Insomma... 'gna faccio!
Oltre ai casini lavorativi, con dei deficienti che si sono cuccati un lavoro con metodi da Prima Repubblica... capisci a mme... e non lo sanno fare...
Cosa? Di che si tratta? Allora, l'anno scorso - per la stessa piuttosto impegnativa produzione editoriale - ero affiancata da una redazione vera, con correttori di bozze che sapevano far bene il proprio lavoro... ora questi sono stati sostituiti da capre, che - intanto - non vedono 4 spazi tra una parola e l'altra manco per il cazzo. Figurarsi un doppio spazio... Che non vedono la differenza tra - È - e - E' - e che (udite udite!), mi correggono gli ordinali romani "I, II e III" in "I°, II° e III°"!!!!
Porca trota, ma si può??? E allora le bozze le ho dovute correggere io... e non mi compete... e hanno maturato un ritardo di 9 giorni sulla tabella di marcia: ma lo sai, dotto', cos'è il mese di dicembre per chi deve andare in stampa? Con i calendari, le agende e book riepilogativi di un anno di attività... Basta. Sono stramorta.
Ma a questo si aggiunge la vendita della casa. Siamo in due e un quarto - io, la mia adorata metà e Camilla (la gatta) - in un appartamento di 160 metri quadri, del quale "viviamo" solo la metà. Vendiamola! Va bene, vendiamola. E allora le visite, con la gente che viene a vederla in due pomeriggi a settimana: metti a posto, lustra la cucina, rifai il letto, spalanca le finestre e inonda tutto di deodorante per camuffare l'odore di fumo... il tutto - naturalmente - a cavallo del casino lavorativo. Due mesi di fuoco! Ma - il 20 novembre - la casa è venduta: rogito a fine giugno del prossimo anno.
E mi prende un attaco di panico: e se non troviamo una nuova casa? E dove mettiamo i mobili sparsi in 160 metri quadri in 80?? I tappeti, la vetrinetta e la vetrinona, i due divani, i due armadi, il tavolo col piano di marmo della cucina, la madia del pane, la credenza della nonna, i libri.... Aiutoooo! Nel frattempo, la mia adorata metà ha cercato la nuova casa: se vedeva qualche cosa di interessante, si muoveva in avanscoperta e - se pensava che potesse piacermi - il sabato, anziché farmi andare dal parrucchiere (o farmi restare a dormire), mi fissava 3-4 appuntamenti... Va bene! Andiamo a vedere... Però poi ci si siamo resi conto che la casa che vorremmo (un attichetto a Ostia da cui si veda il mare) costa un botto! Avremmo dovuto reinvestire il ricavato della vendita e poi metterci sopra altri 100 mila euriki!!
Ma sono fuori di testa, quasti qua!
Qualche giorno fa, poi, la botta finale, quella che mi ha sdrumato... La mia adorata metà si modifica geneticamente, cambia gusti. Ne ho un primo assaggio quando mi trascina a vedere il primo piano di una palazzina di due, con un "giardino" (30 mq!!): "Pensa che bello! Niente spese condominiali! E io qui posso fare l'orto, e lì posso attrezzarmi un mio angolo per fare i miei lavoretti di falegnameria!" " Si, ma scusa: l'attichetto? E la vista mare? Da qui non si vede un cazzo!" "Ma io intendevo l'attichetto più che altro come 'spazio esterno' da vivere, capisci? E poi, pensa se si rompe l'ascensore: che fai?" "E se c'è un'invasione di topi? Beccano prima me che sto al piano terra! " penso, ma non dico niente. "Gli passerà", aripenso. Manc' p' 'o cazzo!!
Dopo un paio di giorni mi trascina a Fiumicino, in una zona "carinissima! Tutta villette nuovissime! E poi c'è un bel giardino dove posso anche fare l'orto!" Spirito bucolico del cazzo! Io ho il pollice nero: le piante si suicidano, prima di venire da me... Vado a vedere: casettine - a due piani - in mezzo alla campagna amara!! Ma se prendo l'ascensore anche per salire al secondo piano, adesso!! E poi, straisolata! Mi sembra di dover scegliere tra un ricovero per anziani e un altro: ma non sono così VECCHIA, merda secca!!!
