Il 4 novembre 1966, dopo un'eccezionale ondata di maltempo che aveva colpito gran parte dell'Italia, il fiume Arno ruppe gli argini, e Firenze venne sommersa da acqua e fango. A quei tempi ero al liceo: qualche giorno dopo, molti dei ragazzi più grandi, chi con il treno, chi con autobus, chi con altri mezzi di fortuna, partirono alla volta della città, unendosi ad altri volontari accorsi da tutto il mondo, per dare una mano ai soccorritori e cercare di salvare il salvabile di quell'immenso patrimonio culturale che stava inesorabilmente marcendo sott'acqua.
Tornarono dopo due o tre giorni, con i lucciconi agli occhi e le spalle curve e, in una sorta di conferenza in palestra, riferirono che erano stati rimandati indietro. Pur apprezzando l'impegno e la loro "voglia di fare qualcosa", i coordinatori dell'emergenza dissero che erano già al completo. Che di volontari ce n'erano già a sufficienza, e che - con l'arrivo di altri - si stava creando un problema sul problema: la loro gestione. Il che, in soldoni, stava a significare doverli alloggiare, sfamare, trovare parcheggio per le loro auto, approntare altri servizi igienici...
Eravamo tutti ragazzini, dai 14 ai 18 anni: ma nonostante l'età, nonostante il groppo in gola perché nessuno di noi poteva "essere lì", quel discorso non faceva una grinza. Qualche sera più tardi, il telegiornale lanciò un appello affinché nessuno più si mettesse in viaggio alla volta di Firenze: erano full. A distanza di oltre 40 anni, rimane ancora il rammarico di non essere stato tra quegli "Angeli del Fango", come romanticamente li definì Giovanni Grazzini, del Corriere della Sera: ma va bene lo stesso. Era stata fatta, non facendo, la cosa giusta. Ma se in presenza di una catastrofe naturale l'intervento dei volontari è spesso non solo gradito, ma ancor più impagabile, come fu nel caso dell'alluvione di Firenze, è assurdo che siano chiamati a dare soluzioni alle debacle della pubblica amministrazione: volontari per riordinare i faldoni ammucchiati nei corridoi dei tribunali? O per riclassificare gli atti notarili e di proprietà negli uffici catastali, giunti al collasso?
È di ieri la nuova sortita di Berlusconi per risolvere il problema rifiuti a Napoli: volontari da tutta l'Italia. Parola; ho la mano sul cuore e le dita incrociate; dico anche "giurìn giurello"; grido anche "che-me-possino-cecà" e pongo una domanda senza il ben che minimo intento ironico: ma lui, pensa prima di parlare, o no?
Volontari da tutta Italia??? Come ci arrivano, a Napoli? In macchina? Con pullmann turistici? E dove parcheggiano i mezzi? Qui, ci vorrebbe la consulenza di Fabio, che in quella martoriata e splendida città vive, per illuminarci sul problema viabilità. E poi, che fanno? Raccolgono i sacchi dei rifiuti e li caricano in auto o sul bus, e li portano... dove? A Chiaiano? In qualche altra discarica già presidiata da manifestanti e forze dell'ordine?
Oppure li "smistano" al rientro a casa? Un po' a Roma, un po' a Firenze, un po' a Bari... E nel frattempo, che fanno gli 11.700 netturbini impiegati in Campania, che ci si è ben guardati dal dirottare sul distretto napoletano; e i 1.100 spazzini (pardon, operatori ecologici...) pagati a Napoli per non far nulla? Guarderanno? Daranno direttive?
Più si va avanti, e più il nano di Arcore mi ricorda qualcuno: demagogo, parolaio, l'uomo della provvidenza e delle adunate oceaniche!
Spero che per liberarci di lui non ci sia di nuovo bisogno degli americani: oggi a Roma ne abbiamo già uno. Ci basta e avanza.
18 commenti:
Profezia: chi vi sbarazzera' di lui sara' un lumbard con un sigaro in bocca. E' il suo "chink in the armor".
@Joe! Ma così mi consumi!
Ho dovuto guardare TUTTO, perché non riesco a tradurre.
