Per ragioni che non sto a dire, in questi giorni mi sono dovuta interrogare sulla nascita delle amicizie (e di proposito non metto la parola tra virgolette) tra blogger. È possibile provare trasporto per una persona della quale leggi solo post e che non hai mai visto, né fisicamente conosciuto? Un commento lasciato da un blogger che mi spinge spesso a riflettere diceva: "...credo che i rapporti puramente virtuali abbiano dei limiti al di là dei quali non si riesce mai ad andare...". Mi chiedo perché.
Forse perché non abbiamo mai guardato in viso la persona con la quale ci si trova a scambiare opinioni e sensazioni, e con la quale ci si confessa, a volte affidando alla tastiera segreti mai condivisi, ad esempio, con un familiare? Non credo possa essere per questo: i non vedenti ben sanno amare. O perché è lontana?
Perché non si esce la sera per andare al cinema o a mangiare una pizza?
I miei amici "tangibili" li posso contare sulle dita di una mano. E qualche dito mi avanza pure. Ho mio marito che - oltre ad essere il compagno della vita - è anche un mio grande amico. E ho la mia altra metà, il mio Yang: non ci vediamo e sentiamo da almeno un anno, ma so perfettamente che - al prossimo incontro - parleremo come se ci fossimo lasciati un'ora prima. Poi ho quelli "virtuali". Quelli dei quali leggo ricordi, emozioni, gioie e dolori. E ai quali rispondo, partecipando - come posso e come "sento" - al loro "sentire". Che differenza esiste tra questa sorta di dialogo digitato sulla tastiera e quello modulato a voce?
Non sono suficientemente colta per citare amicizie (non amori) epistolari passate alla storia: qualcuno riempirà, spero, questa mia lacuna, perché a me viene in mente solo quella tra Sénac e Albert Camus. Forse che i post non possono essere paragonati ad uno scambio di lettere del terzo millennio? Chi avrebbe da ridire se considerassi amico/amica - nel vero senso della parola - qualcuno con cui intrattengo un fitto carteggio? Nessuno, credo. E chi metterebbe in dubbio che lettere inviate per posta possano far nascere un sentimento di amicizia? Credo ancora nessuno. Perché, dunque, sembra così anomalo che il web possa essere la fucina in cui anche i sentimenti possono essere forgiati e prendere forma?
Probabilmente sono infantile: e se così fosse, mi tengo stretta la mia sindrome da Peter Pan. O forse sono solo stupida. Ma, anche in questo caso, sono felice così.
"Il cuore ha le sue prigioni che l'intelligenza non apre". (Marcel Jouhandeau)
Forse perché non abbiamo mai guardato in viso la persona con la quale ci si trova a scambiare opinioni e sensazioni, e con la quale ci si confessa, a volte affidando alla tastiera segreti mai condivisi, ad esempio, con un familiare? Non credo possa essere per questo: i non vedenti ben sanno amare. O perché è lontana?
Perché non si esce la sera per andare al cinema o a mangiare una pizza?
I miei amici "tangibili" li posso contare sulle dita di una mano. E qualche dito mi avanza pure. Ho mio marito che - oltre ad essere il compagno della vita - è anche un mio grande amico. E ho la mia altra metà, il mio Yang: non ci vediamo e sentiamo da almeno un anno, ma so perfettamente che - al prossimo incontro - parleremo come se ci fossimo lasciati un'ora prima. Poi ho quelli "virtuali". Quelli dei quali leggo ricordi, emozioni, gioie e dolori. E ai quali rispondo, partecipando - come posso e come "sento" - al loro "sentire". Che differenza esiste tra questa sorta di dialogo digitato sulla tastiera e quello modulato a voce?
Non sono suficientemente colta per citare amicizie (non amori) epistolari passate alla storia: qualcuno riempirà, spero, questa mia lacuna, perché a me viene in mente solo quella tra Sénac e Albert Camus. Forse che i post non possono essere paragonati ad uno scambio di lettere del terzo millennio? Chi avrebbe da ridire se considerassi amico/amica - nel vero senso della parola - qualcuno con cui intrattengo un fitto carteggio? Nessuno, credo. E chi metterebbe in dubbio che lettere inviate per posta possano far nascere un sentimento di amicizia? Credo ancora nessuno. Perché, dunque, sembra così anomalo che il web possa essere la fucina in cui anche i sentimenti possono essere forgiati e prendere forma?
Probabilmente sono infantile: e se così fosse, mi tengo stretta la mia sindrome da Peter Pan. O forse sono solo stupida. Ma, anche in questo caso, sono felice così.
"Il cuore ha le sue prigioni che l'intelligenza non apre". (Marcel Jouhandeau)
58 commenti:
E cara Bastian, hai centrato in pieno il nucleo di una questione che mi sono posta anch'io ma su cui non ho dubbi riguardo alla risposta: le amicizie virtuali possono tramutarsi in amicizie vere.
