Titoloni su tutti i giornali: "Alla Camera passa il ddl contro l'omofobia". È stata dunque approvata una legge ad hoc che tutela ... chi? I "diversi"? Ma scusate - sul serio - sarò cretina: non sembra anche a voi che una siffatta Legge parta dal presupposto che questi esseri umani siano davvero "diversi"?
Non bastava l'articolo 3 della Costituzione che recita, al 1° comma: "Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali"?.
E ancora: è scontro sull'emendamento Verini che introduce nel nostro ordinamento (in realtà modifica la Legge Mancino) un'aggravante per il reato di omofobia e transfobia. Ma questa Legge cazzuta (o cazzata?) non poteva essere modificata - visto che ci si mettevano le mani... - riprendendo pari pari le parole della Costituzione?
Tipo, all'articolo 1: "Discriminazione, odio o violenza per motivi di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali"?
Vogliamo parlare del salvacondotto che il ddl fornisce alle "associazioni" - il c.d. emendamento Gitti, Scelta Civica (civica??) - secondo il quale la legge non si applica in casi particolari? Eccolo qua: "Non costituiscono discriminazione, né istigazione alla discriminazione, la libera espressione e manifestazione di convincimenti od opinioni riconducibili al pluralismo delle idee, purché non istighino all’odio o alla violenza, né le condotte conformi al diritto vigente, ovvero assunte all’interno di organizzazioni che svolgono attività di natura politica, sindacale, culturale, sanitaria, di istruzione, ovvero di religione o di culto, relative all’attuazione dei principi e dei valori di rilevanza costituzionale che connotano tali organizzazioni".
Tradotto: se io grido "'a frocio!" ad un gay vado in galera. Se gli gridano "'a frocio!" un gruppo di suore del Convento di Santa Pupazza del Menga, no: la loro è "libera espressione e manifestazione di convincimenti... (assunti all'interno di una organizzazione, ndr) ... di religione o di culto".
Ma l'articolo 21 della Costituzione non tutela la libera manifestazione del pensiero? "Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione". Perché vale per le monache e per me no? A mio modesto parere ci si poteva avvalere ancora dell'articolo 3 della Costituzione, che sarebbe davvero - se realmente applicato - la pietra miliare della Carta: non puoi discriminare né istigare alla discriminazione nessuno "per motivi di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali". Se lo fai, vai in galera.
Ribadisco: sarò cretina, ma 'sta Legge mi pare faccia più danni che altro.
23 commenti:
No, non sei cretina.
Sono i bizantinismi che generano le ingiustizie. Dobbiamo ancora superare Bisanzio per fare un po' di chiarezza. Ma quanti ci marciano con Bisanzio.
Di questa legge proprio non c'era necessità. L'articolo 3 della Costituzione è chiaro; costruire una legge contro la discriminazione è già una discriminazione in sé; complicarla col fatto che se la discriminazione avviene all'interno di un gruppo non costituisce discriminazione è, davvero, un bizantinismo fatto e rifinito. L'Italia ha bisogno di poche leggi, semplici, espresse in termini diretti che lascino meno spazio possibile a interpretazioni ad muzzum: non di quelle circa trecentomila leggi contorcinate e in contraddizione fra loro che abbiamo attualmente in vigore. Con questo guazzabuglio infame, siamo tutti cretini, perché tanto la strada per inchiappettarci ben bene, i vari azzeccagarbugli la trovano sempre.
Buffi e annodati, i sensi di colpa
Abbiamo ancora un Parlamento BORBONICO, nonostante una Costituzione che è tra le più chiare e belle del mondo.
Cristiana
@Rouge, grazie!
Ho avuto taaanta paura!
Ti abbraccio.
@Alberto, ma quanti avvocati - che con i bizantinismi ci campano - vuoi mandare a zappare la terra? Però, non faresti un euro di danno...
Un bacione.
@Dum, sottoscrivo: "Costruire una legge contro la discriminazione è già una discriminazione in sé".
Ma chillillà non ci arrivano?
