venerdì 30 maggio 2008

Che sensazione di leggera follìa

Non ho idea di come un genitore possa reagire alle notizie, circolate in questi giorni, che hanno come protagonisti due neonati, se io - che genitore non sono - sento in corpo una rabbia, un livore, un vero e proprio odio che mi spingerebbe a scendere in piazza e a incatenarmi a qualche cancellata.

La prima riguarda Davide, il bimbo di Foggia, nato con la Sindrome di Potter (o agenesia). E anche la beffa del destino: oggi Potter è per noi, non addetti ai lavori, solo Henry, il maghetto. Cose belle di favole, di magìe, di cappelli con le stelle disegnate.
Per Davide, invece, che ha compiuto 1 mese due giorni fa, significa non avere i reni, avere gli ureteri e la vescica pressoché inesistenti e i piedi torti. E Davide non ha più, per diktat della magistratura, in questa occasione più-veloce-della-luce, neppure la tutela del papà e della mamma: a loro si è sostituito un tomo fatto di articoli di legge e di comma, che lo obbliga ad essere "curato" e sottoposto a dialisi, terapia che sostituisce nel corpo umano, le funzioni dei reni. E che è dolorosa. Davide, e mi fa male dirlo, non credo sopravviverà: ma tornerà alla madre terra munito del conforto del codice sulla tutela dei minori.

L'altra notizia riguarda la bimba nata 10 giorni fa a Casale Monferrato, di cui in cronaca non ho trovato il nome, e che io chiamerò Chiara, con la speranza che il nome beneaugurante porti un po' di luce nella sua vita. La mamma di Chiara è in coma per un incidente stradale: un pirata della strada l'ha investita e se l'è svignata. Successivamente beccato, è ora indagato per omissione di soccorso. Azzardo: è libero, vero?
Il padre di Chiara non intende riconoscerne la paternità. Ma Chiara è fortunata: ha i nonni materni che non vedono l'ora di portarsela a casa, e adottarla, ma... (copio e incollo), "i tempi della legge e della burocrazia sono lenti e complicati e lei nel frattempo rischia di essere affidata ad un istituto".

Credo si sia arrivati alla frutta: da una parte abbiamo un magistrato così zelante da costringere Davide, malato terminale, a sopravvivere. Anzi, "a farcela". Così titolava ieri un articolo su Avvenire, a firma Enrico Negrotti: "Battaglia intorno a Davide. Che vuole farcela". Non una parola sul dramma di Chiara. All'altro capo dell'amato stivale abbiamo una bimba sana, con i nonni pronti a darle tutto l'amore di cui ha bisogno, ma non si trova uno straccio di giudice che mandi all'aria tutti gli scartafacci, di cui immagino ingombra la sua scrivania, che riesca a dire: "Portatevela a casa! Al resto ci penso io!".

C
irca due anni fa, si diede grande risalto ad una cosiddetta svolta epocale della chiesa cattolica, pronta ad abolire il limbo. Non so se l'abbia fatto: non seguo molto le iniziative d'oltre Tevere.
Ma so per certo - vedi l'articolo di Avvenire - che sa esattamente ove destinare bimbi innocenti utili alla propaganda: all'inferno. Sulla terra.

View blog reactions

16 commenti:

Massimiliano ha detto...

Io sono sempre più convinto che la chiesa dovrebbe occuparsi dei propri affari. Se proprio vuole avere voce in capitolo sui bambini, lo faccia verso i propri "dipendenti".
Lasciate che i pargoli vengano a me, diceva Gesù... Oggi come oggi con quello che si sente in giro, fossi un genitore, col cavolo che glieli affiderei!!!

Bastian Cuntrari ha detto...

Già: e con quello che si sente in giro, dopo la tutela di santa madre chiesa, i bimbi possono "fruire" anche del viatico dei magistrati.
E se sono come quelli che si sono presi cura di Davide e Chiara, i piccoli cadono dalla padella alla brace.
Un abbraccio.

Joe ha detto...

C'e' una espressione inglese che definisce i burocrati miopi come "fucking rubber stampers". I casi da te citati qualificano come azioni di questi zeloti.

Bastian Cuntrari ha detto...

