domenica 13 aprile 2008

... mi pento e mi dolgo
con tutto il cuore...

Poco più di un mese fa, il 12 marzo, ho scritto un post su Filippo Facci, relativo a una sua dichiarazione affidata alle colonne del "Riformista", in cui si domandava, lui, di Mediaset: "Che schifo! E adesso come li voto?". Ritenevo che, per amore di verità e per senso morale, si fosse reso conto che razza di gente fosse quella cui prestava la propria penna. E la cosa mi aveva fatto davvero piacere. Invece, leggo oggi un suo acido e acrimonioso post su Marco Travaglio, in cui gli dà del bugiardo sputato.
Il passaggio più vergognoso è quello in cui, in una difesa d'ufficio di Mangano, lo "stalliere" di Berlusconi, Facci afferma che, intercettato telefonicamente in una conversazione con Dell'Utri, segretario tuttofare del nano, il mafioso Vittorio Mangano (definito eroe, dall'omo de Arcore...) propose, sì, un affare di "cavalli": ma che si trattava proprio di "cavalli"! avete presente, Furia Cavallo del West? e che "cavalli" non era un modo per definire "la droga", come invece, falsamente, afferma Travaglio!
Lascio la parola ad un eroe vero, Paolo Borsellino, e a quanto egli chiarì sul punto, in una video-intervista rilasciata il 21 maggio 1992, solo due giorni prima dell'assassinio di Giovanni Falcone, a giornalisti francesi. Ritiro quello che ho detto su Facci, mi batto il petto e mi cospargo il capo di cenere...

Facci, vergognati!



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5 commenti:

Fabio ha detto...

non ho mai sopportato Facci, per ciò che dice e per come lo dice. Non so se sai che lui fece un blog vestendo i panni di una ragazza particolarmente disinibita (tale Lexi Amberson se ricordo bene). Probabilmente lo ha fatto per farsi pubblicità; in ogni caso l'aprire un blog semi-porno, farlo durare un paio d'anni per avere successo e poi fare "outing", mi sembra una ottima trovata di marketing, ma una pessima idea per uno che vuole fare il cronista. Per me il cronista è tutt'altra cosa. Non per fare pura semantica, ma per me una cosa è il termine cronista ed una il termine giornalista. Il giornalista scrive ciò che pensa, il cronista riporta i fatti e su questi fa una analisi, e più raramente esprime la sua opinione. Stessa differenza che può essere fatta tra semplici politici e gli statisti; statisti e cronisti in Italia sono stati sempre troppo pochi, di politi e giornalisti c'è ne quanti ne vuoi.

Fabio ha detto...

devo imparare l'arte della sintesi, non posso fare ogni volta commenti così lunghi.

p.s. ora vado a mangiare e poi alle urne, prometto che penserò a ciò che hai scritto e linkato.

Bastian Cuntrari ha detto...

Rispondo prima al tuo secondo commento: no! Non voglio commenti più corti! Mi piaccioni così: sono "conversazioni". Pensa che brutto dialogo sarebbe se, a fronte di una mia "logorroica" esposizione (ho il tuo stesso vizio, se vizio è...), tu rispondessi solo "quoto", "Ok", "sono con te" e basta.
Quanto al primo commento, non so niente del presunto vecchio blog di Facci, e poco mi tange. Ma sono d'accordo sulla distinzione che fai tra cronista e giornalista. A questo punto, Facci è un "puro ibrido", e scusa la contraddizione in termini, ma non ne ho trovato uno migliore. Espone i fatti, li analizza (da cronista) e poi scrive ciò che pensa su quei fatti (da giornalista), ma nell'esposizione li distorce ad usum delphini.

Piccola chiosa sul P.S.: buon appetito e grazie perché penserai a quello che sappiamo, comunque poi vada a finire... Un abbraccio.

Finazio ha detto...

Beh, adesso i tempi sono maturi perchè a Mangano si possano intitolare strade e piazze, come i veri eroi. Lo si potrebbe ritrarre addirittura in un monumento mentre mette bombe affettuose ai cancelli di Arcore.

Bastian Cuntrari ha detto...

Giusto, Fin! Avevo dimenticato il suo modo tutto particolare di inviare messaggi amichevoli.
Mmm... vedo ora l'orario del tuo commento, e ne percepisco meglio la sfumatura: non era ironia, come mi sembrava, ma amarezza.