciao

Bastian Cuntrari ha detto...

Sì, siamo un grande paese di artisti e inventori. Non so se la stampa estera ha seguito, 6 anni fa, un'altra performance artistica dei nostri politici: la contabilità creativa, quella che, in altri paesi meno ingegnosi, si chiama falso in bilancio.

Il reato venne depenalizzato nel 2002 da Roberto Castelli, allora Ministro della Giustizia, nel Governo Berlusconi (ma va?).
Il che ha consentito l'assoluzione del nano, agli inizi di quest'anno.

Ora stanno toccando vertici d'altissimo profilo artistico e immaginifico: considerare reato un'attività d'indagine che è propria di chi i reati dovrebbe perseguirli.

Kafka ci si sarebbe fatto il bagno.

Ti abbraccio.

Bastian Cuntrari ha detto...

@Ciao Maxy!
(Scusa la "y" finale, ma "Max" è già un mio amichetto...).

Sì, è vero: anche Malpighi ne intuì l'importanza, insieme al suo contemporaneo Nehemiah Grew.
Ma, se vogliamo fare proprio sfoggio di cultura (eh dài, fammelo fare!!), sin dal V secolo a.C. i cinesi usavano questa "firma" per le loro transazioni commerciali.

Fu così che l'idea venne a Herschel: di stanza in India per conto di Sua Maestà Britannica, notò come i mercanti cinesi che lì venivano a vendere i propri prodotti, ancora usassero firmare i documenti in quel modo.

Ma, come giustamente rilevi, utilizzare le impronte digitali per l'identificazione personale, fu una intuizione successiva.

Ora vado subito ad impicciarmi da te:
ho dato una scorsa veloce e, appena letto "Mad4Murder" mi si sono drizzate le antenne!

A presto!

marina ha detto...

ma come fai per sapere tutte queste cose?
grazie, marina
il titolo finale è fortissimo!

Bastian Cuntrari ha detto...

Ciao Marina!
La storia della criminologia è una delle mie passioni segrete.
Ho un libro vecchissimo e ormai temo introvabile, pescato forse 20 anni fa su una bancarella (Jurgen Thorwald, La scienza contro il delitto, 1965, Rizzoli Editore), che mi porto in vacanza ogni anno e del quale rileggo capitoli e capitoli...

Lo conosco quasi a memoria, ma non mi stanca mai!
Ciao, carisssima.

Joe ha detto...

Ho appena visto un documentario della BBC che illustrava il lavoro di diversi laboratori scientifici che studiano lo sviluppo delle larve delle mosche. C'e' ne sono di tanti tipi e lo sviluppo avviene in tempi diversi. Conoscendo la larva puoi cosi' stabilire i giorni (persino ore) dal decesso. Sono certo ti sarebbe interessato anche se molto "gruesome".
Buona giornata.

Luca Bleek Sartirano ha detto...

Gasparri voleva proporre la teoria di Lombroso,
solo che non si ricordava il nome...

Bastian Cuntrari ha detto...

@Joe: accidentaccio!
Ho dovuto guardare grusome sul dizionario...

Ma se anche il servizio della BBC fosse molto "raccapricciante", sullo sviluppo delle larve delle mosche sulla carne in putrefazione, sono abbastanza informata grazie a Gil Grissom,
er mejo di "CSI - Scena del crimine", insigne entomologo laureatosi in biologia a Los Angeles.

Ha risolto più di un caso basandosi su questi esperimenti: il più famoso è "Sesso e larve"
(1^ Stagione, episodio 10).

Ti ho sdraiato, vero??

Buona serata e buon appetito...

Bastian Cuntrari ha detto...

@Bleek: per che cosa?
Le prostitute e i clandestini?

Bene a fatto a dimenticarne il nome:
applicando la fisiognomica di Lombroso, sarebbe sicuramente in gattabuia: i suoi tratti somatici sono quelli classici dell'uomo delinquente della peggior specie!

Ti abbraccio.

Joe ha detto...

Allibito! Ma cosa fai di mestiere? Credo che Manganelli ti dovrebbe assumere ;-)
Buon appetito? Solo verdure d'ora in poi....

Bastian Cuntrari ha detto...

@Joe: ti ho preso in castagna!

Ho la prova che non hai letto tutto di me sul blog!
Dài un'occhiata ai miei interessi, visualizzando il mio profilo completo...

No, la mia professione non c'entra nulla:
è solo una sorta di interesse
"morboso e maniacale" (la definizione è di mio marito). Quando si dice l'amore...

Ciao!

Joe ha detto...

Con una moglie come te e' meglio che tuo marito righi diritto...
Per fortuna mia moglie e' appassionata di archeologia ;-)
Mi copriro' il capo di cenere e leggero' TUTTO di te sul Blog.
Buona serata.

Maxc ha detto...

Ricapitolando, senza passare dal profilo sappiamo che ti interessi di criminologia (fino a citare le teorie di Lombroso!), sappiamo che segui i telefilm investigativi (mitico Grissom, purtroppo credo si tratti solo di un personaggio: impalpabile, irreale, utopico) e sappiamo pure che hai sposato un uomo paziente!!
E' già qualche cosa. :-)

Andrea Poulain ha detto...

ma si perchè sono reati che la gente non capisce.
concussione,estorsione ecc tanta gente non sà cosa vogliono dire.
dovrebbero dire che taluno tramiti giri sporchi ha RUBATO ALLA COLLETTIVITà un tot di SOLDI..
allora vedresti che tutti sarebbero a favore delle intercettazioni..
invece causa informazione filogovernativa,si fà a cara a chi sposa per primo le cause(incostituzionali) di Silvio Berlusconi.
unico vero cancro della democrazia italiana.