Parliamo con il costruttore: per fortuna è uno stronzo, e la cosa va a monte...
E la settimana scorsa va vedere un'altra casa: sempre a Fiumicino, ma a 800 metri dal confine con Ostia. È nuovissima (ha tre anni) con modifiche richieste dai proprietari che sono intervenuti con un architetto: tutta su un piano e con 130 mq di giardino. Giardino vero. Ci ritorna in segreto, e fa le riprese con la web-cam per dimostrami quanto sia vicina - comunque - a tutti gli esercizi commerciali dei quali fruiamo ora: ha ragione, cazzo! Per andare a fare la spesa da "Panorama" la strada si allunga solo di 600 metri. Non ho quasi più frecce al mio arco e mi sento persa...
Ma poi se ne esce con una frase: "Pensa, sembra davvero il nostro nido d'amore!"
Mi blocco e costringo me stessa a riflettere.
Io non esco mai, sono uno straculo di piombo. Quando andiamo in vacanza, in Croazia, arrivo abbronzata come una candela perché al mare - qui a Ostia - non ci vado mai. È dunque solo l'idea del mare vicino che mi blocca. Lui - sulle case che ha abitato - non ha mai avuto voce in capitolo: decideva la madre-padrona. Vicina alla chiesa, al fruttarolo e al pizzicagnolo... Vicina alle sorelle e ai nipoti. E lui a fare pippa. Anche la casa in cui abitiamo ora - ancora per sei mesi - l'abbiamo scelta seguendo questi criteri. Perché debbo allora essere così egoista e privarlo di un (nuovo) sogno nel cassetto? Se vuole fare l'orticello; se vuole il "suo" capanno per gli attezzi per trastullarsi con i lavoretti con il legno che gli piacciono tanto; se vuole attrezzarsi con il barbecue e il forno da pizza in giardino, che titolo ho io - che me ne sto dalla mattina alla sera davanti al PC - per dirgli che no, questa cosa non s'ha da fare? E poi, l'ho sempre viziato: non posso iniziare adesso a mettergli i paletti.
Morale: abbiamo fatto un'offerta d'acquisto e aspettiamo la risposta. Che, detto tra noi, non vedo l'ora che arrivi e che sia positiva. Almeno posso archiviare questo periodo di insicurezza, questo senso di "spossessamento", di privazione e di perdita che mi angoscia un po': posso riprendere le mie sane abitudini di dire cazzate qui, e reinventarmi una vita. Ho paura, ma il cucciolo potrà iniziare a pensare al "nostro nido d'amore": e credo che con questa frase - detta con assoluta sincerità - mi abbia comprata...
Oltre ai casini lavorativi, con dei deficienti che si sono cuccati un lavoro con metodi da Prima Repubblica... capisci a mme... e non lo sanno fare...
Cosa? Di che si tratta? Allora, l'anno scorso - per la stessa piuttosto impegnativa produzione editoriale - ero affiancata da una redazione vera, con correttori di bozze che sapevano far bene il proprio lavoro... ora questi sono stati sostituiti da capre, che - intanto - non vedono 4 spazi tra una parola e l'altra manco per il cazzo. Figurarsi un doppio spazio... Che non vedono la differenza tra - È - e - E' - e che (udite udite!), mi correggono gli ordinali romani "I, II e III" in "I°, II° e III°"!!!!
Porca trota, ma si può??? E allora le bozze le ho dovute correggere io... e non mi compete... e hanno maturato un ritardo di 9 giorni sulla tabella di marcia: ma lo sai, dotto', cos'è il mese di dicembre per chi deve andare in stampa? Con i calendari, le agende e book riepilogativi di un anno di attività... Basta. Sono stramorta.
Ma a questo si aggiunge la vendita della casa. Siamo in due e un quarto - io, la mia adorata metà e Camilla (la gatta) - in un appartamento di 160 metri quadri, del quale "viviamo" solo la metà. Vendiamola! Va bene, vendiamola. E allora le visite, con la gente che viene a vederla in due pomeriggi a settimana: metti a posto, lustra la cucina, rifai il letto, spalanca le finestre e inonda tutto di deodorante per camuffare l'odore di fumo... il tutto - naturalmente - a cavallo del casino lavorativo. Due mesi di fuoco! Ma - il 20 novembre - la casa è venduta: rogito a fine giugno del prossimo anno.
