mercoledì 15 giugno 2011

Appunti per Giulio
Mani di Forbice

Mi sembra che il successo dei referendum abbia certificato, comunque la si pensasse in merito ai quesiti, che quando la gente è chiamata ad esprimersi, partecipando, alle decisioni che si prendono nelle secrete stanze, anche i prigri si muovono e gli aficionados dei reality (di destra e di sinistra) tirano fuori dalla naftalina le celluline grigie e offrono il proprio contributo.

Nel mio piccolissimo, quindi, ho deciso di dare qualche dritta al Sor Giulio che intende porre mano alla riforma fiscale - senza aumentare il deficit - e dunque solo tagliando la spesa pubblica.
Ci sono leggi della Pubblica Amministrazione - ma non so quali esattamente siano - che a me sembrano idiote, assurde, criminogene e perverse. E che buttano dalla finestra soldi nostri. Ne citerò solo due, delle quali ho personale contezza.

Number one. Un dipartimento di un Ministero che si occupa di stampa ha un macchinario, perfettamente funzionante, che non utilizza più e del quale si deve disfare. Se fosse nostro (come in realtà è) cosa faremmo? Metteremmo un annuncio su Porta Portese o Subito.it ad un prezzo appetibile. Se non andasse, abbasseremmo pure la richiesta. E se anche così non dovesse funzionare, se si trattasse di una vettura, diremmo pure che la regaliamo e che chiediamo solo il pagamento del passaggio di proprietà. E se si trattasse di un armadio idem: venitevelo a prendere, non voglio un euro, ma il trasporto è a vostro carico. Cosa fa lo Stato, invece? Non la può vendere (e molte tipografie avrebbero sicuramente fatto un'offerta d'acquisto) e deve distruggerla. E così il macchinario viene tagliato a pezzi e il Ministero deve oltretutto pagare 5 mila euro ad una ditta privata per il trasporto e lo smaltimento dei componenti! Vi sembra normale? Giulio: abolisci questa legge del cazzo e fa' in modo che anche lo Stato possa dismettere i propri beni - magari gratis - ma almeno senza doverci mettere sopra il resto!

Numer two. Secoli orsono ho lavorato nell'amministrazione di un'azienda che si occupava di forniture per l'ufficio. Tra i clienti c'era una Scuola Statale (ma il discorso vale per tutti gli uffici della P.A.). Poco prima delle vacanze di Natale - puntuale come un orologio - telefonava l'economo e ci diceva di mandare materiale (c'erano ancora le lire...) per £ 837.452, IVA compresa, perché tanto gli era avanzato dal bilancio dell'anno che chiudeva il 31 dicembre.
La prima volta che ricevetti questa richiesta - da 'gnurant - ho domandato: "Ma scusi, non può tenerseli per l'anno prossimo e magari comperare qualcosa che davvero le serve?". Risposta: "No, perché se non li spendo tutti adesso, il prossimo anno mi daranno meno soldi, perché sono stato attento...". Giriamo questa perversione al nostro budget: se dunque fossi oculato e riuscissi a mettere da parte 50 euro/mese dallo stipendio, forse che al 1° gennaio dell'anno successivo mi troverei la busta paga ridotta di 50 euro perché non li ho spesi tutti??? Magari sto facendo un discorso leghista, ma - così com'è - è roba da chiodi...

So che qualcuno arriccerà il naso, ma se un po' dello spirito con cui si gestisce un'azienda privata (in cui certi sprechi e certe spese inutili sono assolutamente impensabili) fosse adottato anche nel pubblico, penso che ne sortirebbe solo un gran bene.

12 commenti:

Alberto ha detto...

Bastian Cuntrari ministro subito.

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

Non storco il naso per nulla Credo che l'errore che si fa di fondo (alludo al legislatore)é che sembra incapace di premiare una gestione intelligente tout court. Mi spiego: o premia chi é stato oculato o al contrario lo boccia se ritiene che per forza quei soldi erano da spendere in quell'esercizio. Ritengo che una gestione valida sappia valutare i momenti e le esigenze che muovono un' azienda a fare investimenti e acquisti. Questo sembre non entrare nella testolina di nessuno, Tremonti in testa.

Bastian Cuntrari ha detto...