Un altro esempio illustre di amicizia vera epistolare? James Joyce e Italo Svevo. I due si scrissero una tonnellata di lettere... in triestino! Joyce convinse Svevo a pubblicare la sua Coscienza di Zeno che altrimenti sarebbe rimasta per sempre in un cassetto. Certo i due si conobbero anche di persona, Joyce visse per un po' di tempo a Trieste. Ma allora non c'erano i low cost e vedersi di persona era estremamente difficile.
Le nostre affinità e la nostra "relazione" cyberepistolare certamente non preclude la possibilità di una bottiglia di vino (vero) condivisa in futuro. Che ovviamente mi farebbe un immenso piacere. Nel frattempo, ci sono le parole scritte. Importantissime.
Un abbraccio
Cara Bastian Cuntrari,accolgo volentieri questo invito alla riflessione.Personalmente credo sia una questione di persone,nel senso che alcuni riescono a stabilire amicizie nonostante tutto ed alcuni no.Una cosa che confesso di soffrire molto è il fatto di non poter verificare immediatamente le reazioni ad una mia frase o proposta:qui le risposte si ha tutto il tempo per confezionarle ed impacchettarle, senza che nessuno possa guardarti in faccia mentre lo fai.Poi mi manca il contatto fisico,il braccio intorno al collo,il calore che scaturisce solo da una presenza reale.Devo dire che però ho stabilito dei rapporti soddisfacenti con parecchie persone:il vantaggio indiscutibile è che loro non ti svegliano alle tre di notte dicendoti che sono a sessanta km da casa e la macchina non parte.
Si chiamano affinità elettive e credo che "innamorarsi' della testa di un'altra persona sia assoutamente possibile se si é sensibili. Credo che il desiderare di conoscerla per avere un'amicizia che non sia solo virtuale data la stima e l'affinità caratteriale che può esserci tra i due soggetti blogger, sia assolutamente logico.
Ecco carissima, con il contenuto di questo tuo post che ho assaporato parola per parola mi hai fatto un regalo grandissimo proprio oggi che il mio blog compie un anno. Tu sei stata tra i primissimi a lasciare un commento.
Se me lo permetti il mio pensiero sui blogger amici è perfettamente uguale al tuo.
Ma che diamine! Sai che il mio sentimento è incondizionato... Non farti mai più domande del genere eh! ;-)
Mi pare di conoscerti cosi' bene dai tuoi articoli che ti visualizzo persino fisicamente. Non importa che non ci incontreremo mai, come pure non incontrero' mai gli altri Bloggers che frequento in Internet. Quello che conta e' lo scambio e il confronto delle idee con persone che hanno una mente inquisitiva.
E poi tu sei molto spunky e questa e' una qualita' che da' molta vita ai dibattiti.
XXX
con l'aria che tira io sto nettamente preferendo le affinità elettive Goethiane alle amicizie reali... ma sono misantropo, ergo ci sta!
Io credo che col passare del tempo a furia di leggersi si impara anche a conoscersi e quindi a condividere. Qualcosa di molto simile all'amicizia, a cui manca davvero solo la bottiglia di vino evocata da Martina.
P.S.
Il riferimento ai ciechi lo faccio spesso anch'io :)
Vabbè, tutto sto post per farci capire che ti sei innamorata di Gappe leggendolo? ;)
Ci si conosce anche leggendosi, o scrivendosi in privato, magari perchè ci sono cose che non diremmo mai coram populo.
manca il contatto fisico, questo è vero, ma nessuno vieta che ciò possa anche accadere.
Io ho incontrato persone alle quali mi sono sinceramente affezionata, Bastian: e una di queste sei tu.
Risento ancora del rimbrotto di qualche giorno fa, ma ti prego di tener presente che non avrei mai potuto considerare te e gli altri sono come corollario a "isso".
Infatti sono andata oltre: a fatica, ma sto continuando a provarci.
Mi sono espressa molto male perchè Ma sono legata a questo mondo che, in definitiva, è solo parallelo a quello che viviamo ogni giorno.
Ti abbraccio, gemella offesa.
* Mi sono espressa male perchè arrabbiata, delusa, amareggiata, ma etc...
Detesto che i commenti si autofagocitino.
