giovedì 23 gennaio 2014

La ragione dell'ultimo

Quando tra le materie del liceo scientifico - 1° o 2° anno, non ricordo - ho visto che avrei studiato anche filosofia (in realtà era "storia della filosofia") mi sono sentita finalmente adulta! Cos'avevo? 14-15 anni? Ma avrei finalmente imparato a riflettere "sul mondo e sull'uomo", a indagare "sul senso dell'essere e dell'esistenza umana", tentato "di definire la natura" e analizzato "le possibilità e i limiti della conoscenza": il virgolettato è da Wikipedia. Grande!

Credo che il primo filosofo studiato fosse Talete: per lui tutto scaturiva dall'acqua. Cavolo, è vero! Senza l'acqua non esiste nulla! Dopo è arrivato Anassimandro con il suo apeiron, l'infinito e l'indefinito, e poi ancora Anassimene, con la supremazia dell'aria. Ha ragione lui: senz'aria non esiste nulla!  Ma poi ecco l'aristocratico Eraclito col suo logos comune cosmico... la ragione/il pensiero. Ovvio, è lui che ha capito tutto! Sia chiaro: non mi ricordo un cazzo delle teorie di questi filosofi, e i riferimenti li ho ritrovati qui. Ma è solo per dire che l'ultimo che si studiava (il discorso valeva anche per i miei compagni di classe) era quello che aveva trovato la quadratura del cerchio.

Be', a distanza di saecula et saeculorum mi sta succedendo la stessa cosa con questa cazzo di legge elettorale. Più cerco di farmi una mia idea, più sono confusa: leggo un dotto parere "pro" e mi convince. Se passo ad un "contro", mi convince di più. E ricomincia l'altalena.

Sino all'avvento della seconda Repubblica io ho votato per uno di quei micropartiti - attualmente da prefisso telefonico - che spesso hanno contribuito alla formazione dei vari governi pentapartito, tetrapartito e roba del genere: e anche nel 1976 l'ho votato, "disobbedendo" anche al famoso "turiamoci il naso" di Montanelli, che era ed è uno dei miei punti di riferimento.

Poi, praticamente spariti quei partiti, ho provato a votare "ideologicamente" per quello che più si avvicinava al mio sentire, ma alla fine della fiera c'erano sempre punti in cui divergevo anni luce: troppo poco laico, troppo populista, troppo massimalista...

Da un po' di anni a questa parte credo (sic!) di auspicare un chiarimento nel panorama politico: pochi (ma pochi quanti?) partiti che riescano - da soli o in coalizione - quello che da un ventennio non si riesce a fare. E non si dica che grazie ai partitini (tra i quali salverei solo il Partito Radicale) siamo riusciti a fare grandi riforme: la sanità pubblica (dicembre '78) fu promulgata dal IV governo Andreotti, monocolore DC. Idem la Legge Basaglia, dello stesso anno. E le preferenze? Meglio le preferenze o i listini corti? Le preferenze lo so come si "creano" e non voglio annoiarvi: se volete, potete leggere il mio commento al post di Silvano in cui ricostruisco la mia esperienza personale in fatto di preferenze.

Morale della favola, mi ritrovo in un limbo, ancora combattuta tra Talete, Anassimandro ed Eraclito. Forse dovrei smettere di "studiare"...

15 commenti:

Dumdumderum ha detto...

To', ma guarda: hanno ottenuto il loro scopo, di confondere a tal punto le idee alla gente che nessuno ci capisce più una fava, nessuno sa più cos'è buono e cos'è da buttare di questa legge (!!!) elettorale (!!!!! e ancora !). Così alla fine la porcata passerà e nessuno protesterà, perché nessuno saprà da che parte iniziare a protestare. E' così, purtroppo, che sono passate gran parte delle leggi negli ultimi vent'anni: la si butta in caciara, si accumula un parere "autorevole" sopra l'altro e zac, ce l'abbiamo là dove non batte il sole e non sappiamo nemmeno chi è che ci sta provocando le emorroidi.

Bastian Cuntrari ha detto...

