A volte le cose non vanno come avevi previsto sarebbero andate: si fanno programmi, anche di poco conto, e poi accade qualcosa, e tutto cambia... Stasera, amici a cena. Menu a base di crostini, calzoni e bruschette. Il tutto fatto in casa da mio marito. Io batto la fiacca. Ma mi frega, il dannato: "Fai le pizzottelle fritte! Sai, quelle col sugo e il parmigiano sopra!" Che palle! Non mi va... Ma l'impasto lo fa lui... va be'... e non sto facendo una sega a casa, da un po' di giorni a questa parte... Ma c'è tempo: vediamo cosa mi segnala oggi il Reader. Scorro la lista delle iscrizioni e qualcosa mi mette in allarme: quattro post da Lei, l'amica conosciuta da poco, ma che mi pare di conoscere da sempre. Impossibile! La sua cadenza è, al massimo, giornaliera! E neanche sempre... Sbircio l'ora di pubblicazione: le 0:45. Cazzo! Allora clicco per leggere...
No! Se n'è andata! Leggo i 4 post della notte grazie all'anteprima del Reader: non sono post. Sono poesie, sono grida di un'anima ferita, lacerata, torturata. Che fa ironia, e autoironia, col groppo in gola e solo voglia di piangere: "... finalmente so come funziona la faccenda delle misure dei reggiseni: io ho una 4. C..."; "...ho bevuto un po’ (un bel po’) di bicchieri di pinot grigio... presa da blanda euforia (è oramai notorio il fatto che io regga l’alcool come un alpino, alla faccia della leganord), ho inviato un messaggio ad un uomo. Un messaggio d’amore, mancato e ferito...". Sull'ultimo post, l'annuncio: "...domani domani mi faccio un regalo. Mando il cervello in vacanza. Mi metto in stand by".
E allora comincio a leggere dall'anteprima del reader, tutti i post che sono in memoria: li ho dal 13 settembre.
Sigarette e caffè, mi avventuro tra le pagine del suo diario: perché il suo blog è veramente un diario. Personale e intimo, per quanto offerto alla condivisione di altri. Mi sento una guardona, un'intrusa. Lei ha chiuso il blog e io sfoglio quelle pagine che Lei ha sigillate: sono indiscreta. Ma non riesco a smettere. E mi stupisco come, procedendo nella lettura, io riesca a conoscerla: a sapere di Lei e delle sue vicissitudini. A vederla: ha pubblicato una sua foto ed è bellissima. Non è una ragazzina: come molti di noi ha superato i 50 anni: bocca sensuale, viso espressivo, occhi grandi e distanti, uno sguardo intenso. Di primo acchitto mi ha ricordato Susan Sarandon... un tipo così... Ha un divorzio devastante alle spalle, dall'Uomo delle Begonie (?) che si è risposato (lo odio, scusami... è uno stronzo! di quelli che "... però potremmo restare amici...") e un figlio adolescente (?) con sé che, credo, non possa comunque riempire i giorni e le notti di una donna come Lei. Ho una cartella di .mp3 che ho battezzato "Morale sotto i piedi": ci sono quelle canzoni che, quando ho il pianto in gola e non so neanche il perché (càpita, a volte...) hanno una sorta d'effetto liberatorio. Mi fanno fare una bella piangiàta, di quelle vere, con i lacrimoni che rigano le guance, e va un po' meglio. E questa c'è:
E allora questo glielo dedico.
No! Se n'è andata! Leggo i 4 post della notte grazie all'anteprima del Reader: non sono post. Sono poesie, sono grida di un'anima ferita, lacerata, torturata. Che fa ironia, e autoironia, col groppo in gola e solo voglia di piangere: "... finalmente so come funziona la faccenda delle misure dei reggiseni: io ho una 4. C..."; "...ho bevuto un po’ (un bel po’) di bicchieri di pinot grigio... presa da blanda euforia (è oramai notorio il fatto che io regga l’alcool come un alpino, alla faccia della leganord), ho inviato un messaggio ad un uomo. Un messaggio d’amore, mancato e ferito...". Sull'ultimo post, l'annuncio: "...domani domani mi faccio un regalo. Mando il cervello in vacanza. Mi metto in stand by".
E allora comincio a leggere dall'anteprima del reader, tutti i post che sono in memoria: li ho dal 13 settembre.
