martedì 23 settembre 2008

Er tassinaro tra le nuvole

Quando ero ragazzina avrei voluto fare la hostess, ma mi venne detto che l'altezza minima richiesta per la professione era di un metro e sessanta: "È per poter prendere i bagagli posti al di sopra dei sedili, capisci...". Dall'alto dei miei mt. 1,59 (sic!) replicai che era una cavolata (rompiballe in erba...), perché ci poteva essere un'aspirante alta un metro e sessantuno, ma con le braccia da pinguino, quelle con le mani sotto le ascelle. Per confortarmi qualcuno mi disse: "Ma che hostess! Vai a fare la cameriera sugli aerei!". Altra castroneria - replico - per me la hostess è la padrona di casa: sarebbe come dire che i piloti sono dei tassinari...

L
a vicenda dell'Alitalia ha monopolizzato talmente l'attenzione di tutti che non potevo esimermi dal dire anche la mia. E - a bocce ferme - provo a fare una sorta di riepilogo, per come la vedo io... Credo che nessuno si senta di smentire l'ex presidente del Consiglio, Prodi, che ha addebitato la colpa del fallimento della trattativa dell'(ex) governo con Air France-KLM ai sindacati che avevano presentato una controproposta a Spinetta che si collocava "in un quadro completamente diverso da quello al quale Air France-KLM si è attenuta sin dall'autunno 2007". (Qui la cronologia della vicenda).
Sono altrettanto certa che nessuno possa smentirmi se affermo che il nano, in quel fallimento, ci ha inzuppato il pane e ne ha fatto uno dei suoi tanti cavalli di battaglia elettorali: compagnia di bandiera, cordata, e fesserie del genere.

E
arriviamo ai giorni nostri. Intanto, abbiamo già cacciato, noi tutti, 300 milioni di euro (il prestito ponte) per dar respiro all'azienda, da tempo in stato di decozione. OK, la cordata è una merda, è fatta dagli amici del quartierino, ma quella c'è. E ci sono circa 20 mila posti di lavoro in ballo. I sindacati non sono stati teneri neanche questa volta ma - alla fine - qualcuno ha firmato. Epifani ha tenuto duro sino alla fine: non sarebbe stato possibile firmare in allegria un'offerta certamente peggiore di quella di Air France, senza perderci la faccia. Ma avrebbe firmato. Ha chiarito, però, che non può certo firmare per gente che non rappresenta: tradotto, non posso firmare per piloti e assistenti di volo che sono rappresentati da loro sigle sindacali.

V
i ricordate quando, poco più di un anno fa, il buon Bersani si trovò a scontrarsi sulle liberalizzazioni con i tassinari (60.000 persone)? E vi ricordate quando Fini, Gasparri e Alemanno additarono l'attuale Ministro ombra del PD come il lupo cattivo? Non abbiamo forse parlato di una casta dei tassisti, capaci di tenere sotto scacco grandi città, di bloccarle pur di non rinunciare ai propri privilegi? Ebbene, piloti e assistenti di volo - per me - non sono da meno: Stefano Livadiotti ci ha scritto anche un bel libro, L'altra Casta.

C
he Fabio Berti ora appaia in tutti i TG e talkshow come er mejo figo der bigonzo
che rappresenta questi privilegiati; che si impunti e se ne fotta del resto della categoria (Alitalia non è fatta solo dai piloti); che ne spari una a pranzo ("rinunciamo anche allo stipendio di ottobre!" Ma de che? a ottobre i giochi sono chiusi!) e una a cena ("... e ci mettiamo sopra pure il tfr!" 340 milioni di euro - ma gli altri, lo sanno? - quando occorre 1 miliardo di euro per salvare Alitalia...); be' questo tipo mi sta proprio sulle scatole!

È
inutile che anche Di Pietro (e mi brucia ammetterlo...) cavalchi la tigre della protesta leccando il come-si-chiama a 'sta gente, definendola coraggiosa: ed è inutile che chieda l'intervento del Garante della Concorrenza per denunciare comportamenti da "turbativa d'asta", con risvolti civili e penali! E allora, l'altra uscita di Berti - a merenda - secondo cui lo stress cui sono sottoposti in questi giorni i piloti potrebbe mettere a rischio la sicurezza dei voli, salvo poi a smentirsi dopo 24 ore? Non è procurato allarme (C.P. art. 658)? Non mi piace, questo Berti: per me ha combinato più guai di Carlo in Francia e se, come temo, qualcuno poi si spartirà per 2 euro la polpa di Alitalia dopo che i libri saranno portati in Tribunale per la dichiarazione di fallimento, non si dia la colpa "ai sindacati", genericamente.
Ma solo a questo arruffapopolo, pervicacemente legato a privilegi cui non intende rinunciare.