@Alberto, ahahaha!!!
Il tuo commento me lo stampo e lo metto sotto il naso a mio marito, mani bucate...
Quando protesta per la mia "oculatezza" nel gestire il bilancio familiare, sospira e dice che con una che è nata a Genova (vero), che si è laureata a Glasgow in Economia e Commercio (!) e ha preso il master in Israele (!!!) non poteva cascare peggio!
Grazie e un abbraccio.

Gap ha detto...

Neppure io, pensa un po' storco il naso. In uno dei commenti più recenti, ti dicevo che è ora di farla finita con il mito del privato è bello e funzionante in contrapposizione al pubblico brutto e poco funzionante. A parte che non si può generalizzare, ma non sarebbe ora di far funzionare il pubblico? Le leggi che con scenografica pagliacciata ha bruciato Calderoli, mai nessuno ha voluto dire quanto ci sia costata quel propagandistico rogo, non comprendevano le due che citi tu. Modernizzare la macchina pubblica non vuol dire solo dotare i ministeri di nuovi e più potenti computer come se questi fossero la panacea di tutti i mali, vuol dire mettere le persone giuste al posto giusto, ecc. Ma fare questo discorso tra noi è inutile. E quando qualcuno lo vuol fare al ministro questo scappa protetto dai suoi servi.

Punzy ha detto...

Primo: una info tecnica, non so perchè, i tuoi post si aggiornano in ritardo sulla mia blogroll; in pratica, me lo segnalava nuovo adesso :(
secondo: non ti odio

terzo: d'accordissimo
non capisco perchè gestire in senso "privatistico" un'azienda pubblica si debba tradurre nel vessare i dipendenti invece che nello snellire i procedimenti..

Rouge ha detto...

Tutto ok, di cose se ne potrebbero fare tante, se volessero.
Ti faccio notare solo una cosa: il nano ce lo troviamo fra le balle proprio per via dello "spirito con cui si gestisce una azienda privata".
Qualcosa è andato storto, mi pare.

Bastian Cuntrari ha detto...

@Daniele, in realtà (ecco perché ho accennato alla possibilità di aver fatto "un discorso leghista") molti amministratori locali - in primis della Lega, ma in realtà con una condivisione trasversale - ce l'hanno tanto con il "patto di stabilità" (qui una spiegazione non in politichese di cosa sia).
Un'amministrazione sana e con i conti in ordine, pur avendo danaro nelle proprie casse, in forza del patto non può comunque spenderlo. Ed è il serpente che si morde la coda! Spendere quattrini significa far marciare le imprese e l'economia locale con ovvie ricadute positive sull'occupazione e con nuovi introiti nelle casse dello Stato: nuove assunzioni significano infatti nuova IRPEF in busta paga (che va all'erario) e nuovi utili da tassare per le imprese (che vanno sempre allo Stato). Il "leghista" Tremonti credo sarebbe felicissimo di poterci mettere mano!
Un bacione

Bastian Cuntrari ha detto...

@Gap, allora quoti Alberto! La persona giusta al posto giusto è Bastian Cuntrari!!!
Besos.

Bastian Cuntrari ha detto...

@Punzyyyyy!!!!
Primo: non lo so... ora controllo le specifiche della pubblicazione dei post.

Secondo: evviva!!! Che strizza ho avuto...

Terzo: perché "il potere logora chi non ce l'ha". Anche negli stupidi dipartimenti in cui è frammentata la nostra P.A.. Della serie: io so' er capo, e voi nun siete un cazzo!

Ti abbraccio, mia cara.

Bastian Cuntrari ha detto...

@Rouge, ma quella era un'affermazione meramente propagandistica! In realtà lui intendeva parlare dello "spirito con cui si governa una monarchia assoluta"!
E certo che qualcosa è andato storto!
Un bacione.

il monticiano ha detto...

Poiché non sono assolutamente all'altezza dei commenti e controcommenti che mi precedono volevo soltanto dire che a partire
dal 1944 - avevo 14 anni finiti - ho sempre lavorato presso privati. Praticamente da schiavo, quindi credo di comprendere bene di che parli.
Quanto al sor giulio gli suggerisco di stare bene attento a fare tagli sullo stato sociale, sanità etc, giacchè mi sto preparando per mettergli una bomba sotto il culo. Già faccio sforzi enormi attualmente quindi occhio!

Luz ha detto...

Ma questo "meraviglioso" modo di pensare, di risparmiare, di riciclare, di far quadrare un bilancio, può appartenere solo ad una donna, e per di più onesta!
Un abbraccio.