Sigarette e caffè, mi avventuro tra le pagine del suo diario: perché il suo blog è veramente un diario. Personale e intimo, per quanto offerto alla condivisione di altri. Mi sento una guardona, un'intrusa. Lei ha chiuso il blog e io sfoglio quelle pagine che Lei ha sigillate: sono indiscreta. Ma non riesco a smettere. E mi stupisco come, procedendo nella lettura, io riesca a conoscerla: a sapere di Lei e delle sue vicissitudini. A vederla: ha pubblicato una sua foto ed è bellissima. Non è una ragazzina: come molti di noi ha superato i 50 anni: bocca sensuale, viso espressivo, occhi grandi e distanti, uno sguardo intenso. Di primo acchitto mi ha ricordato Susan Sarandon... un tipo così... Ha un divorzio devastante alle spalle, dall'Uomo delle Begonie (?) che si è risposato (lo odio, scusami... è uno stronzo! di quelli che "... però potremmo restare amici...") e un figlio adolescente (?) con sé che, credo, non possa comunque riempire i giorni e le notti di una donna come Lei. Ho una cartella di .mp3 che ho battezzato "Morale sotto i piedi": ci sono quelle canzoni che, quando ho il pianto in gola e non so neanche il perché (càpita, a volte...) hanno una sorta d'effetto liberatorio. Mi fanno fare una bella piangiàta, di quelle vere, con i lacrimoni che rigano le guance, e va un po' meglio. E questa c'è:
Perdere l'amore / quando si fa sera
Quando tra i capelli / un po' d'argento li colora
Quando tra i capelli / un po' d'argento li colora
La scoperta del mondo dei bloggers la fa sentire meno sola, o forse è solo una speranza. Passa da Blogspot a WordPress, il 13 settembre; il 5 ottobre pensa di traslocare ancora. WordPress non le piace: è una piattaforma statalista e i template fanno vomitare... Ha deciso: si rivoluziona! "Provo ad inventarmi una nuova vita... la ferita fa male, brucia a contatto con l’aria e con l’acqua. La ferita fa male e il cuore è un piccolo blocco di granito... provo ad inventarmi una nuova vita... come quando nacqui... ho deciso che ritorno ad essere una donna con la gonna... gonna, dunque, e décolleté... e così mi son rimessa a studiare da femmina..." (12 ottobre). Scorro le pagine del suo dolore e con sorpresa trovo un altro punto d'incontro: le piace la serie TV Cold Case. E le piacciono i soundtracks cche accompagnano i telefilm: easy listenig anni '80.
E allora questo glielo dedico.
Stiamo navigando, stiamo navigando
di nuovo a casa attraverso il mare.
Stiamo navigando acque burrascose
Per essere vicino a te, per essere liberi.
di nuovo a casa attraverso il mare.
Stiamo navigando acque burrascose
Per essere vicino a te, per essere liberi.
Stiamo navigando, cara. Per quanto burrascose possano essere le acque, torna a navigare con noi: ti saremo vicini. E magari, forse, sarai libera. Ti abbraccio forte.
28 commenti:
Cara,
è un post che lascia anche in chi ti legge il tuo stesso senso di inquietudine. Spero che ti legga ancora e che capisca, anche, spero, con i nostri messaggi di tornare a farsi viva.
Non riesco a capire, tra i tuoi molto umani commenti, la tua concentrazione sulla sua bellezza fisica. Mi ricordo le parole di una mia cugina, tanto tempo fa, durante una nostra visita al cimitero di Torino. Ammirava la fotografia di un biondo aviatore (in divisa) ucciso in guerra. Mi disse:" Addolora molto vedere questi ragazzi morti cosi' giovani in questa tragedia, ma quando poi sono cosi' belli e in divisa ti addolori ancora di piu". Questo commento non l'ho mai capito....
La tua confessione sul fatto che a volte piangi la capisco invece molto e devo dire che pure ti invidio. A noi uomini non e' concesso questo sollievo e credo che, come conseguenza, molti di noi finiscono per nascondersi dietro a un paravento di durezza e insensibilita'. Ci viene imposto di essere macho negandoci questo outlet psicologicamente essenziale.
XXX
Cara Bastinan,
la tua nuova amica è una mia "vecchia" amicizia, è circa un anno e mezzo che la conosco.