30 commenti:

Massimiliano ha detto...

La colpa di tutto è da spartire anche con le gestioni precedenti che hanno sperperato migliaia di miliardi senza preoccuparsi...

Però se siamo giunti a questa situazione, la colpa è sì dei sindacati, ma maggiormente dell'ex opposizione (all'epoca) e ora governo. Nessuno mi vieta di pensare che dietro ai sindacati c'era una qualche promessa del nano, che poi si è rimangiato.
Ha poi provato a darla per 4 soldi ai suoi amichetti per prendersi tutto il merito della vicenda, lasciando su noi poveri contribuenti (oltre al prestito ponte) anche i debiti dell'alitalia, perchè avrebbe venduto solo la parte buona.... E sti cazzi!!! E no, caro mio. O ve la prendete tutta, o niente.
Proprio sabato sera ho parlato con un pilota e la situazione non è come la raccontano i giornali o le televisioni. Certo, ho sentito solo una campana, ma l'altra non ho proprio voglia di sentirla.
Spero si giunga presto ad una soluzione, e io mi auspico che accettino proprio quella dei dipendenti che vogliono sacrificare le loro liquidazioni (è un investimento e potrebbero anche perderlo tutto) pur di non perdere il proprio posto di lavoro.
Ricordo inoltre che la "cordata" proponeva a tutti un sostanzioso taglio di stipendio. Ora potrebbe non significare niente pe ri piloti, ma per tutto ilresto del personale è una mazzata tra capo e collo!

Bastian Cuntrari ha detto...

@Max, quello che dici (..."nessuno mi vieta di pensare che dietro ai sindacati c'era una qualche promessa del nano") è spaventoso. Che il nano possa corrompere qualcuno con promesse (e non solo) non ci meraviglia più di tanto: ma che il sindacato mandi a puttane un'offerta (AirFrance-KLM) non eclatante, ma certo di gran lunga più vantaggiosa della cordata, per un utile a futura memoria del berlusca, be'... mi fa accapponare la pelle!
A parte la corruzione (e la concussione) ideologica, non mi pare ci fosse troppo dialogo, all'epoca, tra testa d'asfalto e i sindacati!

Quanto all'offerta del tfr, a me sembra solo una mossa per suscitare, tra chi oramai li vede come il fumo negli occhi, una sorta di captatio benevolentiae per farci dire: però, vedi?
che bravi! Tipo quello che dice Di Pietro sul suo blog (se continua così, l'11 ottobre non ho impegni...).
So quanto soffri, Max, per questa vicenda, e spero anch'io si risolva: ma non sono - purtroppo - fiduciosa.
Un abbraccione.

il Russo ha detto...

Per il fallimento con Air France furono responsabili, in egual misura, tutti i sindacati e Berlusconi che da presidente del consiglio in pectore fece pressioni mostruose (fidati, mostruose a tutti i livelli) per far fallire il tutto.
Ora i responsabili sono Berlusconi rappresentato da Sacconi che ha presentato un progetto vergognoso (e non depone a favore di cisl-uil-ugl aver firmato comunque), dei sindacati dei piloti che si arroccano comunque senza alternative, e della CAI che per pura speculazione ("ma è il loro sporco lavoro, per carità" dice qualcuno) non si sono fatti scrupoli di rendere la situazione disgustosa.

M.Cristina ha detto...

Da qualuqnue parte la si osservi ti rendi conto che è l'emblema di questa nostra Italia: una trabiccolo.
Baci

Anonimo ha detto...

La vicenda Alitalia ben rappresenta il fallimento e la mediocrità di tutta la politica italiana in toto ...
Ora è ridicolo tutto questo teatrino perché sta finendo la benzina ... L'Alitalia è già morta anche nella migliore ipotesi dei mini-compagnia della Cai, sopravviverà al 30% per qualche anno e poi sarà rivenduta.
E' un buono specchio della politica nostrana, altro che sindacati.

Joe ha detto...

