Qui sotto, il video del suo intervento: quanto mi piacerebbe che qualcuno, con più dimestichezza di me con l'anglo-americano, lo traducesse!
Upgrade del 25 maggio 2013.
Una traduzione parziale del discorso di Asean l'ho trovata qui e ve la riporto:
"Rahm Emanuel (il sindaco, ex capo di gabinetto di Obama alla Casa Bianca, ndr) pensa che siamo tutti giocattoli. È convinto di poter venire nelle nostre scuole e spostare tutti i bambini. Lui dice: ‘Possiamo costruire un edificio proprio qui. Non ci preoccupiamo di questi bambini’. (Ma lì dentro ci sono i bambini...), e hanno bisogno di sicurezza. Rahm Emanuel non si preoccupa della nostra scuola. Non si preoccupa della nostra sicurezza. Pensa solo ai suoi bambini. Pensa solo a ciò di cui ha bisogno. Non si preoccupa che di se stesso… Avrebbe dovuto investire in queste scuole, non chiuderle. Dovrebbe sostenere queste scuole, non chiuderle. Non ci faremo muovere da qui oggi. Andremo alla sede del Comune… non cadremo senza combattere”... “Il 90% delle scuole che devono essere chiuse è di afro americani. Questo è vero e proprio razzismo”... “Siamo orgogliosi di essere neri. Siamo orgoglosi di essere bianchi. Non c’entra nulla di che colore sei: asiatico, cinese, non c’entra… non chiuderete questa scuola prima di esservi entrati e aver visto cosa viene fatto all’interno”.
Asean chiude il suo discorso urlando al microfono uno slogan con tanto di rima, che tutti ripetono a gran voce: “Education is our right, that is why we have to fight” (l’istruzione è un nostro diritto, ecco perché dobbiamo combattere).
14 commenti:
Considerando che a un bambino di nove anni normalmente manca l'esperienza necessaria per un intervento del genere, molto probabilmente il discorso gli è stato messo in bocca da qualcuno, presumo i genitori. Che poi abbia un piglio da oratore è indubbio. Del resto un bel po' di grandi oratori della storia, adulti dico, hanno semplicemente saputo esprimere in maniera eccellente argomenti loro suggeriti da altri.
@Dum, come sei malizioso!
A me piace pensare che, magari sulla traccia fornitagli dai genitori o da qualche insegnante, abbia perorato la causa della sua scuola: ma non credo si tratti di una recita, sic et simpliciter.
È troppo intenso, troppo determinato!
Ciao, cattivo...
beh il ragazzo ci sa fare... che si fa prendiamo lui e diamo Lupi a loro?
Peccato davvero, non conosco altre lingue salvo l'italiano - e questo pure poco - ma certo che il bambino ha un cipiglio da futuro leader.
Un caro saluto,
aldo.
@Bastian
Naaa, è semplice realismo. Non ho detto che stesse recitando una parte: ho solo detto che ha messo efficacemente in parole idee che può avere un adulto (almeno, il mio inglese piuttosto zoppo mi ha permesso di farmi quest'idea). Genitori e insegnanti, i quali ovviamente non vogliono veder chiusa la scuola, hanno optato per affidare la perorazione della causa a uno che ha l'arte oratoria nel DNA, tutto qui; che quel qualcuno abbia solo nove anni e di suo non possa avere abbastanza esperienza, questo è un dettaglio.
Per adesso mandarlo a giocare no?
@Ernest! Io amo gli americani... perché li vuoi punire così?
Besos.
@Monty, avercene noi un po' di ragazzini così... se penso a quelli che conosco...boccaccia mia, statte zitta!
Ti abbraccio, caro.
@Dum, rimango della mia opinione (capa tosta...): avrà assimiliato i concetti dai suoi genitori/insegnanti, ma credo che la perorazione "pro schola sua" l'abbia fatta con parole e sentimenti che sono suoi.
Non vedo perché - oltre ai "grandi" - anche lui possa NON volere la sua scuola chiusa...
Un bacione.
@Alberto, sicuro che deve giocare adesso! Ma dopo... je tocca!
Buona giornata, caro amico.
ok va bene allora facciamo così... Veltroni!
@Ernest... ahahaha!!!
Vada per Veltroni... tanto ha la casa a N.Y.!!
Ehi... questo giovanotto ci sa fare davvero... un oratore nato... uno straordinario mix di grinta e passione. Un salutone, Fabio
Un po' di conciliaboli prima, ma la sua passione , in crescendo, mi pare autentica. Spero che gli lascino la possibilità di studiare e non gli tarpino le ali.
Cristiana
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