Come avrai avuto modo di verificare è una persona dalle grandi qualità umane, purtroppo ha le sue difficoltà, ma sono certo che saprà superarle molto bene.
Ciao
Beh...
Mi sento parecchio in colpa.
Al punto che sento che dovrei sparire davvero.
Chi mi conosce da qualche anno, come IL o Bleek, sanno che ho, per mia somma disgrazia, uno spirito inquieto. Da sempre. E non c'è psicoterapia che sia servita.
Forse bisogna solo accettarsi, cara Bastan Cuntrari.
Devo fare alcune necessarie rettifiche:
1- Begoniaman è un amico con cui, in passato, ho avuto solo un flirt.
2- Il mio ex marito cerco di nominarlo il meno possibile, o mi piomba nel blog e lascia commenti stupidi.
3- In effetti vivo con mio figlio, detto "l'unno", che ha 16 anni.
4- Non sono bella. :) però la faccenda della Sarandon me l'hanno già detta, ergo sono molto onorata.
Grazie davvero, Bastian.
Scusa, un bacio e a presto.
Ok, ho scritto anche male.
ciao bastian.....questa volta ti lascio solo una BUONA DOMENICA
ciaoooooooo
CESSATO ALLARME!
LA DESAPARECIDA HA SEMPLICEMENTE TRASLOCATO UN'ALTRA VOLTA: LA LEGGETE QUI SOTTO CON IL NUOVO NICK "LA BISLACCA". NOMEN OMEN...
DA DEFCON 2 TORNIAMO AD UN SERENO DEFCON 5.
@Gap, sono imbarazzatissima...
Ho scatenato una tempesta in un bicchier d'acqua:
mi sono impicciata di affari non miei e - in un certo qual modo - ho costretto La Bislacca a venire allo scoperto per tranquillizzarci, privandola della "verginità" del suo nuovo IO.
E magari non ne aveva nessuna voglia, da blogghicida quale è (la difinizione è sua). Ho sbagliato, vero?
Debbo leggere meno thriller, e vedere meno FoxCrime...
Un bacione e buona domenica.
P.S.: per soprammercato, le pizzottelle sono risultate una vera cagata... mi toccherà riprovare...
@Joe, caro, interessante considerazione quella sulla "bellezza fisica"...
È vero: è un pensiero "importante", per me, e provo a spiegarmi, ma attento! entri in un mondo tutto femminile!
Immodestamente ammetto che ero quella che si definiva una "bella ragazza": non bellissima, ma più di "carina". L'età, necessariamente, lascia tracce e nonostante io mi senta ancora quella "bella ragazza", non mi vedo più come tale. Per chi ha parecchio pianto, ma anche parecchio riso (e fortunatamente ho un marito che "ho sposato per allegria", per cui rido ancora molto) i segni del tempo sono più marcati: agli angoli della bocca, ai lati del naso e degli occhi...
Il viso cede, e a volte stenti a riconoscerti: ieri, leggendo i post dell'ex desaparecida, mi sono ritrovata molto in lei. In uno - per uscire dal loop - si chiede sia meglio un pellegrinaggio a Medjugorje o un bel lifting: ma il lifting, naturalmente! Che lo confesso, è nei miei progetti. Scandalizzato? Credo di sì. Fautrice dell'apparire e non dell'essere? Sì, ma per me stessa, non per gli altri.
Non vivo serenamente il trascorrere degli anni, Joe.
Non lo vivo serenamente per le stimmate che mi impone:
e, se posso metterci una pezza, che male c'è?
Il pianto e gli uomini: hai ragione, siete penalizzati. "Fragilità, il tuo nome è donna", recitava Shakespeare: e lo stereotipo della donna fragile, con il fazzoletto in mano e gli occhi lucidi, è tutt'ora accettabile. Ma non l'uomo: che dev'essere macho, come dici tu, ad ogni costo. E poi accade che il motore s'ingrippa, perché la valvola di sfogo è stata ostruita. Per mera convenzione.
XXX
@Il Laicista: sì, l'ho conosciuta da te. Ed è veramente una donna eccezionale. Ora sono tranquillazzata ma - lo ammetto - ieri ho avuto un po' di paura...
Ripeto: vedo troppi Senza traccia e Cold case.
Ti abbraccio.