La cordata degli amici di Berlusca non esisterebbe se i debiti dell' Alitalia venissero inclusi nella vendita. Questi alpini finanziari sono interessati solamente a prendersi gli assets della compagnia. La cosa piu' irritante e' che hanno annunciato le loro intenzioni pubblicamente senza neppure arrossire.

XXXX

Bastian Cuntrari ha detto...

@Russo:
per il tuo commento, laddove affermi che il berlusca "...da presidente del consiglio in pectore fece pressioni mostruose (fidati, mostruose a tutti i livelli) per far fallire il tutto...", vale lo stesso sgomento manifestato nella mia risposta a Max: domando - a chi ne sa sicuramente più di me - a chi fece pressioni mostruose? E, se la trattativa AirFrance è fallita, debbo presumere che chi quelle pressioni ricevette, abbia ceduto: perché?

Neanche dal tuo post di ieri emerge qualche indizio al proposito...

Ti abbraccio.

Bastian Cuntrari ha detto...

@M. Cristina.
Su questo non ci piove: è una vergogna, e all'estero - sulle nostre baggianate - ci inzuppano il pane!
E poi parla dell'orgoglio "nazionale" di avere una compagnia di bandiera...
Un bacio.

Bastian Cuntrari ha detto...

@Pape Satàn: hai detto bene che è la cartina di tornasole del fallimento di tutta la nostra classe politica.
Della "mia" (per quanto tempo ancora, non so...) opposizione - Di Pietro - ho già recriminato sul post. Poi ho letto la "letterina di Natale" di Veltroni...
Al peggio non c'è limite.

Un abbraccio.

Bastian Cuntrari ha detto...

@Joe: è ovvio! La CAI si cucca solo la ciccia, perché agli scarti (i debiti) ci pensa il popolo italiano.
Ma andrà ancora meglio a chi - se Alitalia dovesse fallire - l'acquisterà durante la procedura: potranno comperarla a pezzi e penso che non avranno neanche alcun oblligo di dialogare con le Caste.

XXX

Rouge ha detto...

Io penso che sia ora di smetterla di cedere ai ricatti: l'offerta della Cai era un prendere o lasciare inaccettabile e bene hanno fatto a rimandarlo al mittente. Sarebbe stato un precedente pericoloso. E poi a me sta cosa che noi tutti dobbiamo svenarci per mantenere la compagnia di bandiera (tsè!), mentre i soliti ci si ingrassano, proprio non va giù.

Bastian Cuntrari ha detto...

@Rouge: neanche a me va giù, figurati!
Ma penso alle famiglie dei lavoratori meno privilegiati, sia di Alitalia che delle aziende dell'indotto, con la prospettiva del fallimento.
Fantozzi, poche ora fa, ha ammesso di ricevere offerte, ma tutte frazionate: le iene sono già intorno al cadavere.

Un salutone.

Massimiliano ha detto...

@ rouge:
il bello era che la CAI non si muoveva di un passo dalla propria posizione, mentre invece chi doveva calarsi i pantaloni e accettare l'inculata erano i lavoratori...
E dov'era allora la trattativa???

Bastian Cuntrari ha detto...

@Max, non è solo la CAI ad avere le palle piene dei sindacati: non parlo di quelli che hanno firmato l'accordo,
ma delle sigle dei "privilegiati".
"Air France e Lufthansa fino a ora non hanno presentato offerte per Alitalia perche' ''non vogliono entrare'' nel confronto con i sindacati.
Tutto il servizio su AdnKronos.

Massimiliano ha detto...

Sì, in parte hai ragione, ma pensa invece se non ci fossero stati...
Adesso l'alitalia sarebbe salva e i dipendenti (non parlo logicamente dei piloti) avrebbero preso circa 600 euro al mese. E che se magnano???

I sindacati hanno sicuramente una parte della colpa e la penso come il russo: nessuno mi leva dalla testa che il nano gli abbia promesso qualcosa che poi si è rimangiato. Davanti alle telecamere si prendono tutti a male parole, ma nelle loro stanzone segrete vai a sape' quello che fanno!!!!!

Bastian Cuntrari ha detto...

