giovedì 12 maggio 2011

Il Terzo Polo, la Sciura e Montanelli

La cartina di tornasole della credibilità del così detto "terzo polo" sarà testata, a mio modesto avviso, alle elezioni comunali di Milano. Se davvero si intende dare una decisiva sterzata in controtendenza a questa stagione politica volgare e squallida, all'utilizzo della res publica per inconfessabili (ma spesso confessate) utilità personali e alla vergogna e al ludibrio cui - a livello internazionale - noi italiani siamo esposti, è il caso che i terzopolisti liberali moderati si regolino di conseguenza. È ovvio che al primo turno voteranno Manfredi Palmeri, non foss'altro che per contarsi, sapere e far sapere quale sia il loro peso politico. Ed è altrettanto ovvio che Palmeri non la sfangherà. Ma al ballottaggio quale indicazione di voto daranno ai propri elettori?

Spero sia certo che non intenda supportare quello
Stanlio senza bombetta che è la sciura sindachessa, petroliera, icona della Milano così detta "bene". Tanto più dopo la vigliacca sortita in chiusura del faccia a faccia su Sky con Giuliano Pisapia, anche lui rampollo di una famiglia borghese cattolica, intruppatosi - come moltissimi di noi - nello scontro frontale generazionale di oltre 30 anni fa: "il fattaccio" cui la Moratti si riferiva (e al quale Pisapia è risultato in Appello totalmente estraneo) è datato 19 settembre 1977! Ma non è stato certo meno estremista del Ministro Maroni che - tra il 1971 e il 1979 - era un militante di Democrazia Proletaria; o di Gianni Alemanno, dall'altra parte della barricata, arruolato tra le fila più estreme (quelle rautiane) del MSI.

Certamente Giuliano Pisapia non è proprio il top per un elettore moderato che non voglia votare la Moratti, ma è quello che passa il convento. E dunque, se dovessi votare a Milano, farei ancora mia la storica frase di Indro Montanelli che proprio a cavallo di quegli stessi anni (era il 1976), dalle colonne de "Il Giornale Nuovo", al fine di evitare lo storico sorpasso della DC di Zaccagnini da parte del PCI di Berlinguer, lui - liberale, agnostico, anticlericale all'ennesima potenza - indirizzò ai propri lettori il monito "Turatevi il naso e votate DC".
Detta oggi, turatevi il naso, le orecchie e la bocca e votate Pisapia, cazzo!

Così dovrebbero fare i terzopolisti per risultare credibili: non farsi troppe pippe mentali della serie "mai con i comunisti e con la sinistra", turasi il naso e votare Pisapia. Perché alla fine è il "male minore": quale "male", poi, qualcuno ce lo spiegherà...

Se i nostri padri costituenti furono in grado di superare le barriere ideologiche del tempo (che erano ben più forti e sofferte dei nostri "distinguo" ultra-soft) per farci uscire dal buio del fascismo e della guerra, non vedo perché noi non si possa almeno provare a fare altrettanto. Non è l'ora di puzza sotto il naso: tanto più che, con la molletta che lo chiude, gli odori non si sentono.

10 commenti:

Alberto ha detto...

Io voterò Pisapia senza turarmi il naso.

il monticiano ha detto...

Un ragionamento più logico del tuo non esiste proprio.

Rouge ha detto...

Tanto per dire, l'attuale ministro dell'interno è stato condannato in via definitiva per resistenza alla forza pubblica. L'oltraggio a pubblico ufficiale nel frattempo se lo erano abrogato. Le coincidenze.

P.S.
Un post dopo tre mesi e blogger te lo cancella :)

Gap ha detto...

Ragionamento politico che non fa una piega. Ci si deve rendere conto che lamentarsi e non essere conseguenti è dare ragione a Pennacchi: " Mo’ me dovete dà i voti, o pijatevela in culo".

P.S. Non è che per ogni post che fai ti attendi il bentornata?

Bastian Cuntrari ha detto...

DEBBO PRIMA DI TUTTO RISPONDERE AI TEMPESTIVI COMMENTATORI CHE - PRIMA DEL BLACKOUT DI BLOGGER - AVEVANO LASCIATO UN COMMENTO CHE HO FATTO IN TEMPO A LEGGERE...

@Alberto: ha detto che voterà Pisapia senza turarsi il naso.
Ma sicuro! Per un elettore di sinistra o simpatizzante tale la scelta è facile. Sono gli elettori di centro o del "nuovo" centro destra - i terzopolisti, in breve - che affronteranno un'impresa più ardua. Molto francamente, io - che di sinistra non sono - al ballottaggio non mi farei troppi scrupoli a dare il voto a Pisapia. Per le ragioni che ho esposto e nonostante Pisapia - se vivessi all'ombra della Madunìna - non incarni il prototipo del candidato sindaco che mi va a genio.
Grazie dell'attenzione, primus inter pares!!!

@Montyyyy!!!
'sto ggiro sei arivato due!
Hai detto che il mio ragionamento non poteva essere più chiaro: fiuuu!
Allora, nonostante la latitanza, ancora riesco a spiegarmi!
Un beso, amico mio.

Bastian Cuntrari ha detto...

@Rouge, parto dalla fine. Mi sa che Blogger lo ha oscurato proprio per il mio ritorno! Si sarà detto: "Che palle! Ariecchela! Mo' la demotivo..." e bumm! Ma non sa quanto sia capa tosta.
Nel merito, hai ragione: avevo dimenticato la condanna definitiva di Maroni. Ma, detto fra noi, resistenza alla forza pubblica e oltraggio a pubblico ufficiale sono quasi un fiore all'occhiello paragonati alle fedine penali che fan bella mostra di sè in Parlamento!
A rileggerci presto!

Bastian Cuntrari ha detto...

@Gap... fedigrafo e fotografo...
Gli amici mandano mail per sapere se sono viva, non scamuffi commentini su post vecchi come il cucco...
Ma tiremm innanz...

Allora non è tanto stravagante la mia analisi se un comunista DOC come Pennacchi appoggia il candidato sindaco Filippo Cosignani del FLI. E se una (probabile/futura/non-certa) simpatizzante terzopolista supporta un candidato del PD pu di uscire dal guano.

Comunque, mancando da 3-mesi-3, un bentornata un po' me lo aspettavo...
Ti abbraccio comunque, Gappaccio.

Punzy ha detto...

e io ti dò ragione e li invito a fare lo stesso anche a napoli..semmai si arrivasse al ballottaggio..

Bastian Cuntrari ha detto...

Io, per Napoli, incrocio davvero le dita, Punzilla!
Un bacione, cara.

Punzy ha detto...

continua ad incrociare, porti bene :)