E mi prende un attaco di panico: e se non troviamo una nuova casa? E dove mettiamo i mobili sparsi in 160 metri quadri in 80?? I tappeti, la vetrinetta e la vetrinona, i due divani, i due armadi, il tavolo col piano di marmo della cucina, la madia del pane, la credenza della nonna, i libri.... Aiutoooo! Nel frattempo, la mia adorata metà ha cercato la nuova casa: se vedeva qualche cosa di interessante, si muoveva in avanscoperta e - se pensava che potesse piacermi - il sabato, anziché farmi andare dal parrucchiere (o farmi restare a dormire), mi fissava 3-4 appuntamenti... Va bene! Andiamo a vedere... Però poi ci si siamo resi conto che la casa che vorremmo (un attichetto a Ostia da cui si veda il mare) costa un botto! Avremmo dovuto reinvestire il ricavato della vendita e poi metterci sopra altri 100 mila euriki!!
Ma sono fuori di testa, quasti qua!
Qualche giorno fa, poi, la botta finale, quella che mi ha sdrumato... La mia adorata metà si modifica geneticamente, cambia gusti. Ne ho un primo assaggio quando mi trascina a vedere il primo piano di una palazzina di due, con un "giardino" (30 mq!!): "Pensa che bello! Niente spese condominiali! E io qui posso fare l'orto, e lì posso attrezzarmi un mio angolo per fare i miei lavoretti di falegnameria!" " Si, ma scusa: l'attichetto? E la vista mare? Da qui non si vede un cazzo!" "Ma io intendevo l'attichetto più che altro come 'spazio esterno' da vivere, capisci? E poi, pensa se si rompe l'ascensore: che fai?" "E se c'è un'invasione di topi? Beccano prima me che sto al piano terra! " penso, ma non dico niente. "Gli passerà", aripenso. Manc' p' 'o cazzo!!
Dopo un paio di giorni mi trascina a Fiumicino, in una zona "carinissima! Tutta villette nuovissime! E poi c'è un bel giardino dove posso anche fare l'orto!" Spirito bucolico del cazzo! Io ho il pollice nero: le piante si suicidano, prima di venire da me... Vado a vedere: casettine - a due piani - in mezzo alla campagna amara!! Ma se prendo l'ascensore anche per salire al secondo piano, adesso!! E poi, straisolata! Mi sembra di dover scegliere tra un ricovero per anziani e un altro: ma non sono così VECCHIA, merda secca!!!
Parliamo con il costruttore: per fortuna è uno stronzo, e la cosa va a monte...
E la settimana scorsa va vedere un'altra casa: sempre a Fiumicino, ma a 800 metri dal confine con Ostia. È nuovissima (ha tre anni) con modifiche richieste dai proprietari che sono intervenuti con un architetto: tutta su un piano e con 130 mq di giardino. Giardino vero. Ci ritorna in segreto, e fa le riprese con la web-cam per dimostrami quanto sia vicina - comunque - a tutti gli esercizi commerciali dei quali fruiamo ora: ha ragione, cazzo! Per andare a fare la spesa da "Panorama" la strada si allunga solo di 600 metri. Non ho quasi più frecce al mio arco e mi sento persa...
Ma poi se ne esce con una frase: "Pensa, sembra davvero il nostro nido d'amore!"
Mi blocco e costringo me stessa a riflettere.