A rileggerci, amico mio.
@Tentare nuoce, è vero: e più cerchi di metterci una pezza, più ti annodi.
A presto.
@Cri, e manco riusciamo a mandarli a casa!
Un abbraccio, mia cara.
io credo che come sempre andrebbero applicate e dico applicate e rispettate le leggi che ci sono, anzi la costituzione che è li è ha già dentro tutto... ma lo sappiamo come funziona qui da noi
@Ernest, è verissimo: nella Carta Costituzionale c'è già tutto.
Sono le leggi che vengono dopo che hanno incasinato l'ambaradam!
Un bacione, caro amico.
io comunque sti diversi che debbono mettersi in mostra per forza e far vedere che so "diversi", mi stanno sulle balle e un frocio per me è sempre un frocio, sopratutto se si atteggia in pubblico, poi quello nel suo privato che fa mi riguarda relativamente...anzi per niente!
@enio... un commento che da te non mi sarei aspettata.
Comunque...
Siamo noi che li riteniamo "diversi": in realtà, è la natura che ha fatto tutto. Di proprio, loro non ci hanno messo nulla! E "si atteggiamo in pubblico" tanto quanto si atteggiano in pubblico gli etero, con le donne che mostrano culo e tette e gli uomini con i jeans attillati che esaltano il pacco.
Solo che loro sono in numero inferiore: e se li invertissimo, i numeri?
I "diversi" saremmo noi.
A Bastia' ma perché a me m'è scappato'sto post gajiardo tuo?
Me so' rimbecillito, abbi pietà de me
e scusame.
Quanto a'sta legge da str...i e a
quell'emendamente der ca..o ch'a fatto er civico me pare a me che sarebbe arivata l'ora d'annasene - loro - fora dai cabasisi.
Un abbraccione,
aldo.
Io lo dico sempre. per scrivere 'ste leggi scelgono dei veri e propri elucubratori giuridici. Un salutone, Fabio
@Monty, non ti preoccupare: càpita anche a me - spesso - di perdermi qualcosa degli amici!
E per il resto, come non darti ragione, amico mio?
Un bacione.
@Fabio, a volte mi sembra che i comuni cittadini abbiano una visione "giuridica" delle leggi di gran lunga superiore alla loro: magari sarebbe il caso di farle leggere preventivamente ad un fornaio...
Buona domenica!
Bastia'!
Scusa se rispondo solo adesso a questo post. E' che non so che cosa e' cambiato, ma il tuo blog non riuscivo a vederlo dall'ufficio (politica di censura secondo regole, e chissa' perche', il tuo blog rientrava in queste regole). Leggevo sempre da Feedly, ma non potevo accedere al blog, quindi non riuscivo a commentare. Ora ci riesco. Evviva!
Io credo che lo Stato debba proteggere tutti i cittadini, ma credo che debba mettere piu' sforzo nel proteggere le minoranze, perche' le maggioranze hanno piu' possibilita' di proteggersi da se'. E ancora piu' sforzo debba mettere nel proteggere le minoranze nel caso in cui dette minoranze subiscono emarginazione sociale.
La legge contro l'omofobia, da che ho capito io, non e' intesa a punire chi commette un reato contro l'omosessuale, perche', come fai notare gia' tu, la giurisprudenza gia' punisce tale reato perche' non fa distinzione sul sesso e le preferenze sessuali della vittima del reato.
Ma dove il reato e' compiuto con il preciso intento di offendere l'omosessuale in quanto omosessuale, io ritengo sacrosanto che tale situazione venga considerata un'aggravante, proprio perche' si tratta di proteggere una minoranza che e' emarginata in quanto minoranza.
Se uno mi dice "a frocio!" a me non m'offende, perche' non sono omosessuale. Se fossi omosessuale invece mi offenderebbe, quindi sarebbe giusto che esista una legge che punisce colui che urla "a frocio!" ad un omosessuale e non in generale a chiunque.
