Ieri mi sono divertita con il post del mio amico Max, ma non mi si è accesa nessuna lampadina. Questa mattina, invece, tra la veglia e il sonno, con la TV in "autoaccensione", percepisco qualcosa di familiare: che sta dicendo il commentatore della Rassegna Stampa? Porta a porta? il kit? le spillette? le magliette? E allora sì, che è scattata la lucetta della memoria!
C'era una volta, tanti e tanti anni fa, un'occupazione per le signore e le signorine di "bella presenza" (si diceva così...) che desideravano a) arrotondare lo stipendio del marito, oppure b) costituirsi una piccola autonomia economica. Ed era diventare "Presentatrice Avon", una nota azienda, credo americana, di prodotti di bellezza con vendita a domicilio. Rammento che mia madre aveva un'amica che lo era e che, a cadenza mensile, veniva a casa a presentare nuovi prodotti e a prendere ordinazioni: per me, ragazzina, era un grande evento. Arriva la Signora Dellavon!
E credetemi, che ci ho messo un po' a capire che non era proprio il suo cognome... Insomma, arrivava questa tipa, rigorosamente in tailleur, truccatatissima, la riga dell'eye liner perfetta, e lasciava dietro di sè effluvii di cipria e di parfum rigorosamente Avon.
Ero affascinata: dalla sua valigetta uscivano luccicanti portarossetti tutti-tempempestati-di-diamanti, boccette di smalto d'oro, creme in vasetti di cristallo! E ricordo che la mamma, che usava solo rossetto, cipria e profumo, si trovava in difficoltà a dover rifiutare a quella mannequin tutta quella graziadiddio! "Non li adopero, cara... Non mi servono proprio...". E io, gomiti sul tavolo, il mento appoggiato sui pugni stretti, mettevo il muso: ma guarda la mamma - pensavo - ma come si fa a rifiutare questa fortuna! e a così buon prezzo! Ovviamente, non avendo nessuna idea del "prezzo". Aspetta che cresco, e vedi tu! mi dicevo. Sarei diventata anch'io una Signora dell'Avon, sicuro!
Non so se oggi ci sono più, ragazze o signore che fanno il porta-a-porta di prodotti di profumeria. Ma ci sono, in compenso, i nostri futuri (?) governanti. Fanno il porta-a-porta ed hanno il kit: non più la sfolgorante valigetta piena di tesori, ma una busta di carta plastificata, con una spillettina senza neanche un brillante, magari! una maglietta (made in China?) e qualche scartoffia... Che caduta di stile, cavolo!
Se vengono a vendermi qualcosa, non credo li farò entrare: mi sa che nemmeno profumano.
C'era una volta, tanti e tanti anni fa, un'occupazione per le signore e le signorine di "bella presenza" (si diceva così...) che desideravano a) arrotondare lo stipendio del marito, oppure b) costituirsi una piccola autonomia economica. Ed era diventare "Presentatrice Avon", una nota azienda, credo americana, di prodotti di bellezza con vendita a domicilio. Rammento che mia madre aveva un'amica che lo era e che, a cadenza mensile, veniva a casa a presentare nuovi prodotti e a prendere ordinazioni: per me, ragazzina, era un grande evento. Arriva la Signora Dellavon!
E credetemi, che ci ho messo un po' a capire che non era proprio il suo cognome... Insomma, arrivava questa tipa, rigorosamente in tailleur, truccatatissima, la riga dell'eye liner perfetta, e lasciava dietro di sè effluvii di cipria e di parfum rigorosamente Avon.
Ero affascinata: dalla sua valigetta uscivano luccicanti portarossetti tutti-tempempestati-di-diamanti, boccette di smalto d'oro, creme in vasetti di cristallo! E ricordo che la mamma, che usava solo rossetto, cipria e profumo, si trovava in difficoltà a dover rifiutare a quella mannequin tutta quella graziadiddio! "Non li adopero, cara... Non mi servono proprio...". E io, gomiti sul tavolo, il mento appoggiato sui pugni stretti, mettevo il muso: ma guarda la mamma - pensavo - ma come si fa a rifiutare questa fortuna! e a così buon prezzo! Ovviamente, non avendo nessuna idea del "prezzo". Aspetta che cresco, e vedi tu! mi dicevo. Sarei diventata anch'io una Signora dell'Avon, sicuro!
Non so se oggi ci sono più, ragazze o signore che fanno il porta-a-porta di prodotti di profumeria. Ma ci sono, in compenso, i nostri futuri (?) governanti. Fanno il porta-a-porta ed hanno il kit: non più la sfolgorante valigetta piena di tesori, ma una busta di carta plastificata, con una spillettina senza neanche un brillante, magari! una maglietta (made in China?) e qualche scartoffia... Che caduta di stile, cavolo!
Se vengono a vendermi qualcosa, non credo li farò entrare: mi sa che nemmeno profumano.
4 commenti:
Sono pronto ad accoglierli, ho messo le scarpe adatte all'uopo :D
sai per caso se vendono quelle cassettine da mettere fuori alla porta, quelle con scritto "pubblicità", anche per i politici?
Lo monterei volentieri un bel portapolitici, in modo che non si mischiano con la corrispondenza seria
@Max: sono mica quelle che si chiamano "carro amato"? Spero tu le abbia fatte anche chiodare!
@Fabio: ma lo sai che è un'idea geniale?
La proporrò all'amministratore del condominio. Ieri, un amico che lavora in una tipografia mi ha detto che stanno stampando (per un solo candidato al Comune di Roma) 1 milione di "santini" elettorali: in gergo, sono quei biglietti da visita con la faccia del pirla in primo piano.
1 milione per 1 candidato! La mia cassetta della posta è già entrata in sciopero...
Posta un commento