Io la penso come te: il mezzo non conta, solo la sincerità e l'apertura contano
auguri, marina
Tesoroooooooooooooo BUON NATALE AMICA MIA!!!!! un abbraccio stritoloso! ^________^
Credo che l'amicizia sia un dono per l'anima. Anche io ho pochissimi amici e applico una selezione durissima sulle persone che conosco perché sono stanca e non mi va di ricominciare da capo, proprio come capita in amore. Eppure in questi ultimi anni, nel mondo del patchwork, ho trovato due vere amiche che mi riempiono di gioia e calore. Fin qui, dirai tu, niente di strano, fortuna, ma le vedi, le frequenti, hai modo di calibrare. Giusto. Anche nel mondo dei blog ho trovato persone meravigliose, che sono sicura siano proprio come appaiono. Ma io un amico l'ho trovato, nel senso più puro della parola, un'anima speculare, una di quelle che riconosci allo sbattere delle ali, l'altra parte di te, quella nascosta che non metteresti mai sulla punta della lingua. E non ci accomuna certo l'età. Quindi rispondo "sì, ci credo".
Un abbraccio, cara.
A volte, uno sguardo è fondamentale. Ma ciò non vuol certo dire che non possa nascere qualcosa di serio e valido. leggendo le opinioni che ognuno di noi esprime.
Un abbraccio.
Tralasciando le "esternazioni" del Russo, ormai paragonabili a quelle di Kossiga, cerco di esprimere un pensiero compiuto.
Da quando sono entrato in questo mondo ho conosciuto molte persone. uso la parola conosciuto a ragion veduta. Molti di voi sanno cose che persone più vicine fisicamente non sanno o non hanno mai capito. E non si tratta solo di consonanza politca, ma rapporto umano e di amicizia vera, non, quindi, amicale. Con te mi sono scontrato più volte ma non posso fare a meno di considerarti una amica, al pari del Russo, Loris, Schiavi e altri. Tra l'altro molti li ho conosciuti di persona, e, finora, non sono rimasto deluso.
nella rigidità che si acquisisce crescendo nel selezionare nuove amicizie, questo mezzo ci fornisce delle opportunità in più. Ci si incontra e ci scontra senza il condizionamento "fisico", si supera la questione simpatia-antipatia e si va al sodo. Quando poi ci si conosce sembra di conoscersi da più tempo di quello reale.
Tante parole inutili per dire, banalmente, che l'amicizia non ha ostacoli.
Buon Natale, Bastian.
:*
Auguroni...sì, lo so bene di essere in terribile ritardo, ma mi hanno staccato la connessione...
Spero quindi che tu li voglia comunque accettare, diciamo che devi... :-D
Auguri di buone feste Bastian!!!!
Buone feste Bastian.
Sai l'altro giorno facevo delle considerazioni sulle quale scriverò un post. su come siete gentili e cari voi blogger nei miei confronti che le persone con cui passo diverse ore della giornata. False opportuniste e ti racconto questa l'ultimo giorno di lavoro non ho sentito neanche un Buon Natale o Auguri uscire dalle loro bocche. Che tristezza. Mi dispiace che non riesco a essere presente sul blog come vorrei ma quel poco che riesco a vedere mi scalda il cuore. Un abbraccio cara Bastian e un sereno augurio a te e ai tuoi cari.
Sisifo
Ciao Bastian, io anche sta volta sono d'accordo con te. Anzi ti dirò nello scrivere sul blog c'è anche una certa pulizia, non ci sono toni di voce da interpretare o facce che possono aiutare a capire. Il pensiero che viene scritto è li nudo e crudo, e chi è sulla tua stessa lunghezza d'onda lo percepisce. Quindi ciao amica, a presto.
Che fine hai fatto?
Auguri di un buon 2010.
Buon 2010 Bastian, comunque vada.
Ti offro una coppa di prosecco:
buon Anno, Bastian.
Felice anno nuovo nella tua nuova dimora!
XXX
Buon Anno Bastian ^___^
Buon anno cara .)
Ho visto tracce della tua esistenza, non sei un mito ma sei reale.
Ti stiamo aspettando....
Troppo bello per essere vero.Per una volta che qualcuno dice che scrivo cose argute,ecco che se ne scappa.A ripijate!(Spero si scriva così)
Mi manchi, oggi una giornata no cercavo i tuoi scritti per uscire dal mio malumore. Ma non ci sei.
Spero che per te sia tutto Ok.
Ti abbraccio in attesa Sisifo
Bastian, cara, battici un colpo! Guarda che mi preoccupo... ;)
bastian, where are youuuuuuuu?????
Bastian ciao. È tanto che non ci si sente e avevo voglia di passar a farti un saluto. ciao :)
PER TUTTI.
Va be'... che sono un po' stronza già lo sapevate...
Era da un po' che volevo rispondere ai commenti, ma mi sono fatta catturare dalla sollecitudine e dall'abbraccio caldo degli amici che - alternativamente - mi domandavano che fine avessi fatto e se tutto fosse OK. E ho fatto la "preziosa". Ma quale miglior risposta all'amletico dubbio che ha ispirato il post? Sì, l'amicizia "virtuale" esiste: e tutti voi ne siete la prova provata. Vi adoro e vi abbraccio, tutti, indistintamente. Russo compreso.
