lunedì 26 luglio 2010

Noi, i ragazzi dello zoo

È bello e gratificante rendersi conto dell'alta opinione che i nostri maggiorenti - da una parte all'altra, in perfetta sintonìa bipartisan - hanno di noi, volgo schiavo, merdoso, ma soprattutto cretino. Seguo Omnibus su La7 ogni mattina: gli ospiti in studio sono correttamente bilanciati per non violare la Par Condicio Sacra Lex, l'11° comandamento della nostra era. Sia che si tratti di politici e giornalisti, o che discettino sindacalisti e professori universitari, il ritornello è sempre lo stesso. Mi riferisco al fatto che tutti - con due sole eccezioni, su cui mi soffermerò più oltre - ritengano che, della così detta questione morale, a noi non freghi un beato cazzo.

Da destra si cerca di sminuirne - per evidenti ragioni di convenienza contingente - l'urgenza, perché, come dice iddu, ci sono cose più importanti cui pensare e a cui porre mano. Ergo, sbrighiamoci ad approvare il ddl intercettazioni e tutti i ddl in pentola per parare il culo ai soliti noti, e fottiamocene della questione morale, perché "i problemi degli italiani sono ben altri! Il federalismo e il patto di stabilità; la Costituzione, quella carta vecchia e obsoleta fatta di lacci e lacciuoli; la riforma della giustizia; la manovra economica e i rilancio dell'economia. Questione morale? Ma chi se ne frega!"


A sinistra, la solfa è la stessa. Gli ultimi che rammento a cantare su queste note, sono stati Paolo Ferrero (PRC) e Giorgio Cremaschi (FIOM): "Ahaha! Il PdL è diviso! Fini ha messo sul piatto la questione morale e ci si stanno scannando sopra! Si perdono, 'sti stronzi del governo, su quisquilie e pinzillacchere di chi è più corrotto di chi, e non pensano che 'i problemi degli italiani sono ben altri'! La manovra e le regioni; il lavoro e la ripresa economica; la FIAT e Marchionne; il nucleare e l'eolico!".

Insomma, per costoro a noi interessano in primis i problemi di pagnotta (o di pancia, che dir si voglia), piuttosto che quelli etici. E le nostre priorità sono quelle legate al portafogli piuttosto che al busillis di CHI me lo rimpingua.

Da 40 anni a questa parte le nostre classi dirigenti hanno brillato soprattutto per la capacità di attingere a piene mani al danaro dello Stato (cioè al nostro danaro) per elargirlo graziosamente ad amici con la scusa di qualche appalto, riuscendo pure a ricavarne un utile: per il Partito - nella Prima Repubblica - e personale nella Seconda. Avrò o no il diritto di essere un po' incazzata e stufa di questa masnada di manigoldi, a destra e a sinistra? Avrò o no il diritto - prima di decidere quali cose fare - di accertarmi che le facciano persone oneste? E avrò o no il diritto di definire le mie priorità per chi - ad ogni livello - deve "governarmi"? E se la mia priorità fosse la questione morale, che diritto hanno lor signori di dirmi che a me deve interessare altro?


Gli unici fuori dal coro sono - tra i politici - gli esponenti dell'IdV e, tra i giornalisti, quelli de "Il Fatto Quotidiano". Nonostante sia abbonata al giornale e nonostante abbia votato IdV alle ultime consultazioni per mancanza di alternative, non mi fa piacere. Detesto sentirmi ghettizzata e costretta in gabbia. Anche perché sono strasicura che questo sia il sentire della stragrande maggioranza degli italiani, checché ne dicano i Grandi Pensatori: non siamo solo "panza", carini, né bestie cui gettare noccioline.
Se gli animali dello zoo poi si stufano, sono cazzi amari: per tutti.

14 commenti:

Punzy ha detto...

la cosa che mi perplime e' la reazione della sinistra

invece di buttarsi sulla questione morale come cani sull'osso, balbettano e ci trattano come scimmiette

complimenti

p.s. visto che sei abbonata, visto la vignetta di Disegni ieri sul misfatto?

emblematica, no?

il monticiano ha detto...

ho parlato poco fa con bin laden, mi ha confermato che la escort imbottita di C4 è già arrivata a Roma due ore fa.
Mi ha dato il numero del telefonino della detta escort per informarla verso quale palazzo deve recarsi.
Hai qualche preferenza o preferisci uno a caso, tanto...

