Mi trovo spesso "tra quei che son sospesi": un po' di qua e un po' di là. Non sono sempre e comunque schierata: né per ragioni politiche né per altri motivi. Forse è un'eredità genetica di mia madre che, ripetendomi il banale "non puoi fare di tutta l'erba un fascio", mi ha lasciato molto più di quanto queste trite, abusate, ma vere parole sembrino significare. Motivo per cui non mi basta che un tipo indossi una tonaca nera con collarino, nonostante la mia ferrea laicità e il mio ateismo agnostico, per metterlo all'indice. Sarà il mio pensare libero (o liberale), sarà il mio ottimismo: o, come mi ha detto poco fa Riccardo, un amico di blog, sarà che ho mantenuto "il cuore a colori". Non sono tutti uguali, i preti e le suore. Madre Teresa di Calcutta, Don Pino Puglisi, Don Giuseppe Diana, Don Ciotti.
E (don) Alessandro Pasquinelli.
Vedete? Non c'è nessun link per il suo nome: nessuno, o pochi, sanno chi sia, cosa abbia fatto: o cosa abbia sopportato. Ma me ne informa il mio amico Max che mi manda un link per e-mail sulla vicenda di questo ex-sacerdote, sacrificato sull'altare dei più bassi interessi di bottega con l'arma più schifosa e subdola che possa immaginarsi: la calunnia. Che è accusare qualcuno di un reato, sapendolo innocente (art. 368 C.P.). E accusare un (ora ex) sacerdote di pedofilìa, è quanto di più ignominioso possa immaginarsi. Riassumo brevemente la vicenda, dirottandovi poi per l'approfondimento.
Don Alessandro era il parroco di Monsumanno Terme, nel pistoiese, e prese talmente sul serio la propria missione, da ritenere che "essere pastore del proprio gregge" non significasse solo scorrere i grani del rosario o elevare litanìe al cielo. Pensava, assurdo!, che significasse soprattutto cercare di risolvere i problemi dei propri parrocchiani. Mise su una casa-famiglia per bimbi in difficoltà. E andava tanto bene, la casa-famiglia (con il placet del Tribunale dei Minori e della ASL), che poco dopo creò anche una casa di accoglienza per le mamme. Il problema era che la faccenda andava "troppo bene"! Perché, si pensò ai piani alti, non gestirla direttamente, in maniera più manageriale?
E la carità? E la misericordia? Concetti sorpassati...
Ma come fare, se Don Alessandro si portava talmente bene da non trovare il modo di rimuoverlo? Idea geniale! Cuciamogli addosso l'etichetta del pedofìlo! E così è stato. Questo accadeva nel 2002, 6 anni fa. Sei anni di calvario e di calunnie. E di imbrogli e di frodi: anche da parte di un avvocato, cui il sacerdote si era rivolto per la difendersi dall'avviso di garanzia, puntualmente arrivato. Costui gli fece firmare un foglio in bianco ("è per la delega... la solita burocrazia...") e invece lo utilizzò per avanzare richiesta di patteggiamento della pena (casualmente, fortemente voluta dai vertici della curia, ma sempre fermamente respinta da Don Alessandro, che quel processo voleva).
L'intera storia è qui, in una ficcante Lettera Aperta al vescovo di Pescia, scritta da Vania Lucia Gaito che, per inciso, è la giovane psicologa della comunicazione che ha tradotto e sottotitolato il deflagrante servizio della BBC "Sex Crimes and Vatican", sugli orrori e l'omertà che circonda la pedofilìa (quella vera, non quella inventata) nei circoli ecclesiastici, trasmesso lo scorso anno: per chi volesse, qui c'è la prima parte del video e qui la seconda.
Da "La Nazione" apprendo che Don Alessandro (per la cronoca: ha lasciato il sacerdozio, si è sposato ed ha un bambino) ha chiesto la revisione del processo che avrebbe patteggiato...
Speriamo in un po' di giustizia.
Chiudo con un video. Di primo acchitto sembrerebbe entrarci poco, con il post. Ma se avrete la pazienza di guardarlo sino alla fine, troverete molti dei nomi che ho fatto in apertura: sacerdoti che hanno lottato contro la mafia (che è prevaricazione, prepotenza, sopruso) e sono stati uccisi; e sacerdoti che ancora sono sul campo. Non è detto che un mafioso debba avere per forza, in testa, una coppola: c'è chi usa il cilindro, il borsalino, lo zucchetto, la papalina, la mitria...
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E (don) Alessandro Pasquinelli.
