La ricordate, la canzone di Gianni Morandi? Quella che ancora oggi - giovani non più giovani - riuniti intorno a un tavolo, un boccale di birra davanti, ci ritroviamo a intonare con nostalgia, insieme a "Io vagabondo", "Azzurro", "Quella carezza della sera"... Be', oggi volevo scrivere un post musicale, forse influenzata da Mauro, che in un suo post, ricorda gli Abba, quelli di "Mamma mia", "Dancing Queen"... li rammentate?
E invece no, non si può scrivere un post musicale, allegro, intriso di memorie, quando il Cainano se ne esce con un'altra delle sue. Ieri era con il suo amico del cuore, Putin, in una delle sue ville in Sardegna. Conferenza stampa. Una giornalista russa chiede all'ex ufficiale del KGB (in arte, Putin, anni 56), cosa ci sia di vero nella storia del suo divorzio dalla moglie Ljudmilla, che gli consenta di convolare a nuove nozze con Alina Kabaeva, 25enne atleta uzbeka. Putin glissa: si, mi piacciono le donne... ma non si sbilancia.
Chi si sbilancia è lo psiconano che mima, in direzione della giornalista che ha osato importunare il suo amichetto con una domanda così imbarazzante, una sventagliata di mitraglia. La giornalista scoppia in lacrime: chissa, avrà pensato alla fine di Anna Politkovskaja e degli altri giornalisti uccisi per aver parlato male del novello Stalin. No, non si può parlare di musica nel post: me lo concedo solo nel titolo. Ricordate come diceva la canzone ad un certo punto?
E invece no, non si può scrivere un post musicale, allegro, intriso di memorie, quando il Cainano se ne esce con un'altra delle sue. Ieri era con il suo amico del cuore, Putin, in una delle sue ville in Sardegna. Conferenza stampa. Una giornalista russa chiede all'ex ufficiale del KGB (in arte, Putin, anni 56), cosa ci sia di vero nella storia del suo divorzio dalla moglie Ljudmilla, che gli consenta di convolare a nuove nozze con Alina Kabaeva, 25enne atleta uzbeka. Putin glissa: si, mi piacciono le donne... ma non si sbilancia.
Chi si sbilancia è lo psiconano che mima, in direzione della giornalista che ha osato importunare il suo amichetto con una domanda così imbarazzante, una sventagliata di mitraglia. La giornalista scoppia in lacrime: chissa, avrà pensato alla fine di Anna Politkovskaja e degli altri giornalisti uccisi per aver parlato male del novello Stalin. No, non si può parlare di musica nel post: me lo concedo solo nel titolo. Ricordate come diceva la canzone ad un certo punto?
Capelli lunghi non porta più / non suona la chitarra ma
uno strumento che sempre dà / la stessa nota RA-TA-TA-TA...
uno strumento che sempre dà / la stessa nota RA-TA-TA-TA...
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11 commenti:
Come al solito, se ne esce sempre come le scuregge...
In Russia i giornalisti contrari al regime vengono uccisi davvero, ma evidentemente nessuno l'ha informato.
5 anni di prese in giro dalla stampa internazionale, ecco inoltre cosa ci aspetta...
Max, ma il nano è un pozzo senza fondo! Tremo al pensiero di quello che uscirà da quella boccaccia ora che ha fatto l'en plein!
Ciao Bastian, grazie al tuo commento ho scoperto questo tuo bel blog, decisamente più impegnativo ma serve sicuramente a tornare coi piedi nella realtà che ci tocca vivere...
Hamlet, grazie a te!
Mi sono goduta gli Abba sul tuo Blog e ho fatto un bel passo indietro nel tempo. Ora, copiandoti spudoratamente, cercherò di capire il funzionamento del Music Player di MyFlashFetish.com per rinnovare, com'è giusto fare in primavera, l'home del mio blog.
Se avrò problemi, aspettati un "help me!" sul tuo... Ciao!
La cosa più inquietante è lo sguardo...
certo che se voleva fare un'eccezione per un comunista, ha scelto proprio il migliore. Comunque è in forma smagliante, ne vedremo ancora delle belle ;)
A me ha molto colpito il fatto che, mentre il nano faceva quel gesto folle, Putin assentiva con la testa e con una faccia! mi ha fatto paura! e il nano, schifo!
ciao marina
@ Maria Cristina: allora non era una mia impressione, che il suo sguardo fosse gelido e "assassino"!
@ Riccardo: infatti, non riesco a capire come riesca ad andare d'accordo con un vetero comunista mangiatore di bambini e (scusa il francesismo...) "coglione". L'ha detto lui, no? Vuoi vedere che, sotto gli 8 centimetri di pelle tirata sulla faccia, in realtà il nano nasconde i baffoni di papà Stalin?
@ Marina: è vero, assentiva.
Le loro "affinità elettive" incutono sacro terrore. Ho pensato spesso, dopo aver pubblicato il post, a come deve essersi sentita, al rientro in patria, quella povera cronista. Come vivrà, adesso? Continuerà a guardarsi alle spalle, per la strada? E nell'androne di casa, si volterà per vedere se qualcuno la segue? Spero che questi pensieri mi vengano perché vedo troppo FoxCime: ma tant'è...
dai, non c'è più da stupirsi! potrebbe ballare il ballo del qua qua in parlamento e non batterei ciglio!
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