Altro esempio estremo e provocatorio: Credo che l'infibulazione sia un male che la legge deve estirpare. Quella praticata sulle donne, non sugli uomini, naturalmente.
@Dario, intanto non scusarti! Cose che capitano! Anche a me Feedly non segnalava nuovi post di amici: per questo mi sono fatta il mio "reader casereccio" che strafunziona: ma io non ne seguo molti, di blog.
Venendo al punto, prima di affrontare l'argomento della legge, ho dovuto rifletterci un po' su perché - così su due piedi - mi sembrava sacrosanta.
Ma poi è veuto fuori l'aspetto che affronti anche tu: "...credo che lo Stato debba proteggere tutti i cittadini, ma credo che debba mettere piu' sforzo nel proteggere le minoranze". E (anche) qui è cascato l'asino. Perché la legge non include anche, per esempio, i barboni?
Mi ha aiutato a "far pace col cervello" questo articolo di Ainis:
leggilo e magari poi ne riparliamo.
Un bacio grande, amico mio.
:-) per la verita' il mio feedly funziona alla grande. Mi segnala tutti i tuoi post nuovi e me li faceva pure leggere. Solo che poi, andando all'indirizzo del tuo blog per commentare, mi ritrovavo la strada sbarrata. Nella nostra azienda ci sono meccanismi con politiche restrittive, alcune condivisibili, come il divieto di andare su siti porno, altri meno, come la strada sbarrata su alcuni motori di forum, che precludono l'accesso anche a indirizzi che puo' essere utile consultare per lavoro. Chissa' perche' il tuo blog rientrava nelle regole di queste politiche. Ad oggi, comunque, sembra che l'ostacolo sia rimosso (come vedi dai miei logorroici commenti.
Prometto che leggo l'articolo, ma lasciami commentare a botta calda.
I barboni? Giusto, lo stato dovrebbe proteggere anche i barboni. Pero' io credo (potrei sbagliarmi) che i crimini contro gli omosessuali perche' sono omosessuali sono di gran lunga un problema piu' importante (dal punto di vista numerico) dei crimini contro i barboni perche' barboni.
Inoltre credo un'altra cosa: culturalmente l'omofobia e' di gran lunga piu' radicata della barbonofobia (nota il neologismo coniato all'istante proprio perche' non esiste - a quanto ne sappia - un termine appropriato in italiano, segno che il problema e' meno radicato nelle piccole teste di coloro che utilizzano questa lingua).
In altre parole, io sono biondo. Se domani dovesse esserci un gruppo di una decina di sbandati serial killer che si mettono ad ammazzare tutti i biondi, mi aspetterei che lo stato mi protegga, ma non che scolpisca una legge contro i biondofobici, perche' culturalmente i biondi non appartengono ad una categoria speciale discriminata.
Comunque, si', credo che i barboni dovrebbero essere protetti come tutti gli altri cittadini, e credo che la giustizia dovrebbe considerare aggravante una motivazione come "l'ho torturato a morte perche' e' un barbone".
Da cui, se non e' cosi', dedurrei che la legge e' imperfetta contro i barbonofobi, ma cio' non giustificherebbe il mancato impegno contro gli omofobi.
Detto questo anch'io non capisco la distinzione tra il reato commesso dal singolo e quello commesso dalle suore di Santa Pupazza in quanto congregazione de' Pupazzari.
@Dario, leggo te, ma "rileggo" me prima della riflessione.
Forse ho chiarito a me stessa il problema non usando più - come invece ho fatto nel post - la parola "diversità", sostituendola con "pregiudizio". Che, proprio in quanto pre-giudizio, è viziato ab origine e ha in sè il peccato originale della violazione del principio di uguaglianza.
Per tal motivo, resto con i miei dubbi sulla legge.
Per quanto riguarda invece la "censura aziendale " su Feedly al mio blog, ora capisco! Sono bionda anch'io e - come puoi vedere dalla mia fotina - sono una gran figa... da questo, passare al sito porno, è un augenblick!
ahahaha!!! ridiamoci su, amico mio!!!
Buona giornata e un bacione.
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