mercoledì 29 maggio 2013

Difesa d'ufficio
Il non-romano

Non ho più la residenza a Roma, per cui - da cittadina - il problema dell'elezione del Sindaco della capitale, non mi tocca. Ma ci sono cose che, davvero, mi stanno dando un fastidio estremo in questa competizione e mi debbo sfogare. La prendo alla lontana. Roma è indubbiamente una città magnifica e unica.

Ma i romani... non me ne vogliano, ma la loro alterigia, il loro orgoglio nostalgico di "cives romani", di quelli "romani de sette generazzioni" (con due "z"), di "Roma caput mundi" mi ha francamente scassato. È o no una sorta di razzismo genealogico? "Io so' io, e voi nun sete un cazzo", per dirla col Marchese del Grillo.

E torno al punto.
Ignazio Marino è nato a Genova (come me...), ma dall'età di 14 anni vive a Roma: quindi a Roma fa gli studi superiori e si laurea in medicina. Ma - ed è buffo che tra gli altri glielo rinfacci anche il suo avversario Alemanno che è nato a Bari - "...si vede che non è di Roma!": questo lo dice pure Goffredo Bettini, la "panza" della sinistra romana.
Da cosa "si vede"? Perché parla correttamente senza dire "aho!", "ma che stai a di'?" e "li mortacci tua"?

Molti sindaci di Roma non erano romani: Giulio Argan era di Torino, Luigi Petroselli di Viterbo (i romani de' Roma lo definirebbero "un burino"...), Ugo Vetere di Reggio Calabria, Nicola Signorello era pure lui calabrese, Franco Carraro di Padova.
Oltre a questa enorme pecca, Ignazio Marino ne ha un'altra: "...è che si occupa di politica dal 2006 ma non si è mai occupato di Roma, non conosce la città e non ne conosce i problemi. È un estraneo per Roma" (Alemanno dixit). Giuliano Pisapia, Sindaco di Milano, che ha il gradimento del 61,2% dei suoi cittadini, ha fatto l'avvocato sino al giorno prima di entrare a Palazzo Marino. Michele Emiliano, Sindaco di Bari, è stato magistrato sino alla sua candidatura alla guida della città.

Ma veniamo al "... non conosce la città e non ne conosce i problemi" (sempre Alemanno cit.).
Ogni "cittadino romano" - anche se di serie B come Marino e me - conosce i problemi della propria città. Da "cittadino", certo, e magari non da "politico".
Dovremmo allora modificare la legge elettorale per l'elezione dei Sindaci e adottare quella che piace alla Lega: e cioè che i candidati alla guida delle città dovrebbero avere un curriculum di esperienza sul territorio. Dovrebbero aver ricoperto cariche come consiglieri circoscrizionali, prima, e comunali poi. Magari diventando assessori, presidenti di giunta e via via sù, sino al soglio comunale! Quanti, dei sindaci in carica nelle grandi città metropolitane, hanno fatto questo "cursus honorum"? Credo davvero pochi.

Per finire, solo due parole sull'efficacia del pragmatismo di Ignazio Marino, che si traduce in mi rendo conto che c'è un problema e mi ingegno per trovare una soluzione. Nel 1904, data in cui venne istituito il "ricovero coattivo all'interno dei manicomi", la carcerazione di malati di mente (e sottolineo "malati"...) ha avuto un'unica modifica, che è del 1975, sostituendo i manicomi criminali con gli O.P.G., Ospedali Psichiatrici Giudiziari, che hanno cambiato sì il "nome", ma sono rimasti strutture di poco lontane dai limiti della tortura (come denunciato anche dal Comitato per la prevenzione della tortura del Consiglio d'Europa). Ebbene, c'è voluto il non-romano Ignazio Marino, in qualità di Presidente della Commissione d'inchiesta sul Servizio Sanitario Nazionale, perché quell'orrore cessasse.

Lui, l'alieno, il suo dovere l'ha fatto, e bene. Ora spetta ai politici - nello specifico alle Regioni - attuare la norma: ma loro, i politici regionali, che "conoscono i problemi", "che vivono sul territorio", "che hanno il polso della situazione", e magari sono "romani de' Roma", lo faranno? Forse.

10 commenti:

Gap ha detto...

Nulla da aggiungere o da commentare riguardo al tema del post, sarebbe solo un inutile sovrappiù.
Su Marino politico qualcosa si potrebbe dire, ma non vivendo a Roma non ho il problema di votarlo.

P.S. Grazie.

Bastian Cuntrari ha detto...

@Gap, un giorno poi parleremo dal vivo del "problema di votarlo"... ma ora va bene così!

P.S. Prego.

Buona giornata, mio caro.

Gap ha detto...

Non bene, va benissimo!

Bastian Cuntrari ha detto...

@Gap, hai controllato la tua casella mail?

Bye bye...

il monticiano ha detto...

Bastia', ma tu stai a sentire quello che dice ALEDANNO?

Bastian Cuntrari ha detto...

@Monty, anche! Ma anche quello che dice il massimo "esperto" dell'italica sinistra, il citato Bettini.
E, pensa un po'? dicono la stessa cosa!!

Besos e bravissimo, per quel che sappiamo solo noi...

Berica ha detto...

L'imperatore Adriano era nato in quella che oggi chiamiamo Spagna.
Di lui ci ricordiamo ancora mentre ci dimenticheremo presto del barese che dà dello straniero a Marino.

Bastian Cuntrari ha detto...

@Berica, bravissima!
Azzeccatissima la similitudine: ti chiederò aiuto ogni volta che avrò un buco in storia...
Grazie!

Unknown ha detto...

Bastia' , ce la farà, è a milioni di anni luce da Alemanno. Mi dispiace e non capisco come possa aver abbandonato le sue ricerche nel campo della medicina. Senza dubbio una mente eccelsa, ma non so quanto pratica nel mondo della politica.
Comunque anch'io ' prego' per lui.
Cristiana

Bastian Cuntrari ha detto...

@Cri, ma non ritieni che magari oggi la politica abbia bisogno di gente meno... "pratica" o "praticona"?
Confido tanto nella sua attitudine alla "speculazione intellettuale", alla sua "curiosità" di ricercatore - neofita in politica - perché affronti i problemi della città scientificamente, quasi guardandoli al microscopio e pragmaticamente risolvendoli. Per questo anch'io tifo per lui!

Bacioni, mia cara.