@La Bislacca: eccoti qui, sciagurata femmina!
Ti chiedo - prima di tutto - di scusare questa mia insolente intrusione nella tua sacrosanta blog-privacy, ma ho completamente frainteso il senso dei tuoi post notturni,
e il misunderstanding mi ha inquietato.
Accetto le precisazioni, tranne l'ultima: menti sapendo di... mentuccia, come direbbe quel clown di mio marito.
Non sei bella? Be', la tua immagine è sul web, pubblica:
lascio l'ardua sentenza ai viandanti che passeranno di qua.
NON VI SEMBRA BELLISSIMA?
Ti abbraccio forte, cara.
Comunque hai fatto un bellissimo post di solidarietà mia cara Bastian.
Un caro saluto
@Bruno, grazie!
E buona domenica anche a te, caro.
@Schiavi o liberi, grazie.
Ma ho paura d'essere stata invadente, mannaggia a me!
Un abbraccio.
Bastian, lottare contro il tempo e' futile... Col face lifting cerca di non finire come Nancy Regan che, dopo alcune di queste torture, ora non puo' piu' chiudere le palpebre e per dormire deve usare una mascherina sopra gli occhi!
Hai ragione a dire che in tema di bellezza entro in terra incognita per noi uomini ;-)
Sia tu che Shakespeare avete invece torto sulla fragilita' della donna. Siete fatte di acciaio inossidabile ed siete assai piu' forti di noi uomini. Da migliaia di anni siete soppravvissute a stupri, rapimenti e abusi di ogni sorta. Da vedove avete tirato su da sole intere famiglie. Sopportate il dolore con immenso coraggio. Mettete al mondo i figli con un disagio che e' inconcepibile per noi uomini. Lavorate, vi occupate dell'andamento della casa, e stanche morte di tutte queste fatiche dovete presentarvi belle e rilassate per essere accettate. E dulcis in fundo siete pure discriminate come sesso inferiore (non si dice salute e figli maschi?).
Se foste fragili non sareste piu' in circolazione da secoli....
XXX
Non conosco, neanche la situazione. Non saprei che dire se non, speriamo si risolva al meglio:-)
@Joe, Nancy Reagaaann???
Ma dài!!! Intanto non ho da spendere centiniaia di migliaia di dollari, quanto ritengo lei abbia fatto per distruggersi la faccia. E poi, mi sono fatta fare un preventivo: per darmi una ritoccatina, a me basterebbero tra i 15 e i 20 euro... ahahahahah!!!!
Bravo, un finto macho che ha capito tutto del sesso debole!
XXX
@3my78, tutto risolto, per il meglio!
Grazie comunque del passaggio.
Ti abbraccio.
Dice: "Sono sempre i migliori che se ne vanno.". Non è vero. Bastian è ancora con noi. Anche la sua penna nervosa, sincopata, sdrucciolevole, generosa, trasparente, sincera. E bugiarda come un'ombra sull'acqua. Qui pioviggina.
@Helios, qui sta per piovigginare,
ma va bene lo stesso.
E quest'onda sull'acqua - bugiarda - ma generosa, trasparente, sincera... ti dedica quest'inno alla gioia in chiave new age:
buon inizio settimana, amico.
Bellissimo questo post Bastian. Grande intensità e tanta anima.
Un abbraccio.
Luca
@Luchino, grazie e un superbacio!
E' vero. Poi io trasloco perchè cerco una casa che possa sentire veramente mia.
Nella realtà sogno un trasloco vero da anni. Lo sogno di notte, cioè, e le case che vado ad abitare le sento assolutamente e totalmente mie.
In effetti guardi veramente della robaccia alla tele :)
Un saluto.
@La bislacca, io e mio marito stiamo vendendo la casa in cui viviamo da diversi anni, enorme per necessità. Necessità che non ci sono più.
E ora - prima ancora di averla trovata - ce la disegnamo e ce la inventiamo sulla carta:
e spesso, la notte, io me la sogno...
Buona settimana, cara.
@Rouge! Ma che cavolo dici!
Sono telefilm bellissimi!
Tutti quei cadaveri, le autopsie, il DNA, le impronte digitali...
Che goduria!
XXX
E io che ero rimasto a Scrubs!
Un abbraccio.
Chissà: magari un giorno me ne vado anch'io. :-)
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