Allora, significa "La fessura nell'armatura" ed è un romanzo di Marie Adelaide Belloc Lowndes (che non conosco per niente...).
Detto questo, se c'è un sottinteso nella tua battuta, non lo capisc..
mmm... aspetta un po'...
La "fessura" è per caso un buco?
E sta nella parte posteriore dell'armatura? Sotto la vita?
Se è così... oh, my god!
Hai una mente troppo fertile ;-)
Si traduce semplicemente come la parte vulnerabile della corazza dove il guerriero puo' essere mortalmente ferito. Il Senatur qualifica pienamente per questa funzione.
@Joe: il suo "tallone d'Achille"...
Capìto.
XXX
Lui non pensa,
elabora refusi...
@Bleek, splendida questa del "refuso"!
Al quale, per inciso, non credo per niente: ho commentato anche sul post di Gomez, ieri, e per me "lui" voleva un decreto legge; ma qualcun altro gli ha suggerito di ammorbidire la sua linea.
Così si sono inventati il "refuso"!
A proposito, ti ho incrociato pure lì: ma non è che ti sto pedinando?
Un abbraccio.
Ma lo sapete che in questo mare di gente che tira lo sciacquone per ottenere nuove idee si sono inventati pure gli investigatori della monnezza?
... strano che non c'ho ancora fatto un post sul mio blog
la cosa è molto semplice: quando legge ciò che gli scrivono, non ci sono problemi. Ma quando parla senza leggere ciò che gli scrivono, dice certe caxxate che non stanno nè in cielo e nè in terra.
Quando poi nessuno dei suoi "collaboratori" riesce a mettere una pezza a ciò che dice, ecco che spunta fuori il sono stato frainteso.
Siccome stavolta il fraintendimento però era scritto, si è ricordato un sinonimo e ha tirato fuori il refuso...
Coraggio, mancano meno di 5 anni e poi speriamo di togliercelo dalle scatole!
@Maxy (con la "y": "Max" è il "Massimiliano" che ti sta sotto...).
Gli investigatori della monnezza?
Questa non l'avevo sentita!!
Mettiti al lavoro e illuminaci!
Un abbraccio.
@Max, caro, avevo l'impressione che la faccenda stesse proprio così.
Ora, però, resta da vedere se la trovata dei volontari della monnezza l'ha sparata a braccio (e allora c'è ancora speranza...), oppure l'ha letta.
E allora siamo fregati.
Ti abbraccio.
Magari sono io che pedino te...
;-)
@Bleek, speravo proprio che me lo dicessi!
Smack!
P.S.: grande la vignetta di oggi, ma supponevo che questa storia dei "volontari" ti avrebbe ispirato...
Chissà, forse stanotte... o no?
E' che si accavallano tante di quelle assurdità in questi giorni che dovrei farlo come lavoro...
Ma Silvio è andato a scuola dal "grande" Totò? Pensate già a De Curtis? No! mi riferisco al "mitico" Totò Cuffaro. Infatti, prima degli "ispettori della monnezza", il buon Totò, in Sicilia si era inventato gli "ispettori dei tombini", che avevano il compito di contare i tombini nelle vie della città e che a loro volta, venivano contati e controllati dagli "ispettori degli ispettori dei tombini". Tali incarichi, tanto onerosi quanto inutili per il Comune di Palermo, vennero affidati a parenti e amici di deputati della Regione Siciliana. Speriamo che l'allievo (Berlusconi), non superi il maestro (Cuffaro)...
@ Gian J.: gli "ispettori degli ispettori" dei tombini???
Mi mancava pure questa...
Ti abbraccio.
io una proposta la ho! I volontari vengono prendono tutti i sacchetti di rifiuti e li portano a Firenze per innalzare gli argini ... che non si può mai sapere. Le previsioni danno un'estate piovosa.
Bacio e abbraccio
@Fabio: la creatività partenopea non ha eguali!
Proposta strepitosa!
Ti abbraccio.
@ bastian cuntrari
Dimentichi la fantasia dei nostri politici? Sarà un miracolo se non s'inventano gli "ispettori degli ispettori, degli ispettori che controllano i tombini". Hopsss Forse non dovevo scriverlo, magari gli ho dato l'idea. ;)
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