Vedete? Non c'è nessun link per il suo nome: nessuno, o pochi, sanno chi sia, cosa abbia fatto: o cosa abbia sopportato. Ma me ne informa il mio amico Max che mi manda un link per e-mail sulla vicenda di questo ex-sacerdote, sacrificato sull'altare dei più bassi interessi di bottega con l'arma più schifosa e subdola che possa immaginarsi: la calunnia. Che è accusare qualcuno di un reato, sapendolo innocente (art. 368 C.P.). E accusare un (ora ex) sacerdote di pedofilìa, è quanto di più ignominioso possa immaginarsi. Riassumo brevemente la vicenda, dirottandovi poi per l'approfondimento.
Don Alessandro era il parroco di Monsumanno Terme, nel pistoiese, e prese talmente sul serio la propria missione, da ritenere che "essere pastore del proprio gregge" non significasse solo scorrere i grani del rosario o elevare litanìe al cielo. Pensava, assurdo!, che significasse soprattutto cercare di risolvere i problemi dei propri parrocchiani. Mise su una casa-famiglia per bimbi in difficoltà. E andava tanto bene, la casa-famiglia (con il placet del Tribunale dei Minori e della ASL), che poco dopo creò anche una casa di accoglienza per le mamme. Il problema era che la faccenda andava "troppo bene"! Perché, si pensò ai piani alti, non gestirla direttamente, in maniera più manageriale?
E la carità? E la misericordia? Concetti sorpassati...
Ma come fare, se Don Alessandro si portava talmente bene da non trovare il modo di rimuoverlo? Idea geniale! Cuciamogli addosso l'etichetta del pedofìlo! E così è stato. Questo accadeva nel 2002, 6 anni fa. Sei anni di calvario e di calunnie. E di imbrogli e di frodi: anche da parte di un avvocato, cui il sacerdote si era rivolto per la difendersi dall'avviso di garanzia, puntualmente arrivato. Costui gli fece firmare un foglio in bianco ("è per la delega... la solita burocrazia...") e invece lo utilizzò per avanzare richiesta di patteggiamento della pena (casualmente, fortemente voluta dai vertici della curia, ma sempre fermamente respinta da Don Alessandro, che quel processo voleva).
L'intera storia è qui, in una ficcante Lettera Aperta al vescovo di Pescia, scritta da Vania Lucia Gaito che, per inciso, è la giovane psicologa della comunicazione che ha tradotto e sottotitolato il deflagrante servizio della BBC "Sex Crimes and Vatican", sugli orrori e l'omertà che circonda la pedofilìa (quella vera, non quella inventata) nei circoli ecclesiastici, trasmesso lo scorso anno: per chi volesse, qui c'è la prima parte del video e qui la seconda.
Da "La Nazione" apprendo che Don Alessandro (per la cronoca: ha lasciato il sacerdozio, si è sposato ed ha un bambino) ha chiesto la revisione del processo che avrebbe patteggiato...
Speriamo in un po' di giustizia.
Chiudo con un video. Di primo acchitto sembrerebbe entrarci poco, con il post. Ma se avrete la pazienza di guardarlo sino alla fine, troverete molti dei nomi che ho fatto in apertura: sacerdoti che hanno lottato contro la mafia (che è prevaricazione, prepotenza, sopruso) e sono stati uccisi; e sacerdoti che ancora sono sul campo. Non è detto che un mafioso debba avere per forza, in testa, una coppola: c'è chi usa il cilindro, il borsalino, lo zucchetto, la papalina, la mitria...
28 commenti:
BELLISSIMO!!!
Lo sapevo che la cosa ti avrebbe colpito e sono "orgoglioso" che con la mia segnalazione ci hai fatto un post.
Solidarietà ad Alessandro Pasquinelli e maledizioni contro tutti i preti pedofili (quelli veri) e contro la gerarchia della chiesa che predica bene, ma razzola male ;)
Grazie, Max!
Grazie per il complimento, per il link e grazie per avermi permesso di occuparmene.
Da questa cronaca spaventosa, sono venute fuori anche memorie di cronache buone, che fanno sperare.
Questa volta, un abbraccio fortissimo!
c'è perfino chi, per non usare copricapo, si fa trapiantare i capelli!!
Abbraccio e bacio
@Fabio.
Eccolo qui, quello che - non so se volutamente o meno - riesce sempre a sdrammatizzare, a tirarti fuori un sorriso, a cauterizzare un cuore che, a volte, sanguina un po'...
È la sua natura di eterno "guaglione", e gli voglio bene per questo.
