martedì 31 dicembre 2013

2nd Edition
LO SO CHE AVETE PAURA...

Siccome sono a corto di ispirazione, ripubblico un post cazzaro di 5 anni fa che è in tema e che ha riscosso abbastanza successo: spero di strapparvi almeno un sorriso e auguri a tutti di cuore per un 2014 che sia migliore del fottuto 2013... non ci vuole poi tanto!

Vi vedo... e vedo il terrore nei vostri occhi. So che, dopo la cena della vigilia cercherete di impiegare 6 ore e 3/4 a sparecchiare la tavola.
So anche che - per allungare il brodo - vi metterete a scaccolare co
n l'unghia la tovaglia dalle micro particelle di torrone, "perché sennò si appiccicano!" Ma non ve ne frega un cazzo della tovaglia: che sia la vostra o - tanto meno - quella di vostra cognata. È che paventate il momento. La fatidica "ora X" in cui qualcuno pronuncerà la condanna... E poi sentite il maledetto rumore: quel ticchi-ticchi-ticchi del deficiente che scuote il fottuto sacchetto: sperate che siano le caramelle, o la dentiera del nonno, che fa quel rumore. Ma quando un altro deficiente (ma proliferano, sotto le feste?) comincia a recupere dalla schifa spazzatura le bucce dei mandarini perché non ci sono abbastanza fagioli, e comincia a sminuzzarli... allora sapete che l'ora è giunta! E la condanna sta per essere pronunciata... Avete le mani fredde, circolazione ai minimi storici e fuori fa un freddo cagato, però annunciate eroicamente "vado un attimo sul balcone a fumare...". Ma la sentenza di morte vi raggiunge, vigliaccamente, alle spalle: "Sbrigati, che dobbiamo giocare a tombola!".

 
Dobbiamo?? Dobbiamo?? L'ha ordinato il dottore quel cazzo di gioco, con le immancabili citazioni da la Smorfia? "22: le carrozzelle!" "33: gli anni di Cristo!" Anche mio cugino ha 33 anni! Perché allora non dire "33, gli anni di Peppe"? E l'eterna diatriba sul 47, il morto che parla: no, è il 46! No, è il 48! Il 47 è solo 'o muorto! E poi i ragazzini che volevano giocare a tombola non vincono mai: vince sempre quella vecchia arpìa di una zia mezza acquisita, tirchia peggio di Arpagone, che ritira le "poste" con le dita adunche e le unghie lunghe, e lascia una rastrellata sul panno verde, alzando tutti i pelucchi. E così si deve continuare a giocare... E perché i ragazzini rompicoglioni possano vincere quello che hanno perso e rifarsi, ti allungano altre 2 cartelle: "Eh dài, che ti costa? Fallo per le creature!" Mortacci di Pippo, che mi costaaa?? Già gli abbiamo allungato svariate decine di euriki alle creature come "regalo di Natale"; già devo andare a gelarmi il culo fuori per fumare, "perché mica si può dare il cattivo esempio!". E tu - che sei la zia senza prole - vorresti liberarti e fare la spia! Sììì! Voglio fare la spiaaaa! Quella testina d'abbacchio della "creatura" fuma come tre turchi messi insieme, e tu - stronzo genitore - manco te ne accorgi! O fai finta perché in realtà non vuoi che io ti impuzzonisca di fumo le tende con la mantovana e il divano di velluto con il copri-divano di lino, con il copri-copri-divano di cotone, con il copri-copri-copri-divano "etnico"...

 
E dopo due ore di tombolata tu ti sei giocato 1/3 della tredicesima; i ragazzini (poreeellliii!) non hanno vinto un cazzo; la vecchia megera ha sbancato tutti, tanto da potersene andare a Cortina e sei pure costretto a rimpinguare le casse "delle creature" con altri esborsi, e vedi sfumare l'acquisto - programmato per quando faranno i saldi - della confezione "grande" del tuo profumo preferito, e opterai per la "piccola"...
In più - cosa fondamentale - ti sei fracassato i coglioni, hai mal di testa perché ti sei sparata 6 sigarette sul terrazzo, al freddo e al gelo (come quello che "
scende dalle stelle", tanto per restare in tema...); ti fa male il sedere e il coccige perché - tanto per cambiare - ti è capitata la sedia della cucina, quella tipo Ikea, con la seduta di legno: le altre, quelle comode e imbottite, sostengono il culo della megera e delle creature... E hai un inizio di acidità di stomaco. E te credo! Ti sei ingollata 14 centimetri di Zanzibar e un tocco di torrone sardo al miele grande quanto il meteorite di Hoba. E ti danno fastidio le pellicine delle mandorle che ti si sono infilate tra i denti, e fai fare alla lingua - che ti sta facendo male - contorsioni all'interno del palato nel vano tentativo di rimuoverle. Ma quelle, più credi di averle agguantate, più vanno a nascondersi tra le gengive, manco dovessero giocare a nascondino! Hai bevuto pure quattro caffé, tutti troppo lunghi e troppo dolci perché dalla cucina ti urlano "tanto come lo zucchero io, va bene a tutti, vero? e poi il caffè è leggero, così non ci fa male!". No, cazzo, che non va bene! Io voglio mezzo cucchiaino raso di zucchero in un caffè talmente forte da poterlo masticare! E lo vorresti gridare che - con la schifa sbrodazza lunga con due palettate di zucchero - ci puoi fare un clistere! Ma quel sant'uomo di tuo marito - che ha sgamato che la belva dentro di te sta per uscire - ti molla un pedatone sotto il tavolo e devi fare pippa!