@Max, sicuramente non riesco a spiegarmi: se è vero quello che hai detto tu e che ventila il Russo (e vi credo, dato che sembrate bene informati al proposito...), che cazzo di sindacato è quello che recede supinamente dal proprio impegno istituzionale (la tutela dei lavoratori) e si fa infinocchiare da un vecchio marpione come il nano?
E si fa infinocchiare gratis?
E tu mi dici "pensa se non ci fossero stati": scusa, ma se fossi un dipendente Alitalia, di sindacati così poco furbi (e qui mi fermo, sinché non avrò chiara la questione delle promesse del nano) poteri tranquillamente farne a meno.
Un bacio.

il Russo ha detto...

Cara bastian, spero che la tua domanda sia retorica.
A chi fece pressioni? Come presidente in pectore disse chiaramente a Spinetta che appena eletto avrebbe fatto saltare il tutto perchè il governo Prodi era ormai delegittimato, quindi i francesi ritennero inutile proseguire in una trattativa che non aveva più senso. Appena eletto disse che una cordata che voleva lui c'era già (guarda che questa é tutta storia, non fantapolitica, basta andare a riprendersi i giornali ed i filmati video di quei giorni), intanto per fugare ogni dubbio fece una legge contro il mercato, addossò 300.000.000 di euro sulle nostre spalle come prestito ponte facendo capire che Alitalia aveva ossigeno chiudendo ogni porta a investitori esteri.
Ora passiamo alla sana dietrologia: da quante parti è venuto fuori che Berlusconi in persona assicurò i sindacati che le condizioni proposte dalla nuova cordata italiana avrebbe preservato il magna magna lombardo e romano che i francesi (logicamente) avrebbero sbaragliato spostando un solo hub a Roma. Illazioni? Fatto sta che a condizioni migliori di quelle attuali non c'era un solo sindacato d'accordo, stavolta non s'erano ancora seduti a trattare che Cisl-Uil e Ugl avevano già firmato (strano eh?).
A settembre ha fatto una legge pro CAI (del tipo: ai miei amichetti niente debiti, gli stranieri se li pippano tutti, capito chi comanda?) contro ogni regola di mercato che accolla a noi contribuenti i debiti ed a loro i profitti, ma cosa volete di più per capire come stanno le cose?
Quasi quasi er tassinaro tra le nuvole in tutto ciò ci esce come il più pulito....

Massimiliano ha detto...

@ il russo:
non potevi dirlo meglio ;) Sono completamente d'accordo.

Anonimo ha detto...

Propongo di abolire completamente l'Alitalia. Tanto la volano in pochi, tutti vanno per i low cost (che hanno tra l'altro poca vita per via del peak oil ;))
Comunque non mi piace volare, volare è uno stato innaturale per l'Homo sapiens. Eppoi che vogliono 'sti piloti? Tanto ormai gli aerei li pilotano i computer, i piloti passano il tempo in cabina a bere caffé ed a raccontarsi barzellette...
:D

Scusate il sarcasmo, ma volevo addolcire un po' il clima elettrico che da qualche giorno gira tra le notizie dal belpaese ;)

Stammi bene, Bastian
;)

Rouge ha detto...

I sindacati sono un male necessario, se non ci fossero sarebbe decisamente peggio, ma il problema è che la triade confederale è talmente grande che ormai fa politica a sè. Dei lavoratori farebbe volentieri a meno se potesse: è una casta bella e buona che il più delle volte protegge i propri interessi, facendo passare delle porcate clamorose (abolizione scala mobile, riforma pensioni, legge 30 etc etc). Un po' di calci in culo pure a loro non fanno mai male.

Rouge ha detto...
Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.
Bastian Cuntrari ha detto...

@Russo, mea culpa...
Ho confuso le pressioni di cui parli tu, con le promesse che - secondo Max - il nano avrebbe fatto ai sindacati: due cose assolutamente diverse.
Sì, pressioni ne ha fatte a strafuttenne:
non gli andava bene AirFrance anche perché avrebbe scontentato il senatùr e il suo can-can pro Malpensa.
Ma la vicenda Alitalia si trascina da quasi 2 anni: due anni in cui il governo Prodi avrebbe potuto fare molto di più di quello che ha fatto, senza arrivare sul filo del rasoio delle elezioni alle porte, dando modo al berlusca di giocarsi le sue (sporche) carte.
Ma veniamo all'oggi.
È vero: a condizioni sicuramente peggiori delle precedenti, molte sigle hanno firmato.
Ma è pur vero che si era arrivati sull'orlo del baratro! E non mi sento di colpevolizzarli: anche la CGIL - pur chiamandosi fuori dalle istanze dei piloti - era disponibile.
Continuo ad essere dell'opinione che, se Berti non si fosse pervicacemente opposto in difesa dei privilegi della sua ricca Casta (perché è ricca, cazzo! l'ANPAV non ha iscritti da 900 euro/mese!) la vicenda si sarebbe potuta chiudere prima. Mio cugino, ex dipendente Alitalia, (e fa parte della schiera dei "poveri")
ha investito parte della sua liquidazione in titoli della Compagnia (è strano questo cordone ombelicale che lega gli ex dipendenti al vecchio datore di lavoro... Max credo ne sappia qualcosa...), 15 mila azioni. Quanto ha perso, in questo periodo? Quanto recupererà, dopo?
E quanti piccoli risparmiatori si trovano nelle sue stesse condizioni?
Ora, lo spero ardentemente, sembra che la questione si possa risolvere. E incrocio - sul serio - le dita.
Ti abbraccio.