@Dum, hai ragione, ma... soluzioni? Per una "sputazza sentenze" come la sottoscritta non riuscire a commentare neanche il tuo post di oggi è grave. Ma non so che farci...

Ti abbraccio, amico mio.

Ernest ha detto...

Ciao
eh non credo che riuscirò a far luce.
Credo che a prescindere dai sistemi elettorali il problema nel nostro paese siano le persone che si presentano, e che votano anche, e i contenuti che continuano a presentare.
Ti faccio un esempio.
Ieri sentivo del caso Elettrolux che rischia i licenziamenti. Il servizio diceva che gli elettrodomestici non vengono venduti. Mi domando se la politica si renda conta che senza soldi (cioè senza lavoro) chi può si tiene il vecchio elettrodomestico.
Non si sente mai nessuno parlare di una politica degli stipendi e di serie iniziative per dare lavoro.
Ora smetto il comizio giuro...
Per la legge elettorale credo che alcuni sbarramenti siano davvero troppo alti.
Con queste regole se non sbaglio quando rifondazione anni fa aveva un punteggio alto rispetto ad ora non sarebbe entrata (non fate battute su Bertinotti :-))
Per quanto riguarda le preferenze dico solo che l'hanno menato per anni e ora ripropongono le liste bloccate.
Che dire il limbo di aspetta per molti anni.
un abbraccio

Dumdumderum ha detto...

@Bastian
Passerà. Quando avrai finito di sognare Anassimandro e Anassimene che si menano di santa ragione vedrai che tutto sarà tornato come prima.

@Ernest
Niente di nuovo sotto il sole, e nemmeno sotto le nuvole, eh? L'equazione è chiara per i poveri mortali come noi: +tasse -stipendi = -spesa +licenziamenti. Ma i personaggi che ci governano, ah, loro sono sopra (o fuori, o lontano) da questo semplice ordine d'idee.

Bastian Cuntrari ha detto...

@Ernest, giuro che non faccio battute su Bertinotti, anche se... ma andiamo oltre. Ti va di fare un'ipotesi? Un esperimento di fanta-politica?
Facciamo finta che esista ancora il PCI, quello vero, quello di Berlinguer: a sinistra non ci sarebbe trippa per gatti né per Vendola, né per Ferrero né per Rizzo. Starebbero tutti là dentro. E supponiamo che il PCI abbia il 30% del consenso elettorale. E il 30% lo abbia la destra e il 25% Grillo. Il residuo 15% è frantumato tra Lega, PSI, Radicali, Montiani, NCD, IdV e cazzi vari. Per sfangarla il PCI dovrebbe per forza pescare tra i delusi del M5S, tra i radicali, IdV... correndo il rischio di trovarsi poi le solite serpi in seno (no, non faccio battute su Bertinotti...). Allora: hanno ancora un senso i partitini? O sarebbe preferibile - ab ovo - un partitone "variegato e sfumato", ma pur sempre UN partitone? Non ho risposte, come vedi, ma solo altre domande. Per le preferenze: alle regionali in Lombardia ha espresso la preferenza il 15% degli elettori, in Calabria il 90%. Campanellino d'allarme?

Dal limbo, ti abbraccio anch'io e - comunque - adoro i comizi!

dario ha detto...

Io credo che avrebbe senso, in quel caso, un partitone che avesse il 51% dei consensi non perche' gli altri sono tagliati fuori, ma perche' i valori dei partitini fossero in qualche modo rappresentati nei programmi e nelle persone dei partitoni.
Semplificare l'offerta partitica e' compito della legge elettorale, che ha regole tali per cui si favorisce l'aggregazione dei valori. I valori si aggregano, quindi gli elettori si aggregano e le maggioranze si raggiungono.
Negli USA vincono i Democratici o i Repubblicani della maggioranza quasi assoluta ("quasi" perche' c'e' sempre Nader). Ma tutto l'elettorato e' rappresentato.

dario ha detto...

Mah, forse l'esempio Americano non si adatta molto a quel che volevo dire, ma sono sicuro che mi hai capito comunque.

Bastian Cuntrari ha detto...