E ho detto tutto...
@Martina, lo "sentivo" che saremmo state sulla stessa lunghezza d'onda! Rilevo, nel secondo commento, l'apparizione del cognome familiare: il primo passo verso il grande ritorno?
Ti abbraccio, cara.
@Lanza, mi fa piacere che ti sia riconosciuto nella citazione...
Anch'io sono molto "pomiciona" nei rapporti personali: nel senso che anche a me piace abbracciare, sbaciucchiare, toccare gli amici quando mi sono fisicamente vicini. Ma - pomiciata a parte - trovo estremamente soddisfacente anche questo rapporto, meno "fisico", ma - forse - più intenso.
Un abbraccio.
@Daniele, non sono d'accordo. Io non ho il desiderio di conoscere "personalmente" i blogger che reputo amici: sono più che soddisfatta delle frequentazioni virtuali.
Buon fine settimana, caro.
@Monty, a te quasi quasi non rispondevo... tanto, noi ci siamo coccolati anche "in separata sede"!!!
E falli pensar male, 'sti sporcaccioni!
Ti abbraccio forte.
@Franco, mai dubitato dei tuoi sentimenti: la nostra è più di una friendship strictu sensu.
Come la definiscono i rotocalchi rosa? "Tenera amicizia"... E, a buon intenditor...
I love you.
@Joe, anch'io ti "vedo"! E anche se mi hai già detto che non hai camicioni a scacchi, non tagli la legna con l'ascia e non sai ballare.... be'... io continuo a vederti così!!!
XXX
@Fabio R., noi due - poi - abbiamo la videodipendenza da FOX Crime che ci unisce! Più "amici" di così...
Ti abbraccio, prof.
@Rouge, ma io - virtualmente - ho anche brindato con voi per il nuovo anno!!! Non mi dire che non te ne sei accorto: ero così sbronza che ti sono caduta addosso!
Un bacione.
@Russo!!! Sei er peggio! Ma intanto stai qui, Siòr Todaro Brontolòn...
Un abbraccio.
@Enne, tutto chiarito: e poi, non è da tutti rimediare un post dedicato!
Un bacio, gemellina casinista.
@Marina, convengo. Le vie possono essere le più diverse: quel che conta è il punto d'arrivo.
Ti abbraccio, cara.
@Annare', bella de' casa! Poche parole, ma l'abbraccio STRITOLOSO me lo sento ancora nelle ossicine!
Un bacione.
@Luz, hai ragione: io ho un "amico" tra i bloggers con cui intrattengo un feeling del tutto particolare. E davvero, non siamo coetanei. Ma abbiamo entrambi "teste" da dodicenni un po' scemi... e lo conosci anche tu.
Ti abbraccio.
@SoL, torna il discorso del cieco. Senza sguardi, niente amicizia? Trovo più vero quello che hai detto dopo: in fondo, quello che scriviamo dovrebbe essere quello che sentiamo, pensiamo e siamo. E l'amicizia si fonda su questo.
Un bacione.
@Gap, Russo a parte (e a parte le mie posizioni politiche non proprio in linea con le tue), volevo proprio vedere che non mi mettevi tra l'amichetti tua!!!
Ti abbraccia la tua bi-Quaglia...
@Vincenzo in ritardo!! Mai quanto me! Ma i tuoi auguri li considero "a lunga conservazione", e dunque sono ancora buonissimi!
Grazie di cuore.
@Sisifo caro, allora questo discorso sull'amicizia tra bloggers è caduto proprio a fagiolo! Niente auguri dai colleghi sul posto di lavoro? E chissenefrega!
C'ho er blogghe...
Un bacione.
@Ormoled, è vero: lo scrivere riduce all'essenziale il sentire più profondo. Ed è più difficile camuffarlo dietro le tante parole (spesso inutili) con le quali, dal vivo, nascondiamo il nostro vero "io".
A presto, amico mio.
@Pape Satan, in ritardissimo, ma buon anno anche a te, caro! E vale almeno sino a pasqua!
Un abbraccio.
@Laicista, come diceva il povero Patrick Swayze in "Ghost", idem....
Un bacione.
Bastian, andando al tuo hotlink mi viene in mente quanto impegno ci mettevi nei tuoi posts prima di metterti a giocare con gli immobili.
Lo affitterai ancora il salotto con la stupenda vista sul mare ora che ti trasferisci in un altro comune? ;-)
XXX
@Joe, il tuo posto è sempre lì e nessuno può fregartelo, mio caro...
Quanto ai post, sto reingranando un po' alla volta: sei pronto allo scontro??
XXX
Certamente, ma piu' che scontro lo definirei scambio costruttivo di idee....
XXX
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