Ciao Joe!
Con il mio povero inglese ho provato a tradurre l'espressione che hai citato in "fottuti timbratori".
Di cartellino, di libro presenze, e via discorrendo...
Senza assunzione di responsabilità.
Più che vero.
È così? E dove trovo un tuo sito, un tuo blog?
Grazie comunque della visita!

P.S.: prima di prendere coraggio e mettere la mia foto sul blog, avevo pensato di rappresentarmi con l'Uomo di Vitruvio. Irresistibile!

Joe ha detto...

Traduzione perfetta! Io non ho un Blog, ma ne visito diversi.
Ciao e complimenti per le tue ottime ricerche. Se solo potessimo clonare persone come te i problemi dell'Italia sarebbero tutti risolti....

Bastian Cuntrari ha detto...

Wow!!!
Si vede che sono arrossita?
Grazie per i complimenti e (spero),
a presto!

Anonimo ha detto...

La òegge è legge (ma non sempre e non per tutti...). Sorvolo sulle vicende che riguardano la Chiesa e che la stessa Chiesa farebbe bene ad approfondire, anzichè trasformarsi in un'entità lontana dalla gente e purtroppo ai giorni nostri molto discussa... Il piccolo Davide, secondo le più recenti notizie, è stato comunque affidato ai genitori. La bambina invece, rischia di andare in adozione. C'è da chiedersi, se un domani la mamma uscisse dal coma, quale giudice avrebbe il coraggio di spiegarle il proprio operato? Sul padre, qualunque possa essere la ragione del mancato riconoscimento, preferisco tenermi le mie opinioni che, se riportate sul blog, darebbero motivo a ben più di una querela nei miei confronti. Bastian cuntrari, sei più "genitore" tu, di tanti che mettono al mondo i figli...

Bastian Cuntrari ha detto...

Grazie, Gian J!
Grazie per avermi dato del "genitore migliore" di altri, pur non essendolo.
È vero: io e mio marito siamo NON genitori per scelta personale.
Troppo abituati ad una vita senza orari; troppo attaccati alla nostra libertà quasi anarchica.
In una parola, troppo egoisti.

Ma alla resa dei conti, siamo convinti di aver fatto un favore ai nostri figli non nati: non li abbiamo mai parcheggiati dai nonni e non abbiamo mai dato loro in mano un game-boy perché non ci rompessero gli zibidei.

Terribile la considerazione che hai fatto, e alla quale non avevo pensato: e se la mamma di "Chiara" uscisse dal coma, chi avrà il coraggio di dirle...

Ti abbraccio.

Anonimo ha detto...

Non essere genitori per scelta e con la consapevolezza che una scelta diversa avrebbe potuto avere come conseguenza quella di essere pessimi genitori, ritengo faccia onore a chi ha rinunciato ad avere dei figli. Egoismo, sarebbe stato il contrario... La considerazione sulla mamma di "Chiara", è uno dei tarli che mi rode. Mi dispiace non potere esprimere il mio pensiero sul padre...

Bastian Cuntrari ha detto...

Ok, accetto la sfida.
A Napoli si dice di non "sfruculia' la mazza a San Gennaro"...
Nel tuoi commenti, hai citato il padre di Chiara. La prima volta ho sorvolato, ma ora, parliamone.
E voglio essere bastarda, cinica e bara.

Lui non la vuole riconoscere.
E questo è un dato di fatto: non facciamoci fregare dal "buonismo" (te l'ho detto, che sarei stata cattivissima...) dicendo "be', però... in questa situazione...".
Non sono un avvocato, ma ho leggiucchiato qualcosa in rete: se riconosci un figlio, te ne assumi la responsabilità. A tutto tondo (mantenimento, educazione, etc.): e lui non vuole.
Magari è sposato. O magari, più semplicemente, non se la sente.

Quello che invece non riesco a capire è come, nelle pieghe dei nostri ponderosi codici, non ci sia un cavillo da applicare per dipanare la matassa.

La mamma di Chiara è in coma: possibile non sia prevista, per lei, la figura del "tutore"?
Faccio un'ipotesi estrema: la mamma di Chiara è una industriale. La sua azienda conta 1.000 dipendenti. Ma la mamma di Chiara è l'unica ad avere la firma sul conto aziendale.
Che ne sarà dei lavoratori e dell'azienda? Chiuderà i battenti e metterà in mezzo alla strada 1.000 famiglie? Oppure verrà nominato un tutore (o un curatore) che faccia gli interessi della sventurata ragazza?