@Dario, cavolo! Stavo rispondendo sul tuo blog alla bella diatriba incardinata da Silvano...
Ma insomma, non è poi tanto sporcaccione questo mio, che le politiche aziendali ne neghino l'accesso!

Ma veniamo a noi.
Hai centrato perfettamente il problema con le paroline magiche: se "...i valori dei partitini fossero in qualche modo rappresentati nei programmi e nelle persone dei partitoni". Come accade (quasi) negli USA: perché non c'è solo Nader, ma anche il Tea Party... ricordi lo shutdown di ottobre?

Ma in Italia sarebbe possibile? Io (che fortemente lo auspicherei) non lo credo. Lo so che sei bravissimo e preparatissimo e allora spiegami che differenza c'è (nella destra c.d. laica) tra Scelta Civica, Fare per Fermare il Declino, Partito Liberale, Futuro e Libertà, Moderati Italiani in Rivoluzione (Samorì) e altri che ho certo dimenticato? E nella destra "cattolica" tra UDC, PdL, 3L (Tremonti), Fratelli d'Italia, La Destra, Pensionati, Grande Sud, Moderati in Rivoluzione, Intesa Popolare, Movimento per le Autonomie, Cantiere Popolare e altri? E a sinistra? Partito Democratico, Sinistra Ecologia Libertà, Centro Democratico, Il Megafono - Lista Crocetta, Moderati, Partito Socialista Italiano, Südtiroler Volkspartei, Partito Autonomista Trentino Tirolese, Verdi del Sudtirolo e Autonomie Liberté Participation Écologie, PRC, PdCI, Verdi, SD, Ingroia...

Quanti di questi partiti rinuncerebbero alla propria visibilità nel nome della sacrosanta "aggregazione dei valori", come la definisci tu?

Non credo però che questo sia compito della legge elettorale, qualunque essa sia: ma della volontà di chi si occupa di politica di rinunciare ad un pezzetto di orticello per zappare il campo comune. E non credo che i politici italiani siano pronti a questo passo che sottende un senso dello Stato che non è nelle loro corde.

Un abbraccione, e protesta a nome mio contro la censura del mio blog!!

Alberto ha detto...

Non sei la sola ad essere nel limbo cara. Prova a leggerti questo.

il monticiano ha detto...

Bastia' sai che te dico? Ho imparato de più cor post tuo, co' li commenti de li bloggers e co'le risposte tue che co' le str....te che dicheno li politicastri de 'sto paese.
Per cui e a prescindere da domani me metto in moto pe' forma' 'n partito.
Te saluto e t'aringrazzio,
aldo.

Bastian Cuntrari ha detto...

@Silvano, è proprio vero vero che gli amici si vedono nel momento del bisogno!
Mi sono letta il post che mi hai segnalato (commenti compresi) e sono andata pure a leggermi post e commenti del link in chiusura di Marco Simoni.
Morale della favola? Sono ancora più nel pallone! Ma ho allungato di 2 links il mio blogroll...

Se è questo il bene che mi vuoi, per favore, potresti volermene un po' di meno??
Scherzo, ovviamente: ti ringrazio (un po'...) e ti abbraccio (tanto).

Bastian Cuntrari ha detto...

@Monty! Mi metti nel listino?
Un bacione, caro amico mio.

Berica ha detto...

Concordo con @il monticiano e partecipo al dibattito condividento questo post:
http://lorenzoguadagnucci.wordpress.com/2014/01/21/e-lultimo-treno-una-campagna-contro-la-legge-elettorale-e-una-forza-politica-nuova-da-costruire/

Bastian Cuntrari ha detto...

@Berica, grazie anche a te!
Ho letto l'articolo che condivido solo nella parte in cui parla di "forze politiche delle larghe intese", ovvero - per come l'ho capito io - con una base ideologica comune: ben vengano! Ma questo implicherebbe la rinuncia alla visibilità di molti partitini da sacrificare sull'altare della "aggregazione dei valori" come molto bene diceva Dario più sopra. Allora che si facciano, 3-4 partitoni (ma non di più), e poi si veda cosa succede.
Ma basta con i movimenti da prefisso telefonico!

Ti abbraccio, mia cara.

Unknown ha detto...

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