Ricambio tutto: abbraccio e bacio.
Chiesa e sesso. Non hanno mai capito niente di questo, ma pontificano e feriscono continuamente. Celebrano la castita' del clero, ma si limitano ad ordinarli dimenticandosi di castrarli ;)
@Joe: ho sempre sostenuto che un grande passo, una vera svolta epocale per la chiesa, sarebbe quella di abolire il celibato dei preti.
Il desiderio sessuale è una necessità dell'essere umano: come il mangiare e il bere.
Se la scienza ha dimostrato che il desiderio vien fuori da un mix chimico di ormoni, di testosterone, di estrogeni e altre sostanze che sono parte noi, come possono pensare di "bloccarlo"?
Ma quello di (Don) Alessandro è un problema diverso: è stato messo alla gogna perché era un prete diverso. Come Don Ciotti e gli altri.
Perché era umano, forse troppo laico...
La chiesa lo ha perso, perché ha rinunciato ai voti: ma lo hanno perso anche i bimbi e le mamme della casa-famiglia, cui aveva dato amore (puro) e asilo (disinteressato).
Ti abbraccio.
A tal proposito, mi permetto di segnalare la storia di Don Zeno e della sua creatura Nomadelfia, a cui rai 1 ha appena dedicato una fiction...
E' proprio vero, quando le cose vanno bene, entrano in gioco i vertici e mandano tutto a donnine di facili costumi!
@Max: che bella iniziativa!
Non sapevo nulla di Don Zeno e di Nomadelfia. Mi rincuora.
Significa che i preti "diversi" sono (e sono stati) più di quanti ne conosciamo...
@ bastian cuntrari:
Fortunatamente ce ne sono... Quello che volevo segnalare con i due link è la bella iniziativa di Don Zeno. Però non appena la chiesa si è accorta della buona riuscita di questa inizativa, ha fatto di tutto per mettergli i bastoni tra le ruote.
P.S.: Da notare che scrivo chiesa appositamente con la lettera minuscola!
@Max: sì, sì. Anch'io l'ho intesa in quel senso!
Non mi ricordo se ho usato la parola "chiesa":
Ma so per certo che "curia" e "vescovo" hanno l'iniziale minuscola...
Come ci capiamo, eh? amico mio!
Drambuie per l'occasione...
Bleek, caro!
Col whisky non ti seguo: ma se vogliamo andare sul pesante... una grappa croata DOC?
E poi cantiamo "La mula de Parenzo", brindando alla salute di (Don) Alessandro!
Ti abbraccio.
"Ma quello di (Don) Alessandro è un problema diverso: è stato messo alla gogna perché era un prete diverso. Come Don Ciotti e gli altri. Perché era umano, forse troppo laico..." Condivido pienamente.
Sul tema della sessualita',oltre a quello che hai detto, aggiungo che un mio amico urologo mi ha spiegato che fisiologicamente non si puo' sopprimere la sessualita' dell'uomo. La macchina sessuale dell'uomo e' in costante produzione ed il prodotto finito deve essere eliminato che tu voglia o no, altrimenti subentrano problemi specie in eta' piu' avanzata. Quindi l'ipocrisia della chiesa (con la c minuscola) in questo campo e' infinita.
Joe, vedi che bello?
Anche il tuo urologo, che nemmeno lo sa, mi ha dato una informazione che non conoscevo!
Amo il blog per questo: mia nonna direbbe che "la vecchia non voleva morire perché ogni giorno ne imparava una nuova"!
Grazie!
Ma sai che mi sono appena accorto che il mio commento era riguardo al post precedente?
...sorry...
neanche io sparo su ogni collarino
la storia che ti ha raccontato il tuo amico è tremenda
marina
Bleek, ma va bene lo stesso!
Anzi, meglio!
Io ho già brindato a De Magistris
e mi sono pure mezza inciuccata...
Ti pare che potrei rifiutare un cicchetto per brindare a (Don) Alessandro, auspicando che la sua vicenda si concluda con un successone?
Prosit!
@Marina: non avevo dubbi sul fatto che non fossi un "cecchino" che spara alla cieca.
E la cosa più terribile di questa storia è che se ne sa poco, e ancora meno se ne parla...
