venerdì 18 aprile 2008

Bologna la Dotta, la Grassa,
la Rossa si adegua

Bologna la Dotta, con la sua Università che vede la luce nel 1088 ed è considerata la più antica del mondo occidentale; faro di scienza e di laicismo, giacché la scienza è, per definizione, laica. Bologna la Grassa e ghiottona, che regala al mondo intero il piacere edonista della sua cucina succulenta, godereccia, fatta di sughi rossi e salumi; di carrelli di carne bollita; di zuppiere di tortellini fumanti. Bologna la Rossa, quella di Radio Alice, "ala creativa" del movimento studentesco degli anni '70; quella di Cofferati sindaco; ebbene, quel fiammeggiante caposaldo della sinistra per decenni, si adegua.
Metabolizza se stessa modificandosi geneticamente, e producendo in vitro un qualcosa che non è più lei.
Il Comune ha deciso di finanziare, spendendo quindi danaro pubblico, corsi pre-matrimoniali per chi intenda sposarsi civilmente. Prima lezione: "Insieme per sempre". Ammetto che non capisco questa moda dei corsi pre-qualcosa, quelli che dovrebbero darti dritte sul come affrontare le novità. Quelli che ti spiegano come sarai dopo, nulla lasciando alla scuola dell'esperienza personale. Corsi pre-asilo per i bambini di 2 anni? Corsi pre-primascopata per le/gli ancora vergini?

L
'iniziativa è di Lina Delli Quadri, consigliere comunale PD, cattolica impegnata. Vabbe', problemi suoi. Ma per questo indottrinamento, Bologna si avvale dell'UCIPEM, acronimo che sta per Unione Consultori Italiani Prematrimoniali e Matrimoniali, che all'articolo 1 dei suoi "Fondamenti Antropologici" testualmente recita: "l'UCIPEM
assume come fondamento e fine del proprio servizio consultoriale la persona umana e la considera, in accordo con la visione evangelica, nella sua unità e nella dinamica delle sue relazioni sociali, familiari e di coppia"; e poco più oltre "riconosce che la persona umana è tale fin dal concepimento". Adaequatio rerum: un po' di PD modernista con la faccenda del "consultorio"; un pizzico di binettismo col cilicio per la visione evangelica; q.b.di Giuliano Ferrara per la sopravvivenza dello spermatozoo errante, e la pappa l'è fatta.
Povera Bologna! Così opulenta, ricca d'ingegno, orgogliosa, a volte antipatica per quel suo (a ragione) diversificarsi, essere sempre un passo avanti... Povera Bologna, ridotta a vessillifera di un'idea onnicomprensiva (mi spiace dirlo) nata da poco, ma che perde pezzi e identità ogni giorno che passa.

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6 commenti:

Mauro Milani ha detto...

Ti ho scoperto leggendo un tuo commento. Incuriosito ho cliccato sul tuo profilo, ho aperto il tuo blog, ho letto e sono rimasto colpito. Scrivi benissimo, che invidia! Ammirato ti linko sul mio, non sentendomi affatto degno di una tua visita, speranzoso che questo ti lusinghi.
I miei complimenti vivissimi e sinceri.

A presto.
Mauro

Bastian Cuntrari ha detto...

Ciao Mauro, benvenuto e grazie per i complimenti! Scherzi? Ti ho visitato, eccome! Noi donne, volere o volare, siamo comunque scimmie curiose! E non sai quale gioia che il caso abbia voluto che, proprio oggi, il tuo post parlasse di un "mito" dei miei anni passati: gli Abba! Se visiti il mio profilo, vedi che ho indicato come "musica preferita" la easy listening. Diciamo che ho la bocca buona (mio fratello, dice che di musica non capisco niente...): può darsi. Qualche tempo fa ho fatto un post su Muxtape e mi sono creata la mia mini compilation: non so, dunque, con i miei gusti da anticaglia e petrella, se riuscirò ad apprezzare appieno i tuoi post sulla nuova musica, ma ti inserisco in ogni caso nel mio reader, sperando che, ogni tanto, tu riesca ad occuparti anche della musica "de noi veci": per la serie della scimmia curiosa, vedo che scrivi da Monfalcone. Ma c'è ancora la Trattoria della "Vecia Gisela"? Ci ho mangiato, da dio!, con mio padre (triestino e pilota militare) quando atterrava a Ronchi dei Legionari.
A "rileggerci" presto!

riccardo gavioso ha detto...

per commentare prenderò in prestito le parole:

"Bologna è una ricca signora che fu contadina
benessere, ville, gioielli e salame in vetrina...

E i tuoi bolognesi, se esistono, ci sono o oramai si son persi
confusi e legati a migliaia di mondi diversi."

Bastian Cuntrari ha detto...

Che belle parole, Riccardo!
Di chi sono? Così amare, su una Bologna che non fu mai "mia", e sui bolognesi dei quali, forse, ho una visione iconografica, non reale.
Ma che mi piacevano com'erano nel mio immaginario.

P.S.: Ho scaricato il tuo libro e ne ho iniziato la lettura. Mi sta catturando! Potrò postare un commento, dopo? E dove? Fammi sapere...

riccardo gavioso ha detto...

le parole sono di Francesco Guccini, Bolognese d'adozione, che si autodefinisce Modenese volgare.
Per il resto sei molto generosa, e ti ringrazio di cuore. Se vuoi puoi farlo qui:

http://www.lulu.com/content/909747#contentReviews

una buona settimana :)

Bastian Cuntrari ha detto...

@ Riccardo: grazie per la info! e per il commento, lo farò senz'altro.