venerdì 29 febbraio 2008

Dei delitti e delle pene

Era da qualche giorno che volevo affrontare questo argomento, ma non ci riuscivo: troppa rabbia e troppo sgomento.
Che sono ancora dentro di me, immutati, ma sento adesso la necessità di parlarne.
La notizia spaventosa è di una decina di giorni fa: un pedofilo, che già aveva abusato di tre bimbe, viene scarcerato per decorrenza dei termini e, appena fuori di galera, approfitta di una piccola di quattro anni. Non me ne frega niente del perché è uscito; non me ne frega niente dei grimaldelli giuridici che hanno consentito al mostro di colpire ancora. Quello che ora vorrei capire, è cosa si può fare perché sia messo - una volta per tutte - in condizione di non nuocere più.
Mi scuso preventivamente per i molti link inseriti, ma almeno potrete controllare che non abbia scritto frescacce...
La normativa vigente - Se non ho letto male, sembra che la pena prevista per chi abusi di un minore... no, cazzo! chiamiamo le cose con il loro nome: per chi compia violenza sessuale su un minore di 14 anni sia dai 6 ai 12 anni di reclusione (art. 609-ter del Codice Penale). 6 anni? 12 anni? Be', allora sentite questa: la pena prevista per chi commette reato di truffa ai danni di minori o anziani (art. 640-quinquies) va dai 2 ai 6 anni. Secondo i nostri esimi parrucconi, dunque, il massimo della pena per chi imbroglia un bambino è uguale al minimo previsto per chi lo stupra!
Italia, culla del diritto!? Ma fateci il piacere!!!
La castrazione chimica - Viene effettuata oltreoceano in California e Canada; in Europa, la applicano Germania, Norvegia, Olanda e Svezia e, prossimamente, forse anche prossimamnte la Gran Bretagna.
Molti esperti non sono convinti dell'efficia del metodo:
le pulsioni dei pedofili sono psichiche, prima ancora che sessuali. E poi, non è detto che l'inibizione strictu sensu dell'organo sessuale, impedisca a costoro di abusare dei bambini in altro modo. Sempre sessualmente, intendo...
L'ergastolo - Pur contemplata nel nostro codice, la pena dell'ergastolo - nei fatti - non viene quasi mai scontata: in forza di cause di riduzione o patteggiamenti vari, la reclusione va dai 20 ai 24 anni e scende a 10 qualora concorrano più cause. Il disegno di legge Mastella, addirittura, ne prevede l'abolizione in toto.
Conclusioni
- E sono seria: a me l'ergastolo (ma quello vero, quello "senza limiti di durata", come recita il codice, finché il porco non stira gli zoccoli...) va bene. Ma, per i primi 2-3 anni, non deve andare in isolamento. No: deve stare in mezzo agli altri detenuti che debbono sapere perché è dentro.
Legge del contrappasso? E allora? Barbarie? 'Mbe'?
Ma non si parla di ri-educazione? E per essere educato, non devi forse "conoscere"? Bene: ti dò l'opportunità di conoscere, provare e sperimentare, per un paio d'anni, quello che hai fatto a quella creatura, ch'ebbe l'unica colpa di fidarsi di te. E una volta ri-educato avrai tutto il tempo per meditare dietro le sbarre. Poi ti faccio fare pure delle sedute dallo psichiatra, dallo psicoanalista e dallo psicologo. E quando sarai guarito potrai morire in pace. Creerei un'altra "vittima"? E perché le uniche vittime di queste mostruosità dovrebbero essere solo e sempre i bambini?

2 commenti:

Fabio ha detto...

probabilmente la mia opinione è spesso dettata dall'onda che mi travolge nel momento in cui leggo o ascolto episodi simili; e probabilmente è una opinione assai discutibile e poco condivisibile, ma credo che in casi simili, una volta assolutamente accertati, vadano puniti con una pena che io detesto, la morte.
Saluti a te.

Bastian Cuntrari ha detto...

Ciao Fabio, ammiro il tuo coraggio e ammetto la mia vigliaccheria. Alla fine del post avrei voluto inserire anche io, la pena di morte. Ma non l'ho fatto per paura di suscitare un'ondata di riprovazione da parte dei miei 5-lettori-5 che, abbandonandomi, avrebbero condannato i miei ormai inutili post all'oblio del web.
Lo faccio adesso, anche se questa replica avrà la portata di un altro post.
Concordo con te: una volta "assolutamente accertati" questi crimini andrebbero puniti con la morte. Ieri ho cercato invano (maledetto il mio disordine!) un libro di John Douglas, uno degli "inventori" dell'unità del F.B.I sulle analisi comportamentali, i cosiddetti "profiler".
Ebbene, in una postfazione del libro sparito, egli esorta i governi ad applicarla, la pena di morte, certo com'è dell'assoluta irrecuperabilità sociale di questi criminali "seriali": com'è seriale, nel nostro caso, lo stupratore pedofilo. Si potrà obiettare come egli si riferisca, in primis, ai serial "killers", agli "omicidi" seriali, a coloro, cioè, che privano qualcuno della vita: mi domando cosa, della propria vita, rimarrà alla piccola di 4 anni, ultima vittima della bestia...
Avrei inserito anche il link su Wikipedia a Andrei Chikatilo, il Mostro di Rostov (non so se si può fare qui ma, comunque, non ne sono capace): vai a leggerlo. Tra il 1978 e il 1990 ha ucciso almeno 53 donne e bambini: dico almeno perché di loro sono stati ritovati i cadaveri, ma si pensa che le molte sparizioni, tuttora inspiegabili, di giovani e di donne nella zona, debbano essere attribuite alla sua mano. Ma come inizia la sua "carriera" di serial killer? A 18 anni tenta di stuprare una tredicenne, amica di sua sorella. Più avanti negli anni, in qualità di insegnante, ha modo di soddifare la propria pedofilia, abusando indisturbato dei propri studenti. E poi, l'escalation sino agli omicidi seriali, preceduti tutti da tentativi di violenza sessuale, che regolamente falliscono: si scatena allora la furia omicida che, finalmente, gli fa raggiungere l'orgasmo. Tratto dalla vicenda di Chikatilo, è uscito nel 1995 un film, "Citizen X", che è tra i miei preferiti, che avevo in VHS e non trovo più, maledetto il mio disordine! Credo che la ricostruzione della sua esecuzione, avvenuta nel 1994 con un colpo alla nuca, sia fedele. Forse non dura neanche un minuto. Entra l'esecutore nella sua cella, con altri (forse un medico e un magistrato, non ricordo): due parole sulla sentenza e bang! finito. Nessuna preparazione, nessuna agonia, nessun ago nel braccio, elettrodi sul corpo o capsule che si sciolgono. Sì: per questi mostri la pena di morte è necessaria. Grazie per l'iniezione di coraggio.