Ti abbraccio.
quelle che sorprende nella Chiesa è il fatto che ricomprenda persone ottime e persone pessime. Quasi che dalla lettura degli stessi testi, sia inevitabile arrivare a conclusioni diametralmente opposte. D'altra parte la vera chiesa è nelle favelas di Rio, o in angoli ancora più remoti, e da così lontano, è difficile che possa far sentire la sua voce...
un abbraccio e un buon fine settimana
@Ric: la tua osservazione (sui testi con conclusioni diametralmente opposte) mi ha fatto riflettere. E sai a cosa ho pensato, immediatamente, di getto? Anche i magistrati leggono lo stesso "testo": e tra loro abbiamo Falcone, Borsellino, De Magistris...
Ma ci sono stati anche i vari Corrado Carnevale, Renato Squillante e, purtroppo, tanti altri... Che sia colpa dei "testi" e non delle persone?
Possibile che, non so in qual modo, i testi stessi "insegnino" a fare del male?
C'è forse un modo per leggerli al contrario?
Confusa, ti abbraccio...
In data 5 giugno 2008, il sito di informazione svizzera swissinfo.ch riporta la notizia secondo la quale la Conferenza dei vescovi svizzeri (CVS), decide di non modificare la sostanza delle direttive in materia e che pertanto la Chiesa cattolica, anche in futuro, si rivolgerà alla giustizia solo “se non ci sono altri mezzi per combattere il rischio di recidiva”.
La Conferenza dei vescovi – viene precisato – ritiene che un obbligo di denuncia non sia compatibile con la protezione della vittima.
Purtroppo dopo il documentario mandato in onda dalla BBC sugli scandali dei preti e della pedofilia e il documento di Ratzinger che rinnova il divieto a testimoniare in tribunali civili (pena la scomunica) per reati di abusi sessuali che avessero coinvolto religiosi, dobbiamo prendere atto, che a nulla sono valse le parole di condanna di Giovanni Paolo II, indirizzate oltre che nei confronti di chi commette atti di pedofilia, anche nei riguardi di quei religiosi che continuano a coprire i misfatti che coinvolgono uomini di chiesa.
Se (Don) Alessandro, dovesse essere innocente - come io penso - mi auguro che venga fatta chiarezza e che una volta per tutte si scoprano certi "altarini" che poco hanno a che federe con la fede.
Un abbraccio
@Riccardo "quelle che sorprende nella Chiesa è il fatto che ricomprenda persone ottime e persone pessime."
Il potere temporale ha distrutto la chiesa ufficiale da molti secoli. Questo potentato interpreta i vangeli principalmente come autorizzazione al potere. La spiritualita' per questi esseri o non esiste o poco interessa.
Quello che non comprendo e' come siano soppravvissuti per venti secoli con un comportamento cosi' inaccettabile.
@Gian J.: questa del divieto mi suona proprio nuova!
E poi, con quella motivazione ("non compatibile con la protezione della vittima"!).
Dunque, a un innocente (tra tanti colpevoli...),
non resta che la gogna.
Spaventoso.
@Joe & Ric: che bello!
State comodi sul mio divano?
Questo incontro tra amici "da me", e poi di sabato sera, è magico.
Buona chiacchierata!
Vi abbraccio (e vado a farvi un caffè...)
@bastian cuntrari
La notizia è pubblicata al seguente indirizzo:
http://www.swissinfo.ch/ita/ricerca/Result.html?siteSect=882&ty=nd&sid=9179607
Tanto per fare un pò di chiarezza, un caso di molestie sessuali in danno di un seminarista, si verificò anche ad Agrigento. Quando il giovane vinse la causa, l'arcivescovo minacciò una probabile richiesta di risarcimento del danno che aveva subito la Chiesa. Danno d'immagine... La vicenda ebbe risalto nazionale - se non ricordo male da Santoro - e il vescovo retrocedette dall'intentare l'azione legale. La presunta tutela della vittima, sarebbe quella di non rendere di pubblico dominio in un'azione giudiziaria, fatti che riguardano un minore. Ma se una teoria del genere, dovesse trovare accoglimento, c'è da chiedersi: come la mettiamo con le denunce fatte dai religiosi contro i siti pedopornografici? In quel caso, non ci sono minori da tutelare?
Sono deluso da simili affermazioni.
Un abbraccio
Avevo già letto la triste e vergognosa storia sul sito della Gaito... complimenti, ottimo post...
E, anche da parte mia, massima solidarietà per Pasquinelli.
Ciao Alfa e benvenuto nella combriccola dei rompiballe!
Grazie per il commento e i complimenti: che ti faccio anch'io per il sottotitolo (la citazione...) del tuo blog! Irresistibile e vero!
Andate a guardare, curiosoni!!!
Un abbraccio.
Eheh, grazie per il complimento per la citazione... ma io l'ho solo scelta, il merito vero è di Nada :)
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