Poi, comediovuole, la punizione finisce: e chiudi la giornata con quella faccia, più falsa dei soldi del Monopoli che stampano a Napoli; così falsa che - se me la dovessi trovare una mattina davanti allo specchio - una sputazzata int'all'uocchie non me la leverebbe nessuno; quella faccia col sorriso stampato e le labbra stirate - tipo Nancy Reagan - in un sorriso da Giuda Iscariota: "Be', noi ce ne andiamo, eh? Noooo, figuratiiiii! Rimarremmo tanto volentieri ancooora, ma voiiiii sarete anche staanchiii, noooo????".
E anche loro, gli ospiti, che ti accompagnano alla porta ficcandoti un'unghia nelle reni tipo Luger (hai visto mai dovessimo ripensarci?) se ne escono con "Peccato! potevate rimanere ancora un po'...". Poi dice che a Natale si deve essere buoni: ma come si fa, con queste sciagure che si trascinano per 10 inenarrabili giorni? In cui devi essere farlocco, bugiardo, complimentoso, doppiogiochista e gianobifronte? Be', ora che ho fatto questo spaccato delle vostre prossime feste, vi lascio con una promessa di regaluccio. Mi sono ricordata un "gioco di società" (povero, ma bello) del quale sto buttando giù - a memoria - le regole e prima della prossima maratona natalizia, lo metterò sul blog: hai visto mai che vi salvo da un "77, le gambe delle donne"?

8 commenti:

Gap ha detto...

"In cui devi essere farlocco, bugiardo, complimentoso, doppiogiochista e gianobifronte"
Io almeno questo me lo risparmio.
Auguri.

Bastian Cuntrari ha detto...

@Gap, perché sei una persona onesta e io no!!! Oltretutto, so' pure vipera...

Un abbraccio e auguri di cuore, Capo!

Berica ha detto...

Questa volta mi risparmio lo strazio e sto con gli amici.
Non esagerare con il torrone... auguri cara amica e a presto su questi pixel.

Bastian Cuntrari ha detto...

@Berica, io l'ho già sfangata a Natale e stasera cheek to cheek con mio marito! Bollicine intorno alle 22:30 e poi... ninne!!!

Auguri anche a te, carissima.

il monticiano ha detto...

T'interessa sapere che il giorno di Natale ho fatto TOMBOLA vincendo 13 euri? Noo? E vabbe' ho peccato, perdonami. Meno male che stasera e domani mi salvo, niente tombola, mercante in fiera, mazzetto etc.
Auguri Bastia', a te e ai tuoi,
aldo.

Bastian Cuntrari ha detto...

@Montyyy!!! 13 euriki??? Ma nun c'avevi la vecchia ar tavolo...

Un bacio grande, amico mio, e buon 2014!

il monticiano ha detto...

TI DEVO UNA RISPOSTA...
...sì però quando le osterie hanno iniziato a mettere la "H" davanti e diventare "Hostaria", apriti cielo. Prova ad andare all'Hostaria dell'Orso qui a Roma, ma prima fai un mutuo.
Un abbraccione,
aldo.

Bastian Cuntrari ha detto...

@Monty, quella che io avevo in mente era una vera "trattoria" e per accedervi si scendevano un paio di scalini: era al capolinea del "tranvetto" da Termini a Cinecittà, forse in via Giolitti...
Ci andavamo a volte con il papà e la mamma dopo aver fatto spese in centro (!!), cenavamo lì e poi a casa. Col tram. Non era da ricchi, credimi!

O.T.: ma perché mi rispondi qui e non da te? Guarda che io leggo sempre se mi hai lasciato una risposta...

Bacioni, amio mio.