Bastian Cuntrari ha detto...

@Joe & Max.
Sì, mio marito è molto paziente:
sopporta visioni di morti ammazzati e di autopsie all'ora di cena.
Sopporta che stia tutta la domenica attaccata al PC a giocare, a leggere, a scribacchiare...

Per parte mia, anch'io sono molto paziente: sopporto che faccia le sue "piume" per la pesca sul tavolo da cucina quando dovrei apparecchiare.
Sopporto che mi rubi lo malto rosso da 20 euro a boccetta per fare "l'occhio finto" ai suoi ami speciali.
Sopporto che se ne vada in barca il sabato e la domenica, mentre io... vedi sopra...

La nostra famiglia siamo solo noi:
infantili, disordinati e anarchici.
Non è vero che sopportiamo le manìe dell'altro: le rispettiamo.
E ci amiamo molto.

Abbraccio entrambi forte forte.

Joe ha detto...

Non sei sola. Pensa a me che ho una moglie che da trent'anni va due mesi all'anno in Grecia per scavare rovine antiche. Credo che il segreto di un matrimonio riuscito sia dare molto spazio al tuo partner.
P.S. Allora di pesci ne avete ancora in Italia? pensavo fossero scomparsi....

Joe ha detto...

andrea: la democrazia italiana non e' mai esistita. Gli italiani non hanno la piu' pallida idea di cosa sia la democrazia e sognano sempre che una figura molto autoritaria possa risolvere i loro intrattabili problemi. Berlusconi non e' il solo cancro della democrazia. Ne avete 55milioni come lui.

Anonimo ha detto...

holà! qui si cresce e discute che è un piacere! che bello!

sullo psiconano posso solo dire tre parole: ohi, ohi, ohi...

e a tutti: Resistenza!

un abbraccio!

Bastian Cuntrari ha detto...

@Ciao Andrea.

Quello che dici, e cui non avevo pensato, è vero: probabilmente ci sono persone che potrebbero non capire di cosa si stia cianciando, quando si parla di estorsione, di concussione, di insider trading...

D'ora in avanti, nelle discussioni extra-blog, metterò a frutto la tua sacrosanta considerazione.

Grazie!

Bastian Cuntrari ha detto...

@Joe, non 55 milioni, please...

Almeno qualcuno di noi escludilo dalla conta!
Diciamo... una quarantina di milioni?
Tipo... 40 milioni di baionette?

Un abbraccio.

P.S.: Sì, ieri 10 spigole fresche fresche!

Bastian Cuntrari ha detto...

@Tasti, ben trovata!
Bel circolo culturale, eh?

Ti aspettiamo per i prossimi incontri:
se si tira tardi, offro anche il caffè...

Ti abbraccio.

Maxc ha detto...

@tasti, @joe
Non è ancora tramontato il mito di Mussolini, anche tra quelli che non si dicono fascisti ... ohi ohi ohi!

Joe ha detto...

Spigole! Quello smalto costoso ha dato buoni frutti...
Io pesco invece salmoni, trote, lucci e persici. La differenza e' che anche un pescatore da poco come me riesce a pescare enormi pesci in quanto quasi ti saltano in barca. Vive le Canada';-)

Joe ha detto...

OK, escludo te ed altre mille persone dalla conta......
Riguardo le baionette, mio padre mi disse che il prode Benito un giorno annuncio' dal balcone di palazzo Venezia che la quota di 10 milioni di baionette era stata raggiunta e l'Italia era pronta a unirsi alla Germania per entrare in guerra (si dimentico' di chiedere a Enrico Fermi la sua opinione)! Ora avete al potere i suoi eredi. Watch out!!!

Bastian Cuntrari ha detto...

@Maxy!!!
Ma io mi conto tra i 15 milioni rimasti fuori!

Smack!

Bastian Cuntrari ha detto...

@Joe.
... pensa che, mentre dall'altra parte dell'Oceano, mi stava arrivando il tuo commento, stavo proprio scrivendo sugli "eredi" del prode Benny...
Elective Affinities

Ti abbraccio.

Joe ha detto...

Tu parli piu' inglese di quello che vuoi far sapere....

Bastian Cuntrari ha detto...

@Joe no, sono una furbacchiona:
ho cercato sul web la traduzione in inglese di "Affinità elettive" di Goethe...

Ih! ih! ih!

Però, sono sincera...
Un abbraccione.

Joe ha detto...

Mi arrendo, ma non sarebbe piu' facile impararla velocemente questa lingua (dicono basti una settimana per farti capire e una vita per approfondirla)invece che andare a consultare un dizionario? L'inglese e' la lingua dell'Internet e oggigiorno si deve conoscere. Moltiplicherai la tua conoscenza per mille ed eviterai le tormentate traduzioni che rovinano troppi libri.
Spero di averti motivato...
Buona serata