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

Spezzare le catene che ci tengono prigionieri e rompere le sbarre che ci tengono in gabbia. Ma per farlo dobbiamo essere in tanti.

silvano ha detto...

Che spettacolo. Come quando dicono "gli italiani hanno paura a parlare al telefono", scusa la volgarità "ma io manco per il cazzo che ho paura e che non mi sento libero di parlare al telefono", parlo bello come il sole e + tranquillo.
Un esercito di corrotti che si batte contro un esercito di deboli.
Negli altri paesi c'è la destra e la sinistra da noi li abbiamo ribatezzati: corrotti da una parte e deboli dall'altra.
Emigriamo?

Bastian Cuntrari ha detto...

@Punzy, credo che la sinistra balbetti perché è mia opinione che scheletri nell'armadio ne abbiano anche loro. Altrimenti non si capirebbe l'affrontare la questione morale tanto "sommessamente e pacatamente"...

La stiscia di Disegni, con l'alieno Vendola? Mi ha fatto pisciare sotto! E quanto ha colpito nel segno! Parole, parole, parole...
Un bacio, cara.

Bastian Cuntrari ha detto...

@Monty, questo o quello, per me pari son!
Ti abbraccio.

Bastian Cuntrari ha detto...

@Daniele, siamo in tanti, ma credo ci stiano prendendo per stanchezza: c'è troppa carne al fuoco e non c'è una guida. Siamo cani sciolti, per quanto incazzati, e gli obiettivi da perseguire cambiano ogni giorno.
... CAZZO!
Credo di aver parlato come parlava la gente comune alla fine della 1^ Guerra Mondiale. E sappiamo bene che guida sia saltata fuori! PERICOLOOOO!
Un bacione.

Bastian Cuntrari ha detto...

@Silvano, scusa la volgarità (?!?), ma manco a me me ne frega un cazzo di essere intercettata!! Sarà mica perché non facciamo affari sporchi al telefono??? E non me ne frega manco un cazzo (volgarità numer two) se un magistrato dovesse interrogarmi, visto che non ho niente da nascondere!
Ma è così difficile da capire che se - come dicono - "la politica è in mano ai Magistrati" è perché i politici commettono porcherie e i magistrati li debbono perseguire? Magari, se la smettessero, i giudici potrebbero occuparsi di furti col bancomat e di sfratti...
E sai? Credo comunque che lo scontro sia tra corrotti da una parte, e deboli - non proprio con le mani pulitissime - dall'altra.
Buona giornata, amico.

Joe ha detto...

Il problema e' che la classe politica rappresenta il popolo che l'ha messa al potere. Troppa gente si sente rappresentata bene dall'amoralita' di questi politici da voltastomaco. Questo e' il motivo per cui ho fatto le valigie molti anni fa (non mi sono mai fidato degli italiani) e da allora le cose sono peggiorate costantemente.

XXX

Andrea ha detto...

probabilmente noi, a differenza dei francesi, non ci incazzeremo neanche se al popolo che ha fame, anzi che ha affamato, mr. B. rispondesse :" se il popolo ha fame dategli le brioches"

Lanza ha detto...

Cara Bastian,a mio avviso la questione morale interessa principalmente quelli che vivono senza grosse preoccupazioni economiche.Quelli più colpiti dalla crisi invece,e parlo per averli ascoltati,tendono a vedere l’ingiusto arricchimento principalmente in funzione della propria condizione.Del tipo “se mangiassero meno ce ne sarebbe per tutti”.Purtroppo occorre arrendersi all'evidenza:una larga fetta di persone non la ritiene una priorità e tira a campare o forse ha perso definitivamente le speranze.Ti abbraccio.Robi

nicbellavita ha detto...

Essì, gemella, io, che oramai vagolo in una sorta di limbo e che, come sai, non amo Di Pietro, il problema della moralità e dell'onestà dei politici me lo pongo eccome.
Ma adesso sono stanca mentalmente. E pure tanto.
Un abbraccio.

Luz ha detto...

Hai espresso benissimo il pensiero di gente come noi, il mio poi, proprio in pieno.
Vorrei tanto che questi post li leggesse qualche politico, possibilmente di destra, perché è proprio dalla questione morale che si dipana la matassa. Gran parte della crisi economica viene proprio da 60 anni di governo immorale e corrotto, altrimenti saremmo ancora una meravigliosa penisola bagnata quasi tutta dal mare, dove si vive abbastanza bene!

Felipegonzales ha detto...

I politici con le palle sono ormai merce rara