Bastian Cuntrari ha detto...

@Martina, grazie per la salutare dose di sarcasmo! Hai ragione, un sorriso a denti stretti ci voleva proprio...
Un bacio.

Bastian Cuntrari ha detto...

@Rouge, appena letto questo tuo commento, ho pensato ad un tuo omonimo...
Invece no: sei proprio tu. E ora comprendo meglio lo spirito con cui, anche tu, parli di casta dei sindacati: ho letto il tuo bel post di quache giorno fa sul tuo amico, il compagno G., e tutto è stato più chiaro.
Sì, un po' di calci in culo - anche a loro - non fanno male!
Un abbraccio.
P.S.: ho cancellato io il doppione del tuo commento. A volte càpita...

Massimiliano ha detto...

Mio cugino, ex dipendente Alitalia, (e fa parte della schiera dei "poveri")
ha investito parte della sua liquidazione in titoli della Compagnia (è strano questo cordone ombelicale che lega gli ex dipendenti al vecchio datore di lavoro... Max credo ne sappia qualcosa...), 15 mila azioni. Quanto ha perso, in questo periodo? Quanto recupererà, dopo?
E quanti piccoli risparmiatori si trovano nelle sue stesse condizioni?

Pensa che a mia mamma, ormai da anni in pensione dopo 38 anni di Alitalia, hanno pagato una parte di liquidazione e prima ancora dei vecchi arretrati con azioni alitalia.... E come lei, anche a tanti altri dipendenti. Ora non so se ti riferisci a questo, ma è il caso che queste cose si sappiano.

Bastian Cuntrari ha detto...

@Max, forse è così anche per mio cugino: sono io che presunto che le abbia acquistate, le azioni.
Ma magari, anche a lui, le hanno date come parte della liquidazione! Ancora peggio!!!
Ti abbraccio.

il Russo ha detto...

Firmato l'accordo e grazie alla CGIL gli esuberi passano da 8.000 a poco più di 3.000, gli stipendi Colannino si é impegnato a tagliarli non più del 30 ma solo del 10%, si sono materializzati gli investitori esteri che Berlusconi falsamente negava ci fossero (sempre a proposito delle pressioni)ora la palla passa (questa volta veramente) ai piloti: ma i cattivi non stavano a sinistra con la CGIL? Forse che tutelare i lavoratori é da "CUMUNISTI"? Il brutto é che molti ci stavano cascando ai mass media berlusconiani, anche davanti a cose così evidenti....

Massimiliano ha detto...

Lo vedi che alla fine una "soluzione" che andasse bene ad entrambi si è trovata?

Per quanto riguarda la gente che abbocca, purtroppo è colpa del controllo diretto ed indiretto di 5 televisioni su 6 (e quindi relativi TG) che in italia è permesso. Fa vedere e sentire quello che vuole e come vuole. La gente non si va a documentare e prende per oro colato quello che raccontano lì.
Speriamo che ora i piloti firmino.

Bastian Cuntrari ha detto...

@Russo, sono felice e - come sai - non ho mai detto, né scritto, né pensato che i "cattivi stavano a sinistra
con la CGIL"
!
È chiaro, credo, anche dal titolo del post,
che il rompico*** della situazione, a mio parere, sia stato Fabio il Bello. Che ora, come giustamente affermi tu, ha la palla in mano: speriamo la giochi a favore di tutti.

Bastian Cuntrari ha detto...

@Max, confermo:
sono contenta...
E speriamo che i piloti firmino.
Un beso.