E ancora: se la povera donna avesse bisogno di un intervento "a rischio", chi firmerebbe, al suo posto, il modulo ospedaliero di assunzione di responsabilità?

Sicuramente i suoi genitori sarebbero chiamati a "farne le veci": e perché allora, non possono essere i suoi tutori in questa vicenda? Perché non possono, loro, dare voce a chi voce non ha?

Si promulgano ogni giorno leggi del ca*** per far fronte alle "emergenze": dato che ci siamo abituati, perché non approvare una legge "ad personam" per far uscire Chiara da questo maledetto cul de sac?

Scusa il tono: sono arrabbiata per questa immobilità; per questa passiva acquiescenza.
Sono arrabbiata per Chiara...

Ti abbraccio.

Joe ha detto...

Pure io e mia moglie siamo senza prole nostra, anche se avendo adottato, qualifichiamo come genitori.
Le tue umane osservazioni dimostrano pienamente che non e' necessario avere figli per avere compassione ed empatia.

Bastian Cuntrari ha detto...

Grazie Joe, caro.
Sai, a volte mi sento un po' "fuori", un po' estranea...
Come quando, ragazzetta, ti presentavi alle feste senza il fidanzatino. O come quando, adulta, ma ancora "single", ti trovavi al veglione di Capodanno in casa di amici "scoppiata", il numero dispari in un consesso di numeri pari. O, più di recente, quando dico che fumo (sigarette): "Fumi? Ma dài!?", neanche avessi detto che ho ancora il WC sul balcone.

E mi sento "fuori" quando parlo di
figli: l'inevitabile commento, a parte un mal celato sguardo di sufficienza (della serie: be', sentiamo che altra minchiata dice...) è un educato, e saccente: "Sì, però tu non puoi sapere com'è esattamente...".

Grazie per avermi fatto sentire, comunque, non più fuori.
Con la tazza del caffé brindo al coraggio tuo e di tua moglie: credo che essere genitori adottivi sia molto più difficile che essere genitori naturali.

Ti (vi) abbraccio.

Anonimo ha detto...

L'ordinamento giuridico italiano, prevede norma e cavilli in materia anche delle più grandi castronerie che essere umano possa pensare.Purtroppo, evidentemente non è mai stata presa in considerazione da parte del legislatore, un'evenienza di questo genere. Hai ragione tu quando sostieni che la nomina di un tutore potrebbe risolvere, almeno in questo momento, una situazione tanto complessa e sono certo, che se si fosse trattato della figlia del potente di turno, sarebbe intervenuto il governo che in men che non si dica avrebbe varato un DL per risolvere il caso. Per noi comuni mortali, non c'è speranza... Una soluzione sarebbe stata, qualora lo pseudo genitore - mi vergogno prima ancora che da genitore, come uomo - avesse effettuato il riconoscimento, avvalendosi poi della collaborazione e dell'assistenza dei nonni. Purtroppo così non è. Ci resta solo da sperare in un cavillo giuridico.
Un abbraccio

Joe ha detto...

Essere genitori adottivi richiede tanta fortuna. A noi e' andata bene solo per il 50%.
Sul fumo tocchi un tasto tanto penoso per me. Ho perso infatti cinque amici carissimi per tumori ai polmoni causati dal fumo. Spero proprio che tu ci ripensi. Buena suerte....

Bastian Cuntrari ha detto...

@Gian J: allora, sei d'accordo con me. Stiamo per promulgare una Legge per la "Robin Hood Tax": vorrei una
legge pro "Chiara Life"...

@Joe: sono contenta per te e tua moglie. Quanto alle cicche... lasciamo perdere.

Vi abbraccio, amici.

Anonimo ha detto...

@ bastian cuntrari...
Potrei non esserlo?
Purtroppo, vedrai che come sempre i signori della politica - quella con la "p" minuscola), si trastulleranno con altre centomila c....te, tralasciando di affrontare l'argomento. Cosa fare? Viviamo in un paese ormai allo sbando, dove accade di tutto e di più. Temo che i giorni della democrazia siano ormai contati e se già è difficile così, cosa potremo fare quando ci avranno messi completamente a tacere ?