Io non esco mai, sono uno straculo di piombo. Quando andiamo in vacanza, in Croazia, arrivo abbronzata come una candela perché al mare - qui a Ostia - non ci vado mai. È dunque solo l'idea del mare vicino che mi blocca. Lui - sulle case che ha abitato - non ha mai avuto voce in capitolo: decideva la madre-padrona. Vicina alla chiesa, al fruttarolo e al pizzicagnolo... Vicina alle sorelle e ai nipoti. E lui a fare pippa. Anche la casa in cui abitiamo ora - ancora per sei mesi - l'abbiamo scelta seguendo questi criteri. Perché debbo allora essere così egoista e privarlo di un (nuovo) sogno nel cassetto? Se vuole fare l'orticello; se vuole il "suo" capanno per gli attezzi per trastullarsi con i lavoretti con il legno che gli piacciono tanto; se vuole attrezzarsi con il barbecue e il forno da pizza in giardino, che titolo ho io - che me ne sto dalla mattina alla sera davanti al PC - per dirgli che no, questa cosa non s'ha da fare? E poi, l'ho sempre viziato: non posso iniziare adesso a mettergli i paletti.
Morale: abbiamo fatto un'offerta d'acquisto e aspettiamo la risposta. Che, detto tra noi, non vedo l'ora che arrivi e che sia positiva. Almeno posso archiviare questo periodo di insicurezza, questo senso di "spossessamento", di privazione e di perdita che mi angoscia un po': posso riprendere le mie sane abitudini di dire cazzate qui, e reinventarmi una vita. Ho paura, ma il cucciolo potrà iniziare a pensare al "nostro nido d'amore": e credo che con questa frase - detta con assoluta sincerità - mi abbia comprata...
22 commenti:
Innanzi tutto bentornata, ti aspettavamo e, sinceramente, ci sei mancata.
Come ti capisco per il cambio di casa però sono dalla parte della tua dolce metà soprattutto per il fatto che adora fare lavoretti col legno.
La mia passione che non ho mai potuto coltivare.
Viva Geppetto.
@Monty, che piacere che tu sia il primo a ri-salutarmi!!!
Anche tu e gli altri della banda mi siete mancati... e tanto! Oggi ho dovuto cancellare più di 500 post (neanche letti) dal reader... Mi sembra di essere stata in esilio. E per quanto riguarda la casa, me ne sto convincendo anch'io. Quasi. Ma un po' di strizza rimane...
Un bacio grande, caro.
Carissima, finalmente sei tornata tra noi..volevo dirti che hai fatto bene ad accontentare il tuo amore, anche se io sono un'irriducibile cittadina
Inoltre, carissima, se non trovi modo di sistemare i tuoi mobili, sappi che con letizia nel cuore accetterò librerie,madie, armadi ecc agratisse ovviemnente!!
E comunque..pensa a Camilla, che felicità sarà per lei avere un giardino!!
ben riletta, ecco dov'eri! a disdegnare case!
vabbè dai, sii paziente e preparati, basta che ci sia spazio per la miciona e che lei si abitui al nuovo eh?!
un saluto
Dai che il peggio è passato, forza Bastian!
@Punziccia, lo sono anch'io un'inguaribile cittadina! Non riesco ad apprezzare il verde, il cinguettìo degli uccellini, lo svolazzar di farfalle... Per me - credo sia nel mio DNA - l'equazione è natura=mare, estate e inverno. Magari mi ci abituerò. Oppure no. E, come fanno gli anziani negli ospizi (ggrrr....), scriverò memorie.
Ti abbraccio, e grazie.
@Fabio, e tu pensi alla micia anziché a me??? Bell'amico che sei...
Un bacio, nonostante.
@Russo, pensavo non saresti più passato, dopo quello che ti ho lascito scritto ieri... Ma era solo una provocazione, per sollecitarti la memoria di me: e, nonostante la Puglia sia nel mio cuore (e il Salento in particolare)... FORZA TORO!!!
Ti abbraccio forte.
O finalmente. Non ce la facevamo più senza di te.
Per fortuna era solo stress da lavoro e da casa. Ci voleva qualcosa che ti movimentasse la vita. Anche se ne facevi forse anche a meno.
Siccome non so se sarai ancora tanto impegnata ti lascio il mio regalo per natale. Lo so che è in anticipo ma sai anche io latito un pò per ciò.
Ciao ti abbraccio forte Sisisfo
http://public.blu.livefilestore.com/y1pAUCvCF3CGhSri4Reb8NF4wqrS2rgfkC2Xn1HTl8maRv4_x4o-ZpiUzU2eZDCCgXgh_lczDssRNMgMxlwMZHiBg/pallina%20natale.jpg
@Sisifo, la frase sul tuo regalo di Natale sembra un segno del destino: debbo solo iniziare a pensare che cambiare casa sia, in fondo, una cosa semplice.
Perché la "persona straordinaria" ce l'ho già!
Grazie, caro.
Altroché corse frenetiche e assurde per comprare regali inutili e formali, qui c'è ben altro movimento a quanto vedo in questo dicembre.
Bentornata, gemella diversa.
Quando scrivi "culo di piombo" mi fai pensare al mio. :)
E' (ho battuto bene?) un piacere tornare a leggerti: sei mancata a tutti.
Notte e un abbraccio.
Gioia!!! Non ho fatto a tempo a leggerev il post ma sono strafelice di rivederti sul mio monitor. Volevo solo dirtelo. Tornerò presto a leggerti. Con immutato sentimento
@Alberto, bravo! E pensa che trauma sia tutto questo per una pigrona inveterata come me! ...adaequatio rerum...
Ti abbraccio.
Sarai anche spossata, ma hai una verve micidiale. D'accordo si legge tra le righe che sei una burbera dal cuore tenero, ma resti comunque simpaticamente "terribile". Coraggio, forse sei giunta alla meta. E poi non parlarmi d'appartamenti chè con mia moglie stiamo cercando anche noi, ed il più simpatico degli agenti immobiliari e cmq un fesso furbastro.
ciao, silvano.
@Enne, e sennò che gemelle saremmo se non avessimo entrambe il culo di piombo???
No, non è scritto bene...
Tieni premuti i tasti FN e ALT mentre digiti 0200 (sono tutti zero...) e - come per incanto - ti apparirà "È". Ma ricordati di ripremere il tasto Fn, altrimenti la tastiera non ti risponde più correttamente!!!
Un bacio dalla sister magistra...
@Franco, ammmoreee!!!
È bello mancare a qualcuno: la nostalgia alimenta i sentimenti.
Uno strabacio e a presto, cao.
@Silvano, profetico!!
Sì, siamo giunti alla meta: ci hanno telefonato poco fa per annunciarci che la nostra offerta è stata accettata. Obtorto collo (ma non più di tanto, alla fine...) mi troverò a coltivar piante - opterei per i cactus e i fichi d'India - e ad ascoltar fringuelli!!
A proposito: da "Ostiense" che ero, mi sono trasforamata in una "Fiumicinese", perché la casa è in Comune di Fiumicino... Però potrei buttarmi in politica, e fare le pulci agli agenti immobiliari: quello che ha venduto la nostra (attuale casa) ci ha proposto un gentile omaggio. Fatturarci, del compenso convenuto (8 mila euriki + IVA) solo la metà, con un "risparmio" per noi, di ben 800 euro di IVA!! Perché il resto di 4.000 pippi, gliel'avremmo dovuto dare in nero! La sua fattura di 9.600 euro l'ho incorniciata, 'sto stronzo!!
Buona domenica e buona fortuna!!
Ci avevi spaventati, ma questo tuo articolo evidenzia che i tuoi problemi non erano poi cosi' gravi.
Non dimenticarti di piantare degli oleandri nel tuo nuovo giardino. Sono cosi' belli e non richiedono troppe attenzioni.
P.S. Io tuo marito lo capisco benissimo....
XXX
@Joe, maschilista...
Ma se tua moglie ti dicesse che il suo sogno è andare a coltivar zucchine, che so... ad Arcore, saresti felice???
Buona idea quella degli oleandri...
XXX
Tornataaaaa!!! che ben :)
Bastian, ti son successe tante cose. Bon fa tanta vita no?
Cosa dir se non darti ragione se il pensiero è il vostro nido d'amore è difficile controbattere, soprattutto se non ci sono delle ragioni grosse.
Goditi l'ultimo natale nella vecchia casa :)))
Ciao, a presto
@Ormoled, caro amico...
Sì, è vero, sembra l'inizio di una nuova vita, e ho deciso di prenderla per il verso giusto: comunque, siete pestiferi voi uomini! Basta una frasetta, buttata lì con nonchalance, e noi a calar le braghe, in senso figurato... ma